Abbiamo visto questa mattina il film indonesiano “The mirror never lies”, proviamo a scambiarci qui alcuni commenti per discuterne insieme. Vi chiederò poi discriverne la recensione sulla base della scaletta discussa e vista in classe (la trovate anche su questo blog nella sezione Per scrivere).

Qualche domanda per avviare la discussione.

Questo film ha un ritmo molto diverso da quello dei film occidentali a cui siamo abituati. Secondo voi perché? Come mai?

Tutto ruota intorno allo specchio che fino alla fine Pakis non abbandona mai. Che cosa simboleggia secondo voi?

Che valore ha per Pakis e come mai lei alla fine riesce a “lasciarlo andare” nel mare?

Quali sono secondo voi i temi principali?

Che cosa vi colpisce di più?

18 Commenti a “A proposito del film “Lo specchio non mente mai””

  • The GIAMBI MAN scrive:

    Commento
    “Lo specchio non mente mai”

    1) Questo film ha un ritmo molto diverso dai film che noi occidentali vediamo molto spesso nei nostri Cinema. Non ha colpi di scena che capovolgono la situazione dell’intero film, al contrario dei film di spionaggio Americani. E’ molto lento e per me non ti attrae molto, solo alcune scene simpatiche ed i paesaggi magnifici Indonesiani. I film che guardiamo qua e i film che guardano nelle parti sud asiatiche, Indonesia e Filippine, sono molto diversi perché anche le culture tra occidentali e orientali sono ben diverse; questo , per me , influisce molto.

    2) Lo specchio può avere il significato di una mappa per riuscire a trovare il padre , proprio come nel film . Infatti Pakis va dal “mago” del villaggio per vedere se riesce a vedere il suo papà appannando il vetro con una specie di the. Lo specchio è il simbolo della speranza di Pakis nel rivedere il padre ancora vivo. La madre, appunto , odia quello specchio perché pensa che ormai le speranze nel rivedere suo marito vivo e vegeto sono nulle.

    3) Come ho detto prima per Pakis lo specchio è l’unica speranza per rivedere il padre. Ci tiene più al padre che alla madre per il motivo che avevano una profonda amicizia tra loro. Il padre le narrava sempre delle storie prima di andare a dormire. Queste storie la aiutavano spesso nella vita quotidiana.

    4)Il tema principale per me non ha qualcosa di profondo sotto . Spiega solo che , avendo diversi pensieri culturali , e pensandola in modo diverso da le persone che vivono sull’acqua, l’autrice vuole solo far vedere come vivono loro a differenza nostra.

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    Recensione del film
    The mirror never lies è il film che abbiamo visto al festival del cinema africano.
    Un film di Kamila Andini che ha come sfondo un villagio indonesiano colpito da una carenza di pesce.
    In particolare il film segue la vita di una bambina il cui nome è Pakim che abita con la madre ma non con il padre che è disperso.
    Amici di Pakim sono due ragazzi che la accompagnano in gran parte delle scene e della storia.
    Ciò che costituisce gran parte del senso di questo film è uno specchio con il quale Pakim cerca disperatamente di ritrovare il padre.
    Grande tema della storia è quello di vedersi ed essere visti.
    Lo specchio appunto rappresenta come mi vedo cosa penso di me stesso quando mi vedo? Cosa questo specchio può realmente darmi o dirmi.
    Il grande tema di essere visti, Pakim è schiava di questo specchio e …. come viene vista Pakim. Grande esempio che testimonia questo mio pensiero è una scena ambientata nella scuola dove due diversi pensieri riguardanti Pakim di bambini si scontrano.
    Ciò che mi è piaciuto di questo film è la miscela di tradizioni, una storia, sentimenti, emozioni che creano la storia.
    Ciò che non mi è piaciuto un po’ di questo film è il ritmo della storia che è lento.
    Nonostante il ritmo sia lento e non mi piaccia devo ammettere che è coerente e da il suo senso alla storia.
    Un bel film che oltre alla storia da molte informazioni riguardo ai popoli che abitano l’indonesia.

  • DJGoRdY scrive:

    Il mare amico o nemico?
    Devo dire che da questa frase si posso cogliere mille aspetti mille ragioni o mille falsita, ovviamente basandosi sul film.In Questo lungo, LO SPECCHIO NON MENTE MAI, devo dire che mi ha fatto pensare assai molto probabilmente grazie alla domanda scritta in precedenza, la cosa che mi ha colpito di questo film è stata la metafora dello specchio e del mare, lo specchio, che rappresentava il padre, che lei non dava mai come morto ma come disperso, da quando non si trovava più, Pakis non si dava pace, aveva sempre quello specchio, sempre, sempre, con lei pensava che tendolo sempre con lei avesse comunque in qualche modo vicno a sè il padre, questa scena che si ripete per tutto il film mi ha fatto molto pensare soprattutto a un concetto, quello di tenere sempre con sè le cose che si amano, dove viveva Pakis, in Indonesia nella tribù dei Bjau,nessuno la capiva nessuna capive perchè lei fosse così attaccata a quello specchio, a volte durante la sera non si addormentava neanche per tenerlo stretto e aspettare alla porta tanto da addormentarsi poi il giorno dopo a scuola. Il mare invece per lei significava libertà e lo associava al suo padre perchè con suo padre aveva sempre vissuto lì e glielo ricordava. Alla fine del film Pakis fa una cosa inaspettata ovvero appende lo specchio anche se rotto da sua madre ad un ramo di un albero vicino al mare, io non lo avrei mai fatto perchè comunque avrei tenuto sempre con me il ricordo di mio padre, magari non sarei stato così assillato da esso, forse però oltre a lasciarlo per disperazione l’ha lasciato perchè è cresciuta e pensa che se suo padre dovesse o non dovesse tornare non dipenderebbe da quello specchio.
    Recensione:
    “the mirror never lies”(lo specchio non mente mai)
    Questo film è stato girato in Indonesia, il paese natio della regista, ha vinto il Mumbai Film Festival 2011 (Premio Giovani Talenti)la tribù su cui è stato ambientato il film sono i Bajau.
    Trama:
    Questo film narra della storia di Pakis una ragazza che vive in una tribù dell’Indonesia, i Bajau, nei primi periodi dell’infanzia sua padre si da per disperso, e l’unico oggetto che ha per ricordarlo è uno specchio dopo molto tempo il padre non viene più trovato e tra le tribù viene dato per morto, Pakis non si perde d’animo però e con il suo specchio crede ancora che sia vivo, la madre però non capisce perchè sua figlia stia sempre con il suo specchio in mano, in spiaggia, a scuola, da tutte le parti. Un giorno nell’isola però arrivò uno studioso di delfini e Pakis fu subito rapito da lui, così iniziò a socializzare con l’ambiente esterno, la madre presa da un momento di rabbia però, per colpa della ormai eterna speranza di Pakis verso il padre e l’idea che la bambina fosse cambiata così velocemente per colpa di una ragazzo ruppe lo specchio in mille pezzi, però regalandole un paio di occhiali. Pakis infuriata cercò di ricomporre lo specchio. Poi insieme a sua madre prese tutti gli specchi delle donne del villaggio e li appese ad un albero vicino al mare, questa scelta significava che stava crescendo e che non dove più sperare ma guardare la reltà, il giorno seguente però arrivarono a riva i marinai con cui era partito il padre e diedero la notizia riguardante la morte del padre, così Pakis fece l’ultimo gesto che non avrebbe mai voluto fare ma che se non avesse fatto sarebbe stato da ingenui, getto lo specchio in mare e in qualche modo lo ridiede al padre, ma con tutte le sue emozioni racchiuseall’interno.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Questo film è stato girata da Kamila Andini,figlia del regista indonesiano Garin Nugroho.
    Pakis ritiene che lo specchio, che suo padre le lasciò prima di scomparire in mare, mostri sempre la verità. Pakis capisce che il mare è una fonte di conforto.
    The Mirror Never Lies segue il viaggio spirituale di Pakis che deve accettare la morte di suo padre e che deve trovare il suo posto nella natura e nella sua comunità di pescatori. Questo film è molto spirituale perchè non racconta il ritrovamento di un tesoro o la battaglia per qualche cosa, invece racconta della perdita, della morte e della vita; questi temi non vengono fuori esplicitamente ma sono nascosti nel film attraverso la storia di Pakis.
    Questo film mi è piaciuto molto perchè all’inizio pensavo che fosse la solita storia di uno specchio magico che potesse teletrasportare le persone in un universo parallelo, invece era tutt’altro era un film strabiliante perchè un individuo pensava che alla fine fine si risolvesse tutto, come ho pensato anch’io, invece finisce che il padre è definitivamente morto, la figlia non vuole più parlare con la madre e anche il suo migliore amico perde il padre.

  • fabi <3 (: scrive:

    Secondo me il ritmo del film è molto lento perchè rispecchia lo stile di vita della popolazione. Ovvero, di mattina vanno in canoa a scuola tranquillamente , non ci sono rumori di città ma solo quelli delle onde e del vento, ma anche semplicemente lo stile di vita.
    Lo specchio sta a significare il padre di Pakis il ricordo di quell’uomo che è sparito fra il mare e che non torna più. Secondo me però sta anche a significare che: Lo specchio riflette la sua immagine , sempre la stessa non cambia mai , è sempre sola , senza un sorriso sulla faccia.
    Mentre quando butta via lo specchio , lei cresce di carattere , si riesce ad aprire agli altri , acctta la sua situazione .
    Riesce a lasciar andare via lo specchio perchè capisce che suo padre non tornerà più, capisce che deve crescere non deve più comportarsi da bambina che odia sua madre, non esce con gli amici a giocare ecc..
    Lasciaro andare sta a significare la crescita !
    I temi principali del film sono:
    AMICIZIA si nota in tutto il film ma secondo me di più nella scena dove quando muore il padre il bambino porta il pezzo della barca del padre di Pakis a Pakis e mangiano insieme piangendo il budino.
    AMORE tra i due bambini ma soprattutto tra la madre e il visitatore .
    CRESCITA ovvero accettare la realtà.
    A me a colpito molto quanto questa popolazione sia attaccata al mare , quanto la loro vita sia contagiata dal mare . Mi ha colpito tanto il valore dell’amicizia e il sostegno morale.

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    Secondo me questo film ha un ritmo diverso da quelli che siamo abituati a vedere perchè rispecchia la realtà e lo stile di vita che si ha in quel tipo di paese e luogo. Sarebbe stato incoerente usare lo stesso “ritmo” che si userebbe per una storia ambientata in una metropoli.
    Il film ruota per gran parte del tempo intorno a questo specchio che secondo simboleggia in un certo senso la speranza di ritrovare il padre e riabbracciarlo ma soprattutto abbraccia il grande tema di essere visti e di come mi vedo io.
    Come abbiamo già detto in classe Pakis lascia andare lo specchio perchè in un certo senso cresce, in questo crescere ciò che accade è importante perchè Pakis accetta il fatto che il padre non lo rivedrà più. Altra cosa, lo specchio è parte del ricordo del padre di Pakis e, secondo me Pakis permette ai due ricordi che sono il vero e proprio padre e lo specchio si incontrino e si fondino nello stesso luogo, il mare.
    Come ho già detto secondo me un tema principale è quello di vedersi ed essere visti mentre , un altro tema è quello dell’essere diversi e stare male psicologicamente e non essere compresi dagli atri.
    A me colpisce tanto il fatto che in questo film, nonostante sia straniero e quindi non italiano, ci siano tanti collegamenti con i temi della scrittura italiana del 900 avvrontati da scrittori come Italo Calvino.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Commento
    Questo film ha un ritmo molto lento perchè si adatta alla trama del film, se avessero messo la stessa storia ma con un ritmo più veloce avrebbe attratto di più i giovani ma sarebbe venuto fuori un film orribile.
    Secondo me lo specchio è l’oggetto che porta avanti il film, proprio quell’oggetto introduce il fatto che il padre non si trova più e sempre lo specchio ha diverse forme:
    -Il padre perchè regalò a Pakis lo specchio e poi quando scomparve fu l’unica cosa che le restò di lui, così da instaurare un legame affettivo con quell’oggetto.
    -la vita perchè con lo specchio Pakis smette di essere una bambina, lasciando gli oggetti al passato perchè quando si cresce le cose rimangono con te ma non nella vita reale e materiale ma nel cuore.
    Temi principali:
    La vita perchè Pakis conosce veramente che cosa significa crescere.
    Andare avanti perchè è un elemento significativo della storia che viene affrontato solo alla fine quando Pakis e il suo migliore amico Lumo capiscono di avere perso il padre.
    Nascondersi perchè Pakis quando era in difficoltà si nascondeva sempre dietro lo spechhia perchè pensava che fosse suo padre.
    La vera amicizia perchè Lumo la spinge ad andare avanti e in questo modo aiutandola a dimenticare il padre e sostenendola se dovesse cadere.
    Di questo film mi colpisce la fine perchè io mi ero fatto un’idea di come potesse finire: il padre ritornava, Pakis e la madre andavano d’accordo e i delfini ritornarono in quelle acque ormai spoglie di pesci.

  • αngi scrive:

    Il film “the mirror never lies” ovvero ” Lo specchio non mente mai” è girato in Indonesia, proprio perchè l’autrice è nata lì e voleva documentare e fa capire e vedere come le persone riescono ad andare d’accordo con la natura e a stare in contatto con essa e il loro modo di passare il giorno.
    I temi del film sono:
    – Il mare, che è il tema principale del film, perchè la popolazione vive sul mare, ma anche perchè la protagonista Pakis, passa la maggior parte del tempo sul mare.
    E’ anche una metafora di vita, ma anche un luogo reale dove c’è vita.
    – Lo specchio, E’ anche simbolo del fatto che la bambina rimane “ferma” nel tempo; Lo specchio restituisce un immagine fissa, riflette soltanto la speranza di Pakis, limitando anche il suo mondo.
    Lo specchio e il mare ci fanno pensare al vedere e ad essere visti, ma ci fanno anche vedere chi siamo veramente.
    – Il rapporto che ha Pakis con la madre, infatti nel corso del film Pakis ha un litigio con la madre che le rompe lo specchio, dicendole di perdere la speranza che suo padre ritorni.

    Il film racconta di una bambina di nome Pakis che vive in Indonesia nel popolo Bajau, è una bambina molto attaccata alle sue origini e non gli verrebbe mai in mente di lasciare il suo popolo.
    Un giorno il padre parte per pescare e dona a Pakis uno specchio, che per Pakis vuole dire speranza, speranza che prima o poi il padre sarebbe tornato, però esso limita anche il suo mondo e fa si che Pakis non abbia relazioni con gli altri.
    La protagonista infatti resta sveglia tutta la notte e la mattina quando và a scuola non ha nessun contatto neanche con Lumo uno dei suoi migliori amici.
    Quando ha tempo và a visitare un indovino, per cercare di sapere dove si trova suo padre e se sta bene, però il tempo passa e il padre di Pakis viene dato per disperso nel mare.
    Una mattina arriva un ricercatore che studia i delfini, di cui Pakis si innamora, in un certo senso comincia ad avere i prime relazioni con gli altri.
    Un giorno Pakis e la madre che non hanno un buon rapporto madre e figlia, litigano, perché la madre è stufa che Pakis resti sveglia ad aspettare il padre ormai morto.
    Così le rompe lo specchio e Pakis col cuore spezzato corre dall’indovino che le regala un paio di occhialini, dicendole che con essi potrà vedere ogni essere nel mare.
    Pakis decide poi di “Prendere in prestito” gli specchi di tutte le donne del popolo e li attacca ad un albero, i vari specchi restituiscono i vari pezzi del mondo
    Questo gesto è come dire, un rito di passaggio, dall’essere una bambina a diventare una donna.
    Ma ad un tratto, una mattina arrivano i marinai partiti insieme al padre di Pakis, annunciando la morte di suo padre.
    A quel punto Pakis, comprende che lo specchio non avrebbe più un senso senza il padre e decide di lasciarlo al mare.
    Facendo questo gesto Pakis cresce come carattere e come persona e in qualche modo si apre alla vita ritornando al mare.
    Il film mi è piaciuta davvero tanto perché non è il solito film d’azione ma molto riflessivo, infatti è pieno di metafore sulla vita e questo mi affascina.
    In più mi è piaciuto perché ho scoperto come vivono i popolo in Indonesia, ovvero sul mare e che sfruttano la maggior parte del tempo a nuotare e a pescare e in più hanno rispetto per tutto quello che li circonda.

  • Emmina scrive:

    THE MIRROR NEVER LIES (LO SPECCHIO NON MENTE MAI)
    Indonesia – 2011

    Regia: Kamila Andini
    Sceneggiatura: Kamila Andini, Dirmawan Hatta
    Fotografia: Rahmat Syaiful
    Montaggio: Wawan I. Wibowo
    Suono: Khimawan Santosa
    Musica: Thoersi Argeswara
    Interpreti: Atiqah Hasiholan , Reza Rahadian , Gita Novalista , Eko, Zainal
    Versione originale: Indonesiano

    Kamila Andini

    Kamila Andini, figlia del regista indonesiano di fama internazionale Garin Nugroho, nasce a Giacarta e studia Sociologia e Media alla Deakin

    University a Melbourne. Inizia la sua carriera dirigendo documentari per gruppi ambientalisti e in seguito lavora in ambito televisivo realizzando

    video musicali. Esordisce alla regia di un lungometraggio nel 2011 con The Mirror Never Lies, che riceve una Menzione Speciale da parte della

    Global Film Iniziative ed è presentato nella sezione Generation KPlus del Festival di Berlino 2012.

    Premi:
    Mumbai Film Festival 2011 (Premio Giovani Talenti)

    I temi principali sono:

    -secondo me il tema principale è la speranza,perchè Pakis continua a sperare di rivedere suo padre anche se sua mamma non è della sua idea.
    -un altro tema è il mare perchè tutto avviene nel mare,la loro vita,proprio per “colpa” del mare si è disperso suo padre,secondo me il mare è

    anche un simbolo che ha voluto usare la regista,un simbolo che magari significa:”infinito”nel senso il mare è infinito non ti aspetti cosa ti può

    capitare se provi ad andare avanti,come dal tronde la vita di Pakis.
    -un altro tema e lo specchio che il padre di Pakis le ha regalato,perchè comunque Pakis crede in suo padre,crede che ritornerà,e lo specchio è

    l’unica cosa in cui può sperare inoltre lo specchio è simbolo del fatto che la bambina rimanga ferma nel tempo,lo specchio restituisce un

    immagine fissa e solo di Pakis.

    Trama:

    Questo film ha come protagonista Pakis,una ragazzina che, credo, da piccola il padre si è disperso in mare e non è più tornato,e gli ha regalato

    uno specchio,che Pakis ci tiene molto.
    Pakis è praticamente l’unica a pensare che il padre è solo disperso ed non morto,Pakis vive in Indonesia ,sul mare,infatti li avviene tutto il film.
    Là Pakis vive una vita “quasi”normale,va a scuola,gioca,ha degli amici,ma il suo problema più grande è lo specchio,si mette li per ore ed ore a

    fissare il suo riflesso e pensa forse ancora non capisce cosa significhi.
    è un film molto significativo che gioca sulle emozioni di Pakis e anche su quelle di sua mamma;questo film secondo me ha un lieto fine perchè

    anche se Pakis scopre che suo padre è morto,è come se riprendesse una nuova strada,in qualche modo si apre alla vita…

  • |--------->_*Afragola*_<----------| scrive:

    Questo film che abbiamo visto è ambientato in Indonesia, dove i Banjo, la popolazione che occupa le scene del film, vivono con il mare, che è il punto principale del film; perchè è lì che si lavano, che trovano il cibo per sopravvivere, è lì che giocano, è lì che vivono ed è lì che una ragazzina speranzosa ripone i suoi ricordi e i suoi desideri. E’ una ragazzina un po’ speciale, legata a uno specchio apparantemente qualunque ma in realtà molto importante per lei essendo regalo di suo padre, partito per un lungo viaggio e non ancora tornato. Lei è convinta che non sia morto, ma solo disperso, anche se poi man mano che il film va avanti si convince anche lei che suo padre ormai è solo un ricordo. Lumo, il suo probabilmente migliore amico, la difende sempre quando lei dice che suo padre è solamente disperso ma quando lui perde il suo convince Pakis che ormai può essergli accaduto di tutto.
    La mamma di Pakis a un certo punto del film rompe lo specchio della bambina, ed è quì che la bambina decide di buttarlo perchè inutilizzabile. Nel farlo “cresce” perchè se prima era una bambina che faceva in un certo senso i “capricci”, sempre attaccata a uno specchio sperando che gli permetta di vedere l’immagine riflessa di suo padre, una cosa impossibile, e fa di tutto per riuscirci; poi si affida a uno specchio ancora più grande, uno specchio in cui è probabilmente morto il suo caro genitore: il mare. La cosa che mi colpisce è che alla fine Pakis si rassegna perchè capisce che è morto però non la prende mare, anzi dichiara di voler morire anche lei dentro alla scatenata forza che le ha fatto perdere il padre, dice di voler morire nei suoi ricordi, proprio come suo padre è morto nei suoi. Il tema principale è la speranza, l’unica cosa che permette a Pakis di continuare a cercare il genitore. Mi piace molto l’ambientazione del film, perchè penso sia magnifico essere tutt’uno con il mare, che ti culla fra le sue onde ma può anche essere fatale, e questa credo sia la “morale” del film; e in generale si, mi piace anche il film.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Uno specchio e una ragazzina, due cose totalmente differenti, ma in qualche modo legate l’una all’altra.
    Un essere vivente, una persona che prova emozioni, paure, che ha la speranza, la speranza per la quale suo padre torni, una speranza affettiva, una speranza che non vuole abbandonare e che non abbandonerà.
    L’altro invece, un oggetto, un banale oggetto, un semplice specchio, che riflette le persone, le loro caratteristiche, come sono fatti esteriormente, ma non interiormente,non le emozioni che provano, come sono fatti d’animo, solo l’estetica. L’ elemento che isola Pakis dai suoi coetanei, che non la fa socializzare.
    Un altro elemento, è il mare, dove Pakis vive, dove gioca, dove sta la maggior parte del suo tempo, ma lui non è stato fedele a lei, le ha fatto un brutto scherzo, quello di non farle più rivedere suo padre.
    Un padre disperso nel mare, secondo Pakis, ma in realtà morto; la madre l’unica persona più vicina a Pakis non riesce a farla ragionare, non riesce a farle capire, realizzare, che il padre ormai non c’è più e che sarebbe ora di buttare via lo specchio, perché senza senso. Ma Pakis non vuole, perché crede che un giorno il padre tornerà, tornerà ad abbracciarla, a raccontarle di nuove delle storie prima di andare a letto, di tornare a dirle ti voglio bene.
    L’unico amico a cui Pakis si possa aggrappare è Lumo, un ragazzino che prova qualcosa di più di quello che prova Pakis per lui, l’amore. Lumo difende Pakis quando ce ne bisogno, quando i suoi compagni di classe le dicono che il padre è morto e non ritornerà mai più, l’aiuta a superare tutto ciò, standole affianco e appoggiandola, fino a quando un giorno, non perde anche lui il padre, nello stesso modo e realizza che ciò che Pakis fa non ha molto senso, perché non riesce ad affrontare la realtà.
    Pakis e lo specchio, in qualche modo collegati. Collegati tutti e due da uno stesso elemento, una persona, il padre. Il genitore, quello che un figlio non vorrebbe mai perdere, la persona che sta al tuo fianco per tutta la vita, che ti aiuta a superare ogni difficoltà in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione tu ti trova.
    Un giorno arriva Tudo, un ricercatore di delfini che prende in affitto la camera del padre di Pakis. Alla ragazzina non va molto bene che uno sconosciuto prenda il posto di suo padre, ma dopo un po’ di tempo in un certo senso lo accetta perché Tudo le fa capire che è meglio sorridere che restare a piangere sul passato, finche un giorno, Lumo il suo amico, le porta un pezzo di legno con su scritto il suo nome, era un pezzo di barca del padre, la prova che ormai se n’era andato, per sempre.
    Pakis lascia andare nel mare lo specchio lasciandosi alle spalle la sua storia, il passato, quello che successe, aprendosi al mondo, a una nuova vita, diventando così grande.

  • Giuly scrive:

    Il film “the mirror never lies”(lo specchio non mente mai)è girato in Indonesia proprio perché l’autrice voleva far vedere il bello del suo paese, del posto in cui ha vissuto.
    Regia: Kamila Andini figlia del regista indonesiano di fama internazionale Garin Nugroho, nasce a Giacarta e studia Sociologia e Media alla Deakin University a Melbourne.
    Premi
    Mumbai Film Festival 2011 (Premio Giovani Talenti)
    I temi principali sono:
    -il mare perché tutto avviene nel mare, condiziona la vita e modifica lo stile di vita, è determinante per l’economia, ci fa vedere il mondo e gli altri, il mare è la loro vita.
    -lo specchio perché è simbolo di speranza del ritorno del padre, è simbolo del fatto che la bambina rimane ferma nel tempo, restituisce un’immagine fissa-chiusa, riflette solo la speranza di Pakis di trovare il padre, limita il mondo di Pakis, le relazioni (per lei è come se esistesse solo lo specchio e non bada al suo amico), fa vedere noi stessi.
    – il rapporto tra la madre e Pakis perché non vanno molto d’accordo, la madre non la capisce i suoi sentimenti, infatti litigano sempre.
    -il rapporto tra Pakis e il suo amico Lumo, all’inizio non vanno d’accordo perché Pakis non lo calcola , ma alla fine Lumo capisce come si sente e la sostiene.
    – il rapporto tra Pakis e il ricercatore di delfini è bello perché è l’unica persone che lei ascolta e parla, lo sente come un papà.
    – la scena dell’albero con gli specchi perché è come se fosse un rito di passaggio.
    -l’azione che fa Pakis di buttare lo specchio nel mare perché è come se lei cresce in carattere e come persona, si apre alla vita.
    Il film parla di Pakis un ragazzina che vive in Indonesia e suo padre è disperso in mare. Lei passa le giornate a scuola, dove dorme; i suoi compagni gli dicono che suo padre è morto ma lei continua a sperare che sia disperso, poi passa tutto il tempo davanti allo specchio ed è come se volesse comunicare con lo specchio che rappresenta suo padre. Infatti lei va spesso da un signore che cerca, tramite lo specchio di vedere dove si trova suo padre o almeno sapere qualcosa di lui, ma tutte le volte non riesce a scoprire niente. Un bel giorno la madre che non è d’accordo con la figlia le rompe lo specchio per farle capire che ormai non può farci niente, il padre è morto, glielo rompe anche perché vede che sta trascurando la scuola e gli amici.
    Quando arriva un visitatore, ovvero il ricercatore di delfini la madre se ne innamora e un giorno Pakis vede che il visitatore stava togliendo quella cosa bianca che aveva in faccia sua madre che è simbolo che è vedova, anche la madre non è sicura di voler togliersela e quando li becca Pakis dice alla madre che gli specchi almeno non mentono.
    Il giorno in cui Pakis incontra il signore, le dice che lo specchio rotto non va più bene e le propone di provare degli occhialini. Allo la ragazzina butta lo specchio in mare.
    Alla fine quelli del suo villaggio trovano il corpo e un pezzo della barca di suo padre ed è Lumo che è nella sua stessa situazione va a darle la brutta notizia.
    Questo film non mi è piaciuto molto perché rispetto agli altri era più lento e ho fatto difficoltà a capire cosa simboleggiava lo specchio e il mare.
    Questo film ha un ritmo diverso, più lento perchè forse, come abbiamo già detto in classe, è un film riflessivo e non d’azione. Mi ha colpito di più l’ultima scena in cui Pakis appende tutti gli specchi e si mette il vestito della ragazza del visitatore.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Questo film rispetto a quelli che siamo abituati a vedere ha un ritmo molto più lento e per questo ad alcune persone non è piaciuto. Secondo me ha un ritmo più lento perché tende ad andare avanti, a seguire la vita che svolge quel popolo, una vita tranquilla, calma, sedentaria.
    Lo specchio secondo me è l’oggetto principale della storia, tutto ruota intorno a lui. Per me, lo specchio, simboleggia suo padre, il padre che prima di uscire in barca ha lasciato un regalo a sua figlia, così che non si sarebbe dimenticata di lui, guardandolo tutte le volte, in un momento di malinconia. Pakis, a “causa” di questo specchio non ha molte relazioni con i suoi coetanei, infatti durante il giorno, la maggior parte del tempo, soprattutto a scuola, dorme, perché stanca essendo stata alzata tutta la notte nella speranza del ritorno del padre ormai scomparso in mare.
    Secondo me i temi principali sono:
    – Lo specchio nella speranza che il padre ritorni
    – Gli occhialini, l’albero degli specchi e il vestito da sposa
    – Quando lascia andare lo specchio nel mare, cioè quando realizza, capisce che ormai il padre è morto
    – Quando si apre al mondo, ad una nuova vita e diventa grande.
    La cosa che mi ha colpito di più è stata che Pakis, in qualsiasi caso, ha sempre creduto che il padre un giorno tornasse indietro, grazie allo specchio che gli aveva regalato, che le dava speranza, grazie al quale non si arrenda, ma andava avanti, anche se le persone intorno a lei, le dicevano che ormai non c’era più niente da fare, che il padre era morto e doveva accettarlo.

  • Saretta98 scrive:

    Recensisco
    Il mare amico o nemico?
    Inizia così la storia di una ragazza, Pakis, una ragazza a cui il mare ha giocato un brutto scherzo: si è preso suo padre.
    Il mare che può essere generoso o brutale,il mare che può aiutare o decidere di prendere la tua anima, il mare il grande specchio del mondo ha deciso di prendere il corpo del padre di Pakis e lasciarla così una volta per tutte soffrire a guardare le sue onde possenti arrivare a riva.
    Questo film, un libro della vita di una ragazza che sta ferma sulla solita pagina, quella dove c’è scritto:”Voglio vedere mio padre.”
    Il mare, lo specchio, gli occhialini oggetti che riflettono, ma che cosa?
    Riflettono la sagoma di una ragazza che non molla, che non smette di sperare di risentire un’ultima volta la voce del padre che le racconta una storia finchè i suoi piccoli occhi non si chiudono e la sua piccola testa non lascia spazio ai sogni.
    Lo specchio che la tiene prigioniera in una cella di cui la chiave non si conosce, o meglio non si vuole vedere.
    La chiave non esiste perchè la porta è aperta ma Pakis non vuole aprirla, perchè uscire da quel suo mondo sarebbe più difficile che restare lì.
    Guardare in faccia la realtà, accettare le parole della madre sarebbe come accettare che il padre non ritorni più.
    Pakis e il vento a cui chiede sempre più speranzosa notizie buone sul padre,Pakis e il mare a cui chiede sempre più fiduciosa oggetti del padre che la convincano che il suo cuore non ha smesso di battere,Pakis e lo specchio a cui chiede di vedere per un’ultima volta quel suo dolce padre che le insegnava come bisognava trattare il mare affinchè esso lo aiutasse a vivere.Pakis e la madre che disprezzava giorno dopo giorno per il modo in cui vedeva lo specchio, il suo unico appiglio di salvezza in un mondo dove la salvezza non esiste.
    Ma questa non è la storia di Pakis questa è la storia di un popolo che vive sotto il governo del mare ,infatti Pakis non è l’unica persona a cui il mare decide di portare via qualcuno, anche Lumo, un suo amico, è stato punito nella suo identico modo.
    La speranza è sempre l’ultima a morire ma quando si smette anche di sperare vuol dire che è finita, è finito tutto ,tutto il palazzo di carte che ti eri costruito crolla alla prima folata di vento, e tu ti trovi senza più protezione senza più riparo e puoi essere attaccata da un momento all’altro e allora cerchi subito di ricostruire il tuo palazzo,ed è questo che fa Pakis quando si rompe lo specchio, vuole subito sostituirlo.
    Lumo, il ragazzo che tiene Pakis nel mondo reale se no lei volerebbe libera come un aquilone nel cielo.
    Tudo il ricercatore,la persona che le insegna che sorridere è meglio che piangere e che smettere di sperare non vuol dire dimenticare.
    Ma quando uno specchio ti isola dal mondo rimani da solo ed il buio cresce ma quando un amico ti si avvicina
    e ti mostra la luce tu devi accettarla e devi girare la pagina del tuo grande libro della vita, ed è questo che fa Pakis quando Lumo le porta un pezzo di legno con su scritto il suo nome.
    Finalmente Pakis è pronta a lasciare lo specchio a lasciarlo in mani di cui è certa sarà a sicuro: il mare.
    La regista ,la ragazza che non vuole far dimenticare che alcuni popoli non sono uguali a noi, che non vivono in cubi enormi di cemento ma che vivono con la naturaha creato questo film e anche lei un tempo faceva parte di quel mondo dove il cielo è il tetto e il mare il pavimento migliore dove casa vuol dire mamma,papà,popolo:l’Indonesia.
    Un giudizio a questo film non valerebbe nulla perchè un numero non può definire un film in cui i simboli sono il significato.

  • Saretta98 scrive:

    Commento
    Questo film secondo me ha un ritmo molto lento,e quindi può non piacere.
    Ma se si esamina il film si capiscono cose che non si vedono superficialmente,infatti questo film è pieno di simboli.
    Il ritmo è lento perchè indica uno stile di vita calmo,tranquillo e il ritmo ci aiuta anche a riflettere ed è molto evocativo.
    Lo specchio secondo me è un simbolo di speranza, la speranza di rivedere un’ultima volta il padre la cui scomparsa è il centro del film.
    La vita di Pakis con lo specchio è come se si fosse fermata, è come se il suo libro della vita non volesse svoltare pagina.
    Lo specchio condiziona la vita di Pakis ,la contiene in una palla di vetro e quindi la sua vita è come se fosse una routine, va dall’indovino, guarda dentro allo specchio e vede il suo riflesso.
    Lo specchio infatti mostra il suo riflesso che è l’unica persona che può vedere suo padre,nel suo cuore.
    Pakis con lo specchio è molto determinata e non riesce a condividerlo con nessuno neanche con la madre che non la capisce.
    Quindi lo specchio limita le limita la vita.
    Quando butterà lo specchio girerà pagina del suo libro della vita.
    Prima di buttare lo specchio passa attraverso un rito,un rito che consiste in un albero e tanti specchi,ogni specchio riflette una parte del paesaggio che Pakis andrà a rifrequentare.
    Il mare può essere una metafora come può essere un luogo di vita reale,che può migliorare o condizionare la vita delle persone, può dare o può togliere.
    Possiamo fare un collegamento con Italo Calvino grazie al tema del vedere e dell’essere visti a cui ci fa pensare il paio di occhialini.

    I temi principali di questo film secondo me sono le origini, perchè il film tende a non dimenticare le origini di popoli lontani da noi e quindi le differenze tra loro e noi e tra Giacarta e la loro città.
    L’amicizia, l’elemento che caratterizza un villaggio piccolo,tutti conoscono tutti e tutti sono amici di tutti.
    Come ad esempio l’amicizia di Pakis e di Lumo che si aiutano nel momento del bisogno ma che fanno anche aprire gli occhi all’amico su dove è ancora giusto combattere e sperare e su dove la speranza ormai deve finire.
    L’amore sofferto del giovane studioso con la mamma di Pakis e l’amore sofferto di Lumo per Pakis ed infine il tema della natura, che i ragazzini rispettano e amano,amano la natura che li circonda ma che sulla natura stessa sanno molte cose. Come ad esempio i bambini cantano molte canzoni sul mare.
    A me personalmente colpisce l’idea di tranquillità del loro popolo e la loro idea di vivere con la natura.
    Infatti qui a Milano siamo fortunati perchè abbiamo tanti spazi verdi ma l’idea di avere come amico o nemico il mare non mi dispiacerebbe.

  • Gigia scrive:

    Questo film, secondo me, ha un ritmo molto più lento rispetto ai film occidentali perchè tende a rispecchiare la vita di quel popolo, una vita molto monotona e anche perchè vuole attraverso tutti i passaggi delle giornate far notare se ci sono delle differenze in Pakis che dopo la scomparsa di suo padre fa in modo che il tempo intorno a lei si fermi; ed è anche per questo che, secondo me, la registra a voluto rendere tutto molto più monotono e lento.
    Lo specchio però è forse l’elemento principale del film che indica diverse cose: può essere il simbolo della speranza e del ritorno del padre, può essere però anche l’elemento che limita la vita di Pakis e le sue relazioni, ma che appena buttato in mare la fa crescere in carattere e come persona.
    C’è nel film un grande passaggio però: quello dallo specchio al mare, quest’ultimo a differenza dello specchio che riflette solo dei piccoli particolari, può riflettere tutto e soprattutto tutte le vite che si trovano vicino a Pakis e con cui lei si inizia a relazionarsi nel momento in cui butta in mare lo specchio.
    Lei, secondo me, riesce a lasciare andare in mare lo specchio perchè incomincia ad accettare l’idea che il padre sia morto e che tutto attorno a lei debba ricontinuare.
    I temi principali come abbiamo detto in classe sono: 1 lo specchio, con il quale spera che il padre ritorni perchè è disperso in mare 2 Gli occhialini, il vestito da sposa, l’albero degli specchi e il ricercatore, tutte cose alle quali, secondo me, si aggrappa e che la spingono ad andare avanti 3 quando lascia andare lo specchio perchè finalmente accetta la morte del padre 4 quando si apre ad una vita nuova e diventa grande.
    Di questo film mi ha colpito molto la determinazione che aveva la bambina nel ritrovare suo padre, perchè credo che se mi trovassi al suo posto non riuscirei mai ad essere così forte anche quando tutto indica la sua morte.

  • αngi scrive:

    Tutto ruota intorno allo specchio che fino alla fine Pakis non abbandona mai. Che cosa simboleggia secondo voi?
    Secondo me lo specchio simboleggia il padre e anche la speranza di Pakis, che il padre ritorni.
    Infatti quando il padre muore nel mare, Pakis abbandona lo specchio nel mare.
    E il mare diventa il suo nuovo specchio e il nuovo ricordo di suo padre, dato che è morto lì.

    Che valore ha per Pakis e come mai lei alla fine riesce a “lasciarlo andare” nel mare?
    Quando il padre muore nel mare, Pakis abbandona lo specchio nel mare.
    E il mare diventa il suo nuovo specchio e il nuovo ricordo di suo padre, dato che è morto lì.

    Quali sono secondo voi i temi principali?
    I temi principali sono:
    La natura: Perchè il film in sè è ambientato sul mare e ci sono tante scene che fanno vedere i pesci e gli animali che vivono sott’acqua
    Che cosa vi colpisce di più?
    Mi ha colpito molto la forza di Packis, la pazienza che ha avuta ad aspettare il padre, perchè ogni notte non dormiva per aspettare il padre che non tornava mai.
    Mi ha colpito anche il finale, perchè mi aspettavo che il padre tornasse e Packis oiresse riabbracciarlo.

  • Giuly scrive:

    Secondo me lo specchio simboleggia suo padre, ad esempio quando la madre le rompe lo specchio, il giorno dopo viene a sapere che è morto.
    Secondo me lo lascia andare proprio perché, perde la speranza che sua padre sia ancora vivo e quando lo specchio si rompe ecco il cambiamento, l’unica cosa che la faceva rimanere in contatto con il padre, viene distrutta.
    I temi principali secondo me sono:
    – La natura perché in tutto il film si vede la natura, le persone che vivono in natura, ad esempio i bambini vanno a scuola con la canoa.
    – Il rapporto tra la madre e la figlia
    – Il rapporto d’amicizia tra Lumo e Pakis, si visto soprattutto alla fine quando lui gli consegna il pezzo della barca di suo padre.
    – La speranza e il valore che ha lo specchio per lei, rappresenta suo padre lo specchio.
    La cosa che mi ha colpito di più è quando la ragazza si guardava allo specchio e stava in silenzio.

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