Portami il girasole

Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

Ascoltate l’audio.

6 Commenti a “E. Montale: Portami i girasoli”

  • Il Buon Leo...( MENO PESSIMISTA ) scrive:

    A me questa poesia non è piaciuta per niente, ma credo di aver trovato il perchè, non mi è piaciuta perchè è troppo ricca, è carica, è piena di cose che non riesco a capire, infatti anche il poeta, Montale, scrittore della poesia credo che sia un poeta molto difficile da capire, forse il più difficile tra tutti quelli che ho studiato.

  • Wr3nT scrive:

    A me questa poesia fin dall’inizio mi ha colpito perchè riesce subito a farti cosa vuole intendere e dalle parole specifiche che usa e ti fa ricordare il colore giallo.
    Montale secondo me vuole far intendere che la vita non è sempre facile ed bisogna adeguarsi.
    Il girasole è il centro della poesia e secondo me vuole esprimere speranza e in secondo piano ottimismo.

  • Gigia scrive:

    Il colore che più rappresenta questa poesia è il giallo.
    Questa poesia racconta della vita, una vita arida e lo si capisce principalmente da una metafora:” Nel mio terreno bruciato dal salino”.
    Montale vede nel girasole e in chi lo porta qualcosa di bello e pensa che, anche nell’oscurità si nascondano i colori.
    Successivamente però dice che l’esistenza triste, anche se cerca il giallo, ossia la felicità,non la troverà mai perchè sparirà.
    Il girasole, quindi è un elemento che simboleggia la speranza, la bellezza e che riesce a portare il poeta in un’altra dimensione.
    La luce, infatti gioca un ruolo importante.

  • fabi <3 (: scrive:

    In questa poesia il colore che prevale come abbiamo detto in classe è il giallo, ci da senso di speranza secondo me, il giallo mi da vita.
    Secondo me quando dice portami il girasole , sta a significare una via d’uscita , un aiuto ecc.
    Quando dice tendono alla chiarità le cose oscure secondo me vuol dire che anche le cose brutte alla fine vengono a galla , non rimane niente nascosto.
    Svanire
    è dunque la ventura delle venture.
    Mentre qui dice che alla fine tutto svanisce e forse rimarranno solo i ricordi.
    Portami tu la pianta che conduce
    dove sorgono bionde trasparenze
    e vapora la vita quale essenza;
    portami il girasole impazzito di luce.
    L’ultima frase significa per me che questo girasole illumina la strada giusta, da un aiuto con il suo simbolo di libertà che ha e il suo colore che da allegria . Il girasole risponde alle tue domande.

  • Saretta98 scrive:

    L’anguilla
    L’anguilla che deve salire mari freddi, la piena avversa per raggiungere il luogo dove fecondarsi può essere paragonata agli occhi della donna a cui dedica la poesia Montale.
    Il movimento di quell’anguilla che deve percorrere un sentiero in salita, estenuante è simbolo della vita.
    Il poeta ci illustra in modo dettagliato ed accurato il viaggio dell’anguilla come se fosse un testo informativo perchè ci vuole far capire le difficoltà della vita.
    Infatti l’anguilla va contro corrente, si infila ovunque pur di arrivare alla fine.
    Dopo tutta questa descrizione compare un elemento che ci permette di capire il senso, un elemento che porta scompiglio: “la luce scoccata dai castagni”.
    Questa frase evidenzia la solita luce che Montale tende ad inserire nelle sue poesie.
    Questo pezzo assomiglia al modo di scrivere di Pascoli che da un clic accende le speranze.
    Finalmente arriva là dove può riprodursi, un luogo in cui non si trova niente ma che ci deve essere per forza qualcosa, un luogo dove tutto può essere scintilla nel buio.
    Questa sua positività della scintilla è dovuta al periodo storico in cui si trova, infatti sta per finire la seconda guerra mondiale e c’è una scintilla che si accende anche dentro di lui.
    Conclude dicendo che come l’anguilla porta la vita nel fango, così lo sguardo della donna porta luce agli uomini sommersi nelle cose della vita.
    Questa poesia mi ha colpito molto perchè credo anche io nella scintilla.
    Scintilla d’amore, di speranza, di fede, una piccola lucina che in un momento di buio ci da la forza per superarlo a grandi passi.

    Portami il girasole
    In questa poesia prevale il colore giallo e la luce simbolo di speranza in qualcosa di futuro.
    Nel primo paragrafo spiega la situazione, cioè tu persona con cui sto creando un dialogo, una relazione, portami questo girasole di cui io ho bisogno.
    Ma poi il poeta ci dice che tutto alla fine svanirà, che non possiamo impedirlo e quella sarà la cosa peggiore, perchè di te non rimarrà più niente solo, forse, il ricordo.
    Adesso che so che prima o poi svanirò anche io, portami tu quel girasole impazzito, pieno di luce.
    La luce può essere tutto quello a cui una persona vuole arrivare.
    Potrebbe essere il girasole anche la strada, l’elemento mancante che ci illustra la stella la luce più forte,calorosa, accecante dell’universo: Il sole.
    Il sole simbolo di calore, accoglienza, giallo che ci riscalda i cuori può essere un obbiettivo per tutti, solo che ognuno lo interpreta a modo suo.
    In questo periodo il sole è mia madre che mi sopporta senza fare tante polemiche.

  • Mtnago scrive:

    Questa poesia mi fa venire un po di ansia, forse più per la voce e la musica dell’audio; nella prima parte l’autore chiede di farsi portare dei girasoli che lui avrebbe trapiantato in un terreno che secondo me non è poi così tanto fertile, anzi visto che dice il terreno bruciato, secondo me è un terreno arido, poi parla di quello che il girasole dovrebbe fare una volta piantato nel terreno, ovvero mostrare al cielo azzurro il suo colore giallo. le altre due strofe sono un po più difficili da interpretare secondo me, e quindi non mi sente di parlarne.

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