Lo scrittore americano Van Dine, appassionato di romanzi gialli, ha scritto alcune regole che, a suo parere, lo aiutano a scrivere.

“Brevi regole dello scrittore di gialli”

Ø      Ci deve essere almeno un morto in un romanzo poliziesco e più è morto e meglio è.

Ø      La soluzione del problema deve essere sempre evidente, se la nascondete troppo non si vede.

Ø      Ci deve essere un solo colpevole e uno soltanto, niente crimini di gruppo, o scambi di delitti: “tu dovresti ammazzare lui ma se te lo ammazzo io poi facciamo come se fossi stato tu e in cambio però tu fai fuori il mio!”

Ø      Un romanzo poliziesco non deve contenere slanci poetici, pezzi di bravura, intrepide avventure, analisi psicologiche e tutte quelle cose che non hanno vitale importanza per la risoluzione del caso, se no cambiate genere.

Ø      Non ci deve essere una storia d’amore troppo interessante. Dobbiamo portare un colpevole in galera non due piccioni all’altare.

Ø      Ci deve essere un solo investigatore, un solo “genio degli indizi”, un solo deus ex machina. Niente squadre investigative, o compagni troppo intelligenti, il lettore deve confrontarsi sempre con uno solo, non con mille.

Ø      I servitori come è ben noto non devono mai essere scelti come colpevoli, sarebbe troppo ovvio. E poi si sa che il colpevole è sempre il maggiordomo.

Ø       I delitti devono essere provocati da motivi puramente personali, lo spionaggio internazionale non è pertinente a un poliziesco. Niente motivazioni complicate, quelle tradizionali vanno benissimo.

Ø       Il colpevole deve essere scoperto attraverso deduzioni logiche, non per caso o per coincidenza, e meno che mai perché reo confesso. Se lo scopri per sbaglio o è lui che viene a raccontartelo che gusto c’è?

Ø       Il problema deve essere risolto con mezzi naturali, sono vietate sedute spiritiche e magie. Mi dispiace per voi ma dovete inventarvi qualcosa di meglio di una “profonda” intuizione. Il “me lo sentivo” come il “l’ho sognato sta notte”, alludendo a “incredibili rivelazioni”, non sono validi!

Ø      Il lettore deve avere le stesse possibilità dell’investigatore di arrivare alla soluzione dell’enigma. Insomma è proibito barare, se uno rilegge e torna indietro tutto deve apparire limpido e chiaro, niente trucchi e niente inganni, voi non siete il mago Silvan.

Ø       Il colpevole non può e non dovrebbe essere un delinquente di professione, sarebbe troppo facilitato. E poi al lettore interessa la persona media che uccide per amore, o per odio o per denaro, non sa che farsene di criminali professionisti, non sono come lui e pertanto non gli interessano.

Riadattamento da un testo tratto da “Guida al giallo” di R. Di Vanni – F. Fossati, Ed. Gammalibri 1980

3 Commenti a “Brevi regole dello scrittore di gialli”

  • Saretta98 scrive:

    Io devo dire che non leggo molti gialli e quindi i libri e il film me li sono fatta consigliare da mia madre ma in conpenso sono andata a Londra ha vedere la casa di Sherlock Holmes.
    La sua casa è tuttora una piccola casinabianca con cn un cancelletto nero.
    Al suo interno la prima cosa che salta all’occhio sono gli immensi scaffali pieni di libri gialli,la sua scrivania ha un cassetto con tutte le sue penne dalle stilografiche nere al colore blu è rosso.
    La sua stanza da letto era piuttosto piccola con una lucina un tavolino e un letto.
    Secondo me la casa di Sherlock Holmes rispecchia il suo carattere perchè i libri secondo me rispecchiano il suo lato curioso ed erano messi in ordine in fila perchè era molto preciso e accurava ogni minimo dettaglio infine le penne in ordine nel cassetto rappresentano la sua pazienza e l’accuratezza che poneva negli oggetti.
    Film:Io ho scelto il collezionista consigliato da mia madre perchè è un giallo classico cioè avvincente e con una soluzione che si rivela alla fine sbagliata ,come ho gia detto è pieno di mistero che caratterizza la suspance.

    Libro:Io ho scelto uomini che odiano le donne sempre consigliato da mia madre perchè e una storia intrigane legata a un movente passionale

  • αngу◕‿◕ scrive:

    LIE TO ME:
    Lie to me è una serie televisiva in cui il dottor Cal Lightman
    fondatore della Lightman group che è una società di studiosi/spicologi che interpretano il linguaggio del corpo che capeggiati dal dottor Cal lightman risolvono i casi più complicati.
    PERSONAGGIO:
    come personaggio ho scelto Cal Lightman perchè è un uomo molto intelligente,scaltro e furbo e quando interroga le persone sospettate usa una tecnica che consiste nel metterle a proprio agio.
    però questa tecnica non funziona con tutte le persone per cui avolte le provoca per vedere le loro reazioni,riesce a capire se le persone mentono o dicono la verità solo guardandole in faccia perchè a seconda di come muoviamo una parte del corpo si capisce la verità o la menzogna e come dice lui “LA VERITà è NASCOSTA NEI VOSTRI VOLTI”.Vi allego un link (video) di emozioni e come riconosce le emozioni che prova una persona. ( http://www.youtube.com/watch?v=bIyB9n4ziAA )

  • Fabi scrive:

    AGATHA CHRISTIE
    Avversario segreto

    Due giovani avventurieri offronsi qualsiasi lavoro dovunque, dietro buon compenso’. Questo singolare annuncio viene pubblicato dall’ex ufficiale Tommy e dall’infermieraTuppence, smobilitati, senza un soldo e bisognosi di un impiego. Entrambi amano l’avventura e il rischio, e non dovranno attendere molto per mettersi alla prova. Dopo la Rivoluzione d’ottobre, infatti, il mondo si sta dividendo in due blocchi contrapposti, e l’ambiente delle spie è in fermento. Grazie a una conversazione ascoltata per caso, la simpatica “coppia di svitati incoscienti” si ritrova sulle tracce di Jane Finn, una giovane americana misteriosamente scomparsa dopo aver ricevuto alcuni documenti segreti. Ma dove si nasconde quella donna? Scritto nel 1922, “Avversario segreto” segna l’esordio di Agatha Christie come autrice di ’spy stories’, un genere al quale la regina del mistero ha regalato una serie di capolavori.

    Anno: 1922

    Luogo: Londra

    Detective: Tommy e Tuppence

    Personaggi: Tommy e Tuppence Beresford. Inoltre: Annette, Albert Batt, Mr. Brown, A. Carter, Sir James Peel Edgerton, Jane Finn, Dottor Hall, Julius P. Hersheimer, Boris Ivanovitch, Kramenin, Marguerite Vandemeyer, Edward Whittington

    Omicidi: un avvelenamento

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