Se fossi Polifemo, accecato da Ulisse

Abbiamo letto alcuni episodi del viaggio di Ulisse e fra questi l’incontro con il ciclope Polifemo. Lo trovate sull’antologia!

Guardate questo video in cui si racconta la vicenda.

A questo punto mettetevi nei panni di Polifemo e immaginate che si rivolga ad Ulisse.  Scrivete il vostro testo nei commenti!

7 pensieri su “Se fossi Polifemo, accecato da Ulisse”

  1. Sono stato ingannato amici ciclopi!
    Nessuno mi ha ingannato, provo così tanta rabbia che potrei uccidere chiunque mi capiti in mezzo. Se solo riuscissi a vedere mi alzerei e prenderei Nessuno e me lo mangerei, facendolo soffrire come lui ha fatto soffrire me; e pregherò mio padre che sventura e infelicità cadano sulla sua famiglia.

  2. Se io fossi il ciclope proverei molta rabbia perché sarei stata ingannata da un esserino, ma mi vergognerei anche molto per aver creduto alle parole di Nessuno, di essermi ubriacata così facilmente e di non essere riuscita, io così grande e grosso, a fermarlo.
    Sento anche paura di loro perchè anche piccolini sono riusciti a farmi molto male, quando stavo dormendo solo perché avevo mangiato i loro compagni di viaggio.

  3. Tu disgraziato, Nessuno! Come hai osato fare questo a me, il grande e possente Polifemo?
    La rabbia che sento dentro di me è talmente grande che ti ammazzerei in un attimo se solo potessi vedere.
    Grazie a te, minuscolo umano senza cervello, sono stato deriso da tutti gli altri ciclopi; non ho mai provato tanta vergogna in tutta la mia vita. Inoltre, ora ho una paura sfrenata che mi succeda qualcosa di ancor peggiore di quello che mi hai fatto tu, perché niente, neanche mio padre potrebbe calmare l’ira di Zeus nei miei confronti.
    Io non mi capacito di come un esserino minuscolo e impotente come te abbia potuto fare tutto questo.

  4. Se fossi Polifemo mi sentirei arrabbiato con Nessuno e a dir poco stupido per essere cascato nella sua trappola e poi anche i miei simili sono venuti e si sono fatti ingannare come me.
    Pensavo di essere il più forte dei ciclopi e, invece, mi sono fatto ingannare, umiliare e mi hanno brutalmente ucciso. Me lo sarei dovuto aspettare. Ho ucciso sei dei loro uomini, questa era la vendetta minima nei miei confronti.
    Ho voglia di spaccare qualcosa dalla rabbia, penso che comincerò dalla caverna, oppure troverò qualche cosa che mi distragga e che non mi faccia pensare alla mia figuraccia.

  5. Dopo essere stato ingannato da Ulisse provo solo rabbia. E’ vero io mi sono comportato male mangiando i suoi uomini , pero’ lui non doveva farmi ubriacare , per poi farmi addormentare e accecarmi l’ occhio ,l’ unico che ho. Lui si e’ approfittato cella mia debolezza; tutti lo considerano un eroe , ma essere un eroe non significa fare del male a chi e’ piu’ debole. Infine, un po’ di vergogna la provo , perche’ quando ho chiamato i miei compagni ho detto loro che nessuno mi stava violando e loro hanno risposto : se nessuno ti usa violenza e sei solo di’ a tuo padre che questo male ti viene da Zeu. Loro rispetto alla mia rispetto alla mia risposta risero di me , non sapendo che mi ero fatto ingannare stupidamente da Ulisse.

  6. se io fossi Polifemo
    io mi sarei sentita arrabbiata perché mi aveva ingannata ,mi sarei vergognata perché gli altri mi avevano preso in giro ,impaurita perché non potevo più vedere ,disperata perché non sapevo cosa fare .poi mi sarei sentita felice perché se lo avessi detto a mio padre lui gliela avrebbe fatta pagare ; mi sarei sentita coraggiosa perché ero la ciclope più forte di tutti.

  7. “Compagni Nessuno mi ha accecato venite a soccorrermi”
    Io mi sentii preso in giro da Nessuno è dai miei compagni ciclopi
    e per qualche tempo anche inferiore .
    Avevo paura e timore , perché qualcun’altro mi offendesse e mi prendesse in giro.
    Nessuno fu molto più astuto di me , quel nome era molto strano ma dato che mi disse-“nessuno mi chiama mia madre mio padre ed i miei compagni” io gli credetti.

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