Un pensiero su “I racconti dell’estate”

  1. Il racconto di Martina: La donna che sparì con un libro
    Giulio è un giovane ragazzino di 14 anni che vive nella città di Rataplan, nella lontana terra del Mai.
    È paffutello, mediamente basso, con i capelli rosso fuoco e ha il viso ricoperto di lentiggini.
    Per avere solo 14 anni è un bambino piuttosto solitario, la maggior parte del suo tempo libero lo passa alla ricerca di un posto tranquillo in cui poter leggere i suoi libri preferiti ma per ora non è riuscito a trovarlo.
    Ha sempre sentito parlare, però, di una vecchia biblioteca, situata in una parte isolata della città, non più frequentata da nessuno a causa di un’antica leggenda.
    Giulio, essendo tremendamente curioso, decise un giorno di chiedere all’anziano nonno per quale motivo gli proibivano di andare in biblioteca, era forse morto qualcuno li dentro?
    “Morto no” rispose il nonno “Ma è una storia misteriosa…”
    “Misteriosa? Dai nonno raccontamela”.
    “È molto lunga non credo tu abbia voglia di ascoltarla”
    “Si nonno, voglio sentirla”
    “Come vuoi, dunque… circa 100 anni fa abitava qui a Rataplan una donna dal carattere alquanto bizzarro, non rivolgeva la parola a nessuno e passava tutto il suo tempo chiusa in casa a leggere libri, nessuno doveva disturbarla mentre era immersa in quelle storie che ai suoi occhi sembravano così emozionanti e coinvolgenti.
    Voleva avere pace e silenzio intorno a sé, ma vivendo in una città affollata come questa, era difficile trovare un posto tranquillo come pensava lei”.
    “Nonno scusa se ti interrompo ma tutto questo cosa centra con la biblioteca?”
    “Un momento Giulio ora ci arrivo, dov’ero rimasto? Ah sì, ora ricordo. La donna non ne poteva più di tutti quei rumori e schiamazzi che arrivavano dai bambini che giocavano in strada, non si riusciva a concentrare sulla lettura, così stanca di tutto ciò decise improvvisamente di uscire di casa e di andare alla ricerca di un posto silenzioso. Camminò a lungo sino a quando non si trovò difronte una struttura somigliante a una casa diroccata che sembrava essere abbandonata; la donna si fece avanti ed entrò.
    Appena varcata la soglia la donna rimase stupita poiché le apparve una magnifica biblioteca piena di libri, non ci poteva credere pensava che stesse facendo un sogno ad occhi aperti ma a svegliarla fu una voce maschile che le gridò: “Buongiorno signora posso aiutarla?”.
    La signora si scusò infinitamente con il proprietario per essere entrata e gli spiegò che pensava fosse una casa disabitata.
    “Non c’è problema signora” disse l’uomo” È bello ricevere una visita ogni tanto, anzi può venire quando vuole, quasi nessuno conosce questo posto e per questo c’è sempre una grande tranquillità.
    Era proprio il posto perfetto che la donna cercava.
    Nei giorni a seguire la donna andò spesso alla biblioteca, entrava al mattino ed usciva la sera all’imbrunire, il proprietario le lasciava libertà di accesso poiché era una delle poche persone che la frequentasse.
    Dopo qualche mese il signore si accorse che la donna non si fece più vedere, insospettito cercò informazioni in città ma nessuno sapeva niente perché era una donna molto riservata e parecchio solitaria.
    Tornato alla biblioteca mentre riponeva un libro su uno scaffale si accorse che mancava un antico libro di incantesimi magici. Era forse una coincidenza che fossero spariti sia la donna che il libro? Qualcosa non quadrava. Il mistero non fu mai risolto si seppe solo che non fu mai ritrovato né il libro né la donna.
    Qualcuno pensò che la donna, essendo molto curiosa, avesse provato uno degli incantesimi descritti nel libro e che non fosse più riuscita a trovare la formula per annullarlo.
    “Ecco Giulio questo è il motivo per cui non vogliamo che tu vada in quella biblioteca.”
    La donna che sparì con un libro divenne una popolare leggenda della città di Rataplan e più nessuno entrò nella vecchia biblioteca.

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