Le attività del progetto Parlamento dello  stop day del 27 aprile sono dedicate al tema “mettersi nei panni degli altri” e a capire che cosaTesti da leggere 27 aprile Empatia-300x232 vuol dire cercare di capire le situazioni che vediamo intorno a noi in una prospettiva solidale e rispettosa, invece che ostile e giudicante.

Il prof leggerà alla classe 5 brevi testi. Ogni testo ci racconta la situazione di una persona che si trova in una condizione di svantaggio. Usiamo il termine “svantaggiato” per gli individui, o per un gruppo di persone, che non sono capaci di mantenersi, non sono autosufficienti e devono contare su un sostegno economico. Per questo sono poveri.

Esempi possono essere diversi, un immigrato o una persona con disabilità. Oppure una persona in condizione di svantaggio è una persona con una disabilità fisica o psichica, chepenalizza il suo inserimento nella società, limita le sue relazioni e la possibilità di avere una vita sociale felice. Le persone spesso sono “svantaggiate” perché la società tradizionale agisce in un modo da renderle tali. Queste persone e questi gruppi si vedono svantaggiati e spesso non hanno accessoalle cure, all’istruzione, all’informazione e al lavoro. Le persone svantaggiate spesso non riescono ad essere autonome, non si sentono rispettate dagli altri, perdono il contatto con gli altri e vivono isolate o in condizioni che le allontano ancora di più dal resto della società (gruppo di amici, compagni, colleghi, vicini, …).

L’attività da svolgere consiste nell’immaginare una storia, mettendosi nei panni di una persona “svantaggiata”, raccontarla agli altri e discutere insieme di ciò che emerge…

L’obiettivo è   allenare il nostro sguardo e la nostra capacità di comprendere le vicende degli altri per poter capire come essere solidali e superare eventuali barriere, giudizi, stereotipi, paure..

Per leggere i testi clicca qui.

2 Commenti a “Mettersi nei panni di…”

  • Nicolo Sibillino scrive:

    Io ho deciso di parlare della prima storia letta in classe del senza tetto. Ho pensato con altri mie compagni che può succedere a chiunque soprattutto ora che in ItAlia c’è crisi. Secondo me è brutto aver solo qualchehe conoscente e nessun amico,ma è ancora piú brutto essere svegliato a calci in stazione per sentirmi dire,a me è agli altri senza tetto “andate via di qua, non potete dormire qua”.

  • Vittory01 scrive:

    Io, insieme ad alcuni miei compagni di classe ho scelto di “immedesimarmi” in un migrante con grandi difficoltà per venire qui in Italia. Ho fatto questa scelta perchè alcune volte, io direi anche molte volte, la gente italiana, quando arrivano i migranti li vogliono cacciare e dicono:” Questi ci fregano il lavoro! Se ne devono andare!”, credo che sia sbagliatissima questa cosa. Credo Innanzitutto che loro non ci fregano il lavoro perchè loro fanno tutti i lavori che noi italiani non vogliamo fare, e poi credo inoltre che loro non vengono qua per motivi inutili ma per motivi importanti! Ci sono persone che vengono in Italia perchè nel proprio paese c’è una guerra o perchè non guadagnano abbastanza soldi per vivere, e dobbiamo anche ricordarci che per venire qua fanno grandissimi sacrifici, pagano tantissimi soldi, ci mettono a volte anche anni per venire. Io credo che queste cose vanno dette e pensate prima di dire che in Italia non ci dovrebbero stare.
    Altre volte sento della gente che dice:”Ma questi vengono qua in Italia per rubare! Altro che!”, e a volte è vero che si mettono a rubare e sicuramente non è giusto ma dobbiamo ricordarci che non tutti sono così cattivi.
    Questo era il motivo per cui ho scelto di parlare di questo tema.
    Vitto <3

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