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La rabbia

La rabbia
La rabbia è una cosa orribile, è un sentimento che ti avvolge come una tempesta e ti fa fare cose che non vorresti mai e poi mai fare per alcun motivo.
E’ proprio come un tornado, anzi come un uragano potentissimo: spazza via tutto togliendo la felicità dalle persone e incide sulla stessa anima un piccolo graffio, piccolo ma letale, attraverso cui “distrugge e uccide”.
Si calma solo dopo un periodo di tempo in cui normalmente muta in tristezza, come se dopo l’ uragano venisse la pioggia.

Marco

I nostri podcast sulla mafia

Abbiamo registrato nel laboratorio di Radioweb alcuni podcast con le informazioni che abbiamo trovato relative al tema della mafia, della legalità e su chi era Peppino Impastato.
Potete ascoltarci qui sotto. Che ve ne pare?

Potete lasciare un commento con una cosa positiva e un suggerimento per migliorare, come facciamo in classe 🙂

Intervista a Giovanni Impastato

Alcuni ragazzi di un’altra classe hanno intervistato Giovanni Peppino e la madreImpastato che era presente al Giardino dei giusti l’8 marzo.

Nelle parole del fratello di Peppino c’è il ricordo della madre Felicia e del suo coraggio e del suo desiderio di giustizia, ma c’è anche il suggerimento ai ragazzi su cosa è possibile fare nel proprio territorio per difendere la legalità.

Giovanni parla anche del coraggio necessario a vincere la paura che è comunque presente.

Ascoltatela.


Che cosa possiamo imparare dalla sua testimonianza? Quali tra le cose che dice vi colpiscono maggiormente e perchè?

Peppino Impastato

Per partecipare alla commemorazione organizzata da Libera per il 21 marzo 2016, la nostra scuola ha scelto come personaggio, vittima della mafia, Peppino Impastato. Non è la prima volta che nella nostra scuola si parla di lui, fondatore di una radio (anche noi abbiamo la nostra) e anche la 1G comincia a farsi un’idea di chi sia stato Peppino Impastato.

I nostri compagni hanno svolto una ricerca, mentre qui trovate la scheda data dalla prof. 

Per ascoltare la sua voce guardate il video seguente in cui Peppino prende in giro per criticare  il suo paese e i suoi meccanisimi mafiosi.

Che parole usa? Secondo voi, da cosa si capisce che è una critica?

Il giudice Giovanni Falcone

Giovanni Falcone viene ucciso insieme alla moglie e alla sua scorta il 23 maggio 1992 a Capaci in Sicilia. Muore in un attentato organizzato da Cosa Nostra. L’attentato lascia i cittadini di Palermo e di tutto il paese senza parole e con un forte dolore Solo 56 giorni dopo muore ancora in un attentato della mafia Paolo Borsellinocollega di Falcone nella lotta contro la mafia.

Guardate questo video per farvi un’idea di chi era Giovanni Falcone e quale lo spirito che lo muoveva giorno dopo giorno nella sua lotta contro la mafia.

Che cosa vi colpisce di lui?

Che cosa significa per voi la frase “Il vigliacco muore più volte al giorno, l’uomo coraggioso una sola”?

Cominciate a pensare alle risposte, scrivetevi qualche appunto o qualche pensiero sul quaderno. Poi ne parliamo in classe.

 

Canzone per Peppino Impastato

Il 9 maggio 1978 a Cinisi, vicino a Palermo, muore Peppino Impastato. Pepino è una delle numerose vittima della mafia siciliana che lui aveva deciso di combattere in prima persona attraverso la radio indipendente da lui stesso creata, Radio AUT.

Sulla storia di Peppino Impastato è stato girato un film, “I cento passi“, e scritta una canzone di cui qui vi propongo il video.  Se andate in biblioteca o in libreria potete trovare anche un storia a fumetti (un graphic novel) sulla sua vicenda.

Provate a fare attenzione alle parole della canzone perché racconta la vicenda di Peppino.

L’uomo che piantava alberi

Il racconto  “L’uomo che piantava alberi”  di Jean Giono mi pare abbia molto a che fare con il tema della “civiltà degli alberi” su cui stiamo lavorando in classe.

  • Chi era Jean Giono?

Giono era nato in Provenza (Francia) alla fine de 1800; poiché la sua famiglia non si può permettere di pagare gli studi, Giono non ha potuto portare a termine il collegio, ma, spinto da una grande curiosità,  è riuscito ugualmente a formarsi da sè, leggendo alcuni grandi autori.  Lavora in banca fino allo scoppiare della prima  prima guerra mondiale da cui rimane profondamente segnato. Nel privato scrive e riesce a pubblicare diverse sue opere tra cui anche il celebre racconto “L’uomo che piantava alberi” di cui trovate qui il testo.

Guardate e ascoltate la video narrazione e poi scrivete qui o sul quaderno: 

  • Che cosa vi ha colpito di più della storia?
  • Quali collegamenti vi ha fatto venire in mente?
  • Secondo voi, c’è un messaggio che l’autore vuole trasmettere? Quale?
  • Vi è piaciuta? Sì, no, perché?

 

 

La civiltà degli alberi

Abbiamo letto in classe un articolo nel quale veniva spiegato che albero cosa significa l’espressione “civiltà degli alberi” e il riferimento era alla diffusione di alcune piante e di alcuni alberi in specifiche zone del paese. La presenza di un certo tipo di vegetazione condizionava i consumi, le abitudini, ma aveva effetti anche nel campo della letteratura, del pensiero e dell’arte.

Abbiamo deciso di cercare quale “civiltà degli alberi” caratterizza il  nostro quartiere e abbiamo iniziato a:

  • capire quali fonti possiamo usare
  • ricercare informazioni sulle piante intorno a noi
  • trovare i possibili usi, le caratteristiche delle piante più diffuse nella zona
  • cercare il significato o qualche leggenda, racconto associato ad alcune delle piante trovate.

Poi abbiamo scritto un testo con tutte queste informazioni. Il prosimo passo sarà inventare una storia.

Cliccando qui potete leggere quanto ha scritto Fabio.

Timoti e la nostra interpretazione

notte-boreale-e-via-lattea-copiaL‘ultima attività nella quale ci siamo cimentati è stata la lettura del mito di Timoti e la creazione delle stelle, per il quale abbiamo “creato” una nostra colonna sonora. Il mito viene dalla Papuasia, un’isola a nord dell’Australia.

Cliccando qui potete leggere il testo.

Qui potete ascoltare il nostro audio.

Lettori: Daniele A, Camilla e Carlotta. Interpreti: Mirko V. e Valeria

Musicanti: tutti gli altri

Come avete trovato questo lavoro fatto insieme?  Lasciate un commento!

Lavori di gruppo

In un terzo momento abbiamo lavorato a piccoli gruppi. Abbiamo scelto un mito fra quelli già selezionati da ogni partecipante, lo abbiamo illustrato su un cartellone e lo abbiamo narrato con parole nostre al resto dei compagni.

Buon ascolto!