Una esplorazione dall’alto

Quando, dopo la tempesta, Robinson si sveglia e capisce di trovarsi non più sulla Virginia ma su una spiaggia decide di inoltrarsi nella foresta e di salire sulla roccia più alta per farsi un’idea del luogo in cui le acque del mare lo hanno gettato. dalla cima

A volte guardare dall’alto ci permette di avere un’idea del territorio intorno a noi e ci capita di avere la sensazione persino di conoscere meglio lo spazio intorno a noi. Quante volte saliamo su una torre o un monumento per farci un’idea della città che stiamo visitando?

Come  Robinson avventuratevi alla ricerca di un luogo “più  alto”, saliteci e osservate tutt’intorno a voi. Che cosa vedete? Che pensieri avete? Che emozioni provate?

Scrivete qui sotto i vostri testi.

7 pensieri su “Una esplorazione dall’alto”

  1. Eccomi su, sono sopra la piramide del parco, sotto casa mia. Mi guardò intorno; vedo bambini che si rincorrono , bambini che si divertono a farsi spingere sull’altalena , altri bambini che litigano , altri ancora che giocano a calcio, di divertono , come mi diverto io a guardarli. Vedo genitori che parlano e ridono tra di loro. Guardo in su, vedo gli uccelli volare, vedo le nuvole bianche che con la loro calma si muovono , come i bimbi qui sotto che si rincorrono. Guardo il sole , rosso, che con i suoi raggi potenti d’estate ci scottava la pelle. Infine , chiudo gli occhietti penso al meraviglioso mondo che mi circonda!!

  2. Una volta ero in campagna a vedere la zia di mia madre; ogni giorno andavamo in cima ad una montagna e vedevamo ogni cosa: le strade, altre montagne, tantissimi alberi e altre case.
    E quando tramonta il sole è bellissimo, e anche quando sale la luna; quello è il momento più bello, mi piace molto.
    Ogni giorno andavo su un’altra montagna. Erano i giorni più belli del mondo.

  3. Sono in cima a uno degli alberi più alti del mio cortile, oggi non c’è una bellissima giornata perché ci sono un po’ di nuvole.
    Intorno a me vedo:
    tantissimi alberi con le foglie verdi che si muovono a causa del vento, un immenso prato verde, uccelli che volano, dei cespugli di foglie, delle rose.
    Davanti a me ci sono le case rosa salmone del mio cortile.
    Stando in silenzio si sente il vento che muove le foglie, le macchine e gli uccelli che cinguettano da un albero all’altro.
    Intanto che vedo sento penso che fra poco tutto questo non ci sarà più, le foglie saranno tutte cadute, il prato sarà pieno di brina quindi per adesso mi godo quello che vedo

  4. Quando salgo su un posto alto

    Qualche mese fa sono salito sulla montagnetta di san siro,con dei miei compagni di classe, è stato molto faticoso ma anche molto divertente,quando sono arrivato in cima , mi sono guardato intorno e davanti a me vidi la stazione centrale e il palazzo della Samsung, dall’altra parte bonola e dietro di me la cosa più importante :lo stadio di calcio sansiro.
    Io mentre ero lì ho pensato che quel panorama era bellissimo e meritava di essere fotografato,così ho scattato delle foto.
    È stata un’esperienza fantastica….

  5. Oggi, come quasi tutte le domeniche, sono andata a mangiare da mia nonna.
    Ogni volta che vado resto per cinque minuti sul balcone ad osservare tutto ciò che mi circonda.
    La vista dal sesto piano è magnifica e la sensazione di stare in alto mi elettrizza.
    Peccato che oggi non sia una bella giornata perchè se no si sarebbero viste le montagne dalle cime già innevate, così vicine ma lontane.
    Davanti a me vedo le alte case ricoperte da mattonelle di colore rosso tendente al marrone e il parcheggio quasi pieno della casa, i cui posti sono occupati da piccole macchinine e grandi macchinone, bianche, grigie, nere e marroni.
    Dalla strada proviene un rumore di clacson squillanti e motori ruggienti, mischiati allo stidere dell’olio bollente nelle padelle proveniente dalla cucina, dove la nonna sta preparendo i gamberetti fritti.
    Suona la campana, è finita la messa, come cavalli imbizzarriti i bambini si precipitano nel campetto da calcio e subito iniziano a giocare e scatenarsi, mentre le loro mamme gridano in coro: “Dove andate!?” “Dobbiamo andare a case a mangiare, muovetevi!”.
    Ma a loro non importa, tra le urla e gli schiamazzi continuano la partita.
    Si sente il lieve canto degli uccellini felici che subito viene interrotto dalle grida di mio nonno metre guarda alla televisione la partita di calcio di mezzogiorno.
    Ecco che la nonna mi chiama, devo andare a mangiare.

  6. UN POSTO IN ALTO

    Ci sono posti in cui vedi il mondo ma non provi niente e posti in cui; invece; non sei molto in alto ma hai paura, tanta paura.
    Io voglio rccontare del ultimo caso.
    Io e Carlotta eravamo andati dove ci sono i muri davanti al magazzino Grancasa, eravamo intenzionati a salirci sopra e a percorrerliper tutta la loro lunghezza.
    Già dopo poco io ebbi paura di cadere poichè se è pur’vero che da un parte c’era un prato che raggingeva quasi l’ altezza del muro dal altra c’erano cinque metri di caduta per poi atterrare sul asfalto bollente; se avessi perso l’ equilibrio………ahi che male.
    Decidemmo di tenerci l’ uno il polso dell’ altro per sentirci più sicuri e là dove prima era Carlotta ad incoraggiarmi ad andare avanti diventai io ad incoraggiare lei; sapevo di rischiare la vita o almeno qualche osso ma volevo continuare, fino al ultimo centimetro.
    Da là sopra si vedeva poco, rispetto ad altri posti, ma riuscivi comunque a vedere o intravedere molte cose, si vedevano le strande e i sentieri nascosti, le maccine e i camion così come i prati e le loro fontanelle, la gente che passeggiava e la genteche andava in bici……
    Mentre andavamo avanti io provavo paura mista a felicità e curiosità, timore misto a coraggio, piacere misto a soddisfazione.
    Insomma, un po’ un insalata mista di emozioni di tutti i tipi.

  7. Un posto in alto
    Sono sul balcone di casa mia e vedo un panorama stupendo, alberi da tutte e parti, a sinistra il parco di trenno, dietro lo stadio di San Siro sempre affascinante e pensare che quest’anno c’è stata la Champions leage. In fondo al vialone la casa di mia nonna che fin all’anno scorso era la mia. Di fianco alla mia casa l’ippodromo La Maura, un posto favoloso dove ti offrono da bere, fai scommesse, spendi i tuoi soldi, ti guardi i cavalli che corrono, più di così non si può avere, anzi si può avere un balcone come il mio da dove puoi vedere i cavalli senza pagare bevendo tutta l’acqua che vuoi, meglio di questo non si può avere niente di più.
    Sotto casa mia c’è l’area cani, il posto che odio di più della mia vita, perché alla mattina i cani abbaiano interrottamente e ciò mi fa svegliare facendomi molto molto arrabbiare, così tanto che una volta sono andato sul balcone e gli ho urlato “State zitti” e da li stettero zitti perché se ne andarono. Mi giro a destra e vedo mio nonno che sta entrando in farmacia, chissà perché. Sono quasi sicuro che è li per prendere le ostie per mia nonna per mandare giù le pastiglie dato che ogni volta che la vado a trovare le rubo un pacchetto, facendola arrabbiare. Sento qualche rumore, ma non riesco a capire da dove proviene, guardo a destra, a sinistra,in basso, in alto vedo un elicottero della RAI che sta riprendendo i cavalli, proprio sopra casa mia. Non credevo che un luogo come il balcone potesse farmi accorgere di tante belle cose

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