Accolta dal suono di tutte le imbarcazioni ormeggiate, è entrata nel porto di Palermo alle 9.35, con un’ora e mezzo di ritardo sul previsto, la “Nave della legalità” partita ieri da Civitavecchia con a bordo 1.500 studenti di scuole di tutta Italia che commemorano con migliaia di loro coetanei siciliani i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel ventiduesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Oltre 3.000 i ragazzi che hanno atteso il traghetto sulle banchine, tra canti e palloncini in un clima festoso. Secondo la Fondazione Falcone, che organizza le iniziative, saranno 15.000 gli studenti coinvolti oggi a Palermo nelle manifestazioni. Sulla nave anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola.

Dal porto, come ogni anno, gli studenti in corteo raggiungeranno l’aula bunker dell’Ucciardone, dove fu celebrato il “maxiprocesso” contro oltre 400 mafiosi, per il consueto dibattito che oggi è dedicato a “Economia e legalità. L’uso responsabile del denaro pubblico”. 

Uno dei bambini presenti nell’aula ha letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la cerimonia dell’anniversario della strage di Capaci.

“La premiazione dei lavori predisposti dagli studenti al termine di un percorso di educazione alla legalità perpetua il ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti addetti alla sicurezza Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, che ventidue anni fa persero la vita nel barbaro agguato di Capaci”.

Subito dopo la lettura, fatta dalla piccola Giulia, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia 22 anni fa con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, ha ringraziato il Capo dello Stato.

Gli incontri notturni. Nella notte sulla nave si sono svolti una serie di incontri da gli studenti e i rappresentanti delle istituzioni che erano a bordo
L’indagine che “ha portato alla luce quella illegalità” nell’ambito degli appalti per l’Expo di Milano “viene da filtri che lo Stato aveva posto per evitare che si insinuasse la criminalità organizzata”. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel corso dell’incontro notturno sulla Nave della legalità davanti agli oltre 1.500 tra professori e studenti, sottolinea quindi la prontezza dello Stato sulla vicenda Expo, precisando che “per combattere la corruzione bisogna individuarla e farla emergere”.
“Il nostro compito, il mio compito, quello di chi insegna e di chi coordina, è combattere il grande alleato della mafia che è l’ignoranza”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, nel corso dell’incontro notturno con gli studenti sulla Nave della legalità. Il ministro ha ribadito il ruolo della scuola come presidio di legalità e soprattutto “va combattuta la cultura della complicità” che può contagiare anche lo Stato.

‘Attenzione, sul terreno della corruzione si consumano rapporti sempre piu’ stretti tra la mafia e le organizzazioni di malaffare”. E’ il monito lanciato dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, nell’incontro notturno sulla Nave della legalità. Ha ricordato che la corruzione in Italia “è di 60 miliardi euro l’anno, il 4% del pil, a fronte di 120 miliardi di euro l’anno in tutta Europa”.  La mafia prima di sparare, intimidire, usare violenza, preferisce instaurare rapporti di corruzione e complicità.

Testo adattato tratto da: La Repubblica, Palermo, 23 Maggio 2014

5 Commenti a “La nave della legalità”

  • Nicolo Sibillino scrive:

    Bello questo articolo

  • Filippo Mauri scrive:

    Molto belo quel articolo

  • Alessia scrive:

    Credo che come articolo sia interessante, sono sbalordita, il nostro blog sta diventando sempre di più un posto tecnologico dove poter interagire con i nostri compagni di classe anche a casa!
    E inoltre tramite il blog riesco sempre a tenermi aggiornata su quello che succede fuori dalle porte di casa visto che non guardo il telegiornale, e tutto questo grazie a lei prof. Lugarini, la ringrazio:)

  • Francesca scrive:

    Io penso che questa nave sia un simbolo per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
    La cosa più bella di questo viaggio sulla Nave Della Legalità è che i viaggiatori sono dei bambini.
    I bambini sono il futuro del nostro mondo e i bambini devono conoscere cosa è successo ventidue anni fa a Capaci per impedire di far succedere di nuovo questa strage.

  • Glo01 scrive:

    Prof, magari potremmo farlo anche noi, sembra un viaggio utile per conoscere meglio le tappe di Giovanni.
    E tutti devono conoscere cosa è successo nella strage di Capaci .
    E anche l’albero dove le persone appiccicavano lettere di ringraziamento , e che la gente palermitana sarebbe andata avanti a combattere la mafia

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