robot umano Ecco un altro quesito su cui alcuni di voi si sono documentati e di cui abbiamo dibattuto in classe.

Nel quesito iniziale ci si domandava anche se i robot avrebbero un giorno avuto una coscienza simile a quella degli umani…

Da quanto emerso nel vostro dibattito, due elementi sembrano determinanti:

principale argomento a favore emerso:

  • l’innovazione  tecnologica e la medicina permettono all’uomo di costruire esemplari simili all’uomo e/o di dotare l’uomo di organi costruiti artificialmente.

principali argomenti contrario finora emersi:

  •  il cervello umano è talmente complesso che difficilmente l’uomo potrà riprodurlo in una macchina;
  •  ciò che distinguerà sempre l’uomo da una macchina è la capacità di provare emozioni.

Potete scrivere qui quali argomenti avete trovato a favore o contro l’assunto espresso dalla domanda.

7 Commenti a “I robot potranno un giorno assomigliare all’uomo?”

  • Francesca scrive:

    I ROBOT POTRANNO UN GIORNO ASSOMIGLIARE ALL’UOMO??
    Si e le mie prove sono:
    un altro passo avanti che potrebbe rendere i robot sempre più simili a noi è la “pelle elettronica” (la e-skin), sviluppata dai ricercatori guidati da Ali Javey: un professore di ingegneria elettronica e computer scienze presso l’Università di Berkeley in California , che tra le diverse applicazioni potrebbe essere usata per dargli un senso del tatto più preciso.
    Ma non finisce qui, ora i ricercatori stanno continuando a lavorare per rendere la “pelle” ancora più sensibile e realistica, in grado di rispondere anche a cambiamenti di temperatura e di luce. A quel punto se un robot fosse ricoperto da una pelle elettronica di questo tipo, sarebbe ancora più vicino agli esseri umani!

    Esistono anche delle squadre, provenienti da sempre più università e centri di ricerca di decine di Paesi, che partecipano alla Robocup: il campionato mondiale di calcio per robot.
    A Singapore, nel 2010, hanno raggiunto una quota di 500 squadre!!
    E’ un’ iniziativa che si propone con l’obiettivo di mettere a punto, per il 2050, una squadra di robot autonomi in grado di sfidare (e possibilmente battere) la Nazionale campione del mondo.
    Magari i robot non vinceranno mai il campionato del mondo di calcio nel 2050, ma potranno esserci molto più utili nell’assistenza sanitaria, nelle fabbriche, nelle case, …!

  • Alessia scrive:

    Assunto:
    I ROBOT SARANNO MAI COME L’UOMO?
    Riguardo questa ricerca io penso che i robot non saranno MAI come l’uomo, non avranno tutti i nostri apparati, non avranno un cervello come il nostro! E soprattutto, non si potranno riprodurre, quindi per avere un “figlio robot” ci sará bisogno di un umano che lo costruisce, quindi alla base di tutto ci siamo sempre noi, gli esseri umani.
    Ma degli scienziati provano il contrario, ovvero:
    Ray Kurzwell pensa che i robot nel 2029 (ovvero tra quindici anni) saranno capaci di amare, scherzare, raccontare storie, apprendere come noi umani, e, soprattutto, ci supereranno in astuzia.
    ~ LE MACCHINE AVRANNO CAPACITÁ LOGICHE SUPERIORI A QUELLE UMANE?~
    Google sta già progettando un laboratorio per l’intelligenza artificiale, e ha acquisito grandi società come : DeepMind & Boston Dynamics.

    ~ I COMPUTER SARANNO IN GRADO DI SUPERARE IL TEST DI TURING ENTRO IL 2029?~
    Innanzi tutto: cos’é il test di turing?
    Il test di turing é il criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare.
    Secondo il famoso sessantaseienne, Kurzwell, tra quindici anni, o meno, i robot saranno capaci di affrontare e superare con successo tale test.

  • Andrea xBliZzArDx scrive:

    Assunto:I ROBOT POTRANNO UN GIORNO ESSERE SIMILI AGLI UMANI?
    Per me assolutamente no,perché il nostro cervello ha una serie di informazioni molto complesse che sono quasi impossibili da replicare,per esempio, ogni secondo al cervello passano 53.470.324.460,263773547 informazioni,quindi vuol dire che lo strumento replicante al nostro sistema nervoso centrale deve avere una precisione miliardesimale,anche perché ogni informazione ,delle 53 miliardi che passano ogni secondo al cervello, deve avere una distanza di 0,153.470.324.460.263.773.547 di secondo(in poche parole 547 triliardesimi di secondo)ognuna dall’altra per la durata media di 75 anni,la media dell’età di un individuo.
    Perciò la scienza deve inventare un macchinario di precisione miliardesimale con un energia che deve durare più o meno 75 anni per moltissimi individui.
    Mi vorrei attaccare anche al discorso di Francesca,e volevo aggiungere che non basta solo la e-skin per essere simili a noi,bensì servono tutti gli organi,cellule e apparati del nostro corpo,per non dimenticare la riproduzione,come ha detto Alessia,ovvero,non si possono riprodurre gli organi genitali femminili e maschili funzionanti come i nostri per far riprodurre i robot.
    Io credo che un passo avanti nella scienza ci sarà,spero di essere fra uno di quelli che farà un passo avanti,ma non credo che entro il 2050 ci sarà una squadra di calcio capace di affrontare la nazionale campione mondiale,e secondo me ipotizzando che ce la facessero ad inventare una squadra di robot,non avranno le capacità di corsa,calcio,salto e logica come dei veri calciatori o sportivi,perché le mosse che un calciatore può fare in un istante sono infinite,perciò non c’è un giusto e uno sbagliato sul fatto dei robot,ma secondo le mie informazioni,i miei calcoli e le mie ricerche la maggioranza dice che i robot non saranno mi come noi,con questo ho finito e ci vediamo domani ad esporlo in classe,ciao :-)

  • Mattia Callegari scrive:

    i robot nn saranno mai come noi perchè nn hanno il nostro cervello, perchè noi conteniamo un sacco di informazioni invece i robot no perchè loro obbediscono solo agli ordini quindi noi “in questo caso” saremmo noi più inteligenti di loro perchè i robot non creano pensieri, dispiaceri,cose belle o cose brutte ecc… . noi abbiamo un cervello più modificato di loro (irobot)
    perchè noi ogni secondo creiamo una paticlla di intelligenza per fare qualcosa o costruire delle cose invece i robot non creano niente, elaborano gli ordini che gli vengono dati attraverso le loro rotelle( ovvero il loro cervello). in questo momento stanno creando una squadra di calcio fatta da robottini forse entro il 2050 avranno creato una squadra invicibile che potrebbe gareggiare contro le altre nazioni e sarebbe inpossibile che possino copiare un grande calciatore di una squadra forte. io dico dico di no perchè i robot nn avranno il nostro cervello e nn avranno il cuore per contenere le cose che teniamo di più.
    mattia callegari

  • RAKXALE scrive:

    Quello che ho esposto a scuola era solo quello che pensavo e la mia logica riflettendo sulle mie conoscenze di informatica poi per venerdì scorso avevo fatto una grande ricerca su questo argomento che parla dei robot e sulle innovazione robotiche degli ultimi anni (prof. ammetto di aver fatto copia e incolla ma non potrei spiegare con parole quello che ho trovato perchè è più di una pagina di Writer)

    l robot è una qualsiasi macchina (di forma più o meno antropomorfa), in grado di svolgere più o meno indipendentemente un lavoro al posto dell’uomo.
    Nel linguaggio comune, un robot è un’apparecchiatura artificiale che compie determinate azioni in base ai comandi che gli vengono dati e alle sue funzioni, sia in base ad una supervisione diretta dell’uomo, sia autonomamente basandosi su linee guida generali
    Si parla spesso di robot-umani, dotati quindi di coscienza. Ma è possibile? Gli studiosi si arrovellano su questo tema da decenni. Per molti scienziati è possibile,e sarà solo questione di tempo.

    Prima Legge
    Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

    Seconda Legge
    Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.

    Terza Legge
    Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.

    L’androide è un essere artificiale, un robot, con sembianze umane, presente soprattutto nell’immaginario fantascientifico. In taluni casi l’androide può risultare indistinguibile dall’essere umano. Differisce dal cyborg, il quale è costituito da parti biologiche oltre che artificiali.
    La ribellione della macchina, sia essa rappresentata da un computer o da un robot che si rivolta contro l’essere umano, è un tema classico della fantascienza.
    ASIMO, acronimo per Advanced Step in Innovative MObility, è un robot androide progettato e sviluppato dall’azienda giapponese Honda. È l’ultimo della cosiddetta serie P.

    Introdotto il 21 ottobre 2000, ASIMO è stato progettato per essere un assistente mobile multifunzione. Alto 130 cm e pesante 54 kg, l’estetica del robot ricorda un piccolo astronauta che indossa uno zainetto, e può correre su due piedi alla velocità di 9 km/h. ASIMO è stato creato all’Honda’s Research & Development Wako Fundamental Technical Research Center in Giappone. È il modello più recente di una serie di robot iniziati nel 1986 con E0.
    Contrariamente alla credenza popolare, le dichiarazioni della Honda indicano che il nome del robot non è un omaggio allo scrittore di fantascienza Isaac Asimov[senza fonte]. In giapponese il nome è pronunciato ashimo e, non a caso, significa (Ha) anche le gambe.
    Capacità movimento degli arti; movimento delle dita delle mani; può camminare, girarsi, correre (anche circolarmente), salire e scendere le scale, ballare, dirigere una orchestra, spostare gli oggetti e altro
    altezza passata da 1,20 m a 1,30 m
    peso passato da 53 kg a 52 kg
    velocità di corsa raddoppiata (6 km/h invece dei precedenti 3 km/h). Attualmente è 9 km/h.
    migliorato il riconoscimento visivo e gestuale
    aggiunto il supporto alle “Asimo Card”, delle tessere che vanno indossate da persone per essere riconosciute da ASIMO istantaneamente
    possibilità di andare autonomamente alla stazione di ricarica
    diminuite le dimensioni dello “zainetto”
    arrotondato il busto
    aggiunti tre LED colorati (verde, bianco, rosso) sotto il collo
    grandi miglioramenti nel riconoscimento vocale
    possibilità di trasportare oggetti (anche cibo e bevande) tramite un vassoio apposito che riesce a tenere in mano stabilmente
    aumentato e migliorato il raggio d’azione dei sensori
    alcune parti del robot che prima erano in plastica color argento ora sono in metallo
    32 gradi di libertà (invece dei precedenti 26).

  • Nicolo Sibillino scrive:

    I robot non hanno i nostri sentimenti, possono essere anche identici estetichamente ma dentro sentiranno solo i comandi che gli abbiamo impiantati noi.

  • Nicolo Sibillino scrive:

    E secondo me non c’e motivo di creare delle macchine che ci servono a star seduti e non fare niente;e a cosa servono realmente ?? be ve lo dico io a rubarci grandi dosi di energia.

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento