Gli Stati Uniti si fermano per ricordare i 50 anni dalla marcia di Selma, in Alabama, guidata da Martin Luther King  che cambiò la storia dei neri d’America e del movimento per la difesa dei diritti civili. All’anniversario di quello che viene ricordato anche come il “Bloody Sunday” (la polizia caricò violentemente la folla che protestava per il diritto di voto agli afroamericani) parteciperanno Obama, vip e migliaia di cittadini.

La prima marcia da Selma a Montgomery: il Bloody Sunday Agenti della Polizia dello Stato dell’Alabama attaccano i dimostranti che sfilavano per i diritti civili fuori da Selma Alabama, durante quello che divenne noto come il “Bloody Sunday”, il 7 marzo 1965.

La prima marcia ebbe luogo il 7 marzo 1965, questa data divenne poi nota come “Bloody Sunday” (Domenica di sangue) poiché 600 attivisti che stavano marciando furono attaccati dalla polizia locale e dello stato con manganelli e gas lacrimogeno durante l’attraversamento dell’Edmund Pettus Bridge.

La seconda marcia: il Turnaround Tuesday
La seconda marcia si tenne il successivo martedì, ma i 2500 manifestanti tornarono indietro dopo aver attraversato l’Edmund Pettus Bridge e perciò la marcia fu denominata Turnaround Tuesday.

La terza marcia fino a Montgomery
La terza marcia cominciò martedì 16 marzo. Una settimana dopo la morte di James Reeb, mercoledì 17 marzo, il giudice federale Johnson si espresse in favore dei partecipanti, riconoscendo  il loro diritto di marciare, garantito dal Primo emendamento (cioè costituzionale), non poteva essere abrogato dallo stato dell’Alabama:

I manifestanti percorsero circa 10 miglia (16 km) durante la giornata lungo la U.S. Route 80 nota in Alabama come “Jefferson Davis Highway”. Scortati da 2000 soldati dell’esercito statunitense, 1900 membri della Guardia Nazionale dell’Alabama sotto comando federale e molti agenti dell’FBI e dello U. S. Marshals Service arrivarono a Montgomery il 24 marzo e all’Alabama State Capitol .Arrivati davanti al tribunale Martin Luther King tenne un discorso e poco dopo Viola Liuzzo un’attivista fu uccisa da tre membri del Ku Klux Klan.

 

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