Vi propongo qualche foto scattata al corteo di ieri a Bologna

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in occasione della giornata in memoria delle vittime di mafia.

Osservate alcuni messaggi degli striscioni e commentate in libertà.

Siete d’accordo? Secondo voi che cosa i ragazzi della vostra età potrebbero fare per lavorare a favore della legalità?

Ascoltate anche cosa dice Don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, intervistato da un gruppo di studenti della nostra scuola. DSCN0013DSCN0015

6 Commenti a “Bologna 21 marzo: per la legalità”

  • Diego scrive:

    Prof io sono daccordo d’accordo con gli striscioni, ma alla seconda domanda direi di no perchè noi non siamo abbastanza grandi da capire bene le informazioni e non riusciamo, pur impegnandoci al massimo.

    Ok Diego, attenzione all’ortografia! Senti cosa dice Don Ciotti in merito alla seconda domanda e anche l’intervista alla figlia di Chinnici che trovi nella sezione Il giardino dei Giusti. Non si tratta di fare grandi cose ma di rispettare le regole anche nelle cose piccole:-)

    • admin scrive:

      Grazie a chi ha risposto, mentre attendiamo anche il pensiero degli altri, tanto più che l’intervista l’abbiamo ascoltata insieme mercoledì.
      A parte ricordarvi che d’accordo si scrive così e non “daccordo”, vi invito a pensare alle parole di Don Ciotti e della figlia di Rocco Chinnici perchè entrambi ci ricordano che non si tratta di fare grandi cose o di essere eroi, ma di imparare fin da giovani a rispettare le semplici regole della convivenza e del rispetto reciproco.
      Pensate che questo sia troppo complicato per i ragazzi della vostra età? Nel caso perché. Proviamo a ragionarci su.

  • Alessia scrive:

    Io sono daccordo d’accordo con i cartelloni che hanno sfilato alla marcia organizzata da Libera per la giornata in memoria delle vittime di mafia.
    Secondo me, la mafia stessa mette in atto la regola del “uniti si fa la forza”, perchè un solo mafioso saremmo già riusciti a sconfiggerlo, mentre, nonostate i tanti anni di lotta (soprattutto da parte del pool antimafia), purtroppo non è così.
    Noi bambini/ragazzi potremmo schierarci dalla parte della legalità magari senza accettare più il bullismo (che è una forma di mafia)e unendoci tutti per aiutare il più debole.

    Bene! Attenzione a quel d’accordo :-)

  • Daniel Brigida scrive:

    Per me sono giusti gli striscione che sono stati mostrati durante la manifestazione perchè una parola può descrivere una epoca.
    Per me noi ragazzi non potremmo lavorare sulla legalità, magari possiamo lavorare sulla legalità in qualcosa di piccolo ma non in qualcosa a livello cittadino,nazionale,perchè noi non siamo ancora consapevoli di che cosa vul dire legalità fuori da scuola, per me affrontare questo argomento e giusto ma credo che sia sbagliato che noi a questa età ci vengano fatte domande sulla legalità, uno può rispondere a memoria perchè la studiato ma io penso che il vero senso della parola legalità deve venire dalla nostra pancia.

  • Vittory01 scrive:

    Io sono d’accordo con tutti gli striscioni e credo, come ha detto anche Don Ciotti, che noi dovremmo cercare di rispettare quelle piccole regole che ci vengono date, dobbiamo cominciare con le piccole cose.
    Basta rispettare per esempio il semaforo, le regole della scuola, non lasciare cartacce per strada e quindi tenere la nostra città pulita, per far vedere che noi ci siamo, che noi siamo qui.
    Vitto <3

  • Matteo Spiombi scrive:

    Io credo che gli striscioni dicano tutti la verità soprattutto l’ultimo che dice “La mafia teme più la cultura che la giustizia perciò investiamo su essa (Don Luigi Ciotti)” lo ritengo il più veritiero perché, se tutti sapessero cos’ è la mafia, e tutte le persone che uccide capiremmo che è male averne a che fare, e grazie a questo non ci sarebbero più membri partecipanti e la mafia si dissolverebbe.
    I ragazzi della nostra età, per aiutare la legalità secondo me potrebbero: aiutare compagni bisognosi, fare piccoli lavoretti in casa o evitare di essere maleducati ad esempio buttando a terra cartacce o sputando.
    L’ intervista a Don Ciotti mi ha fatto riflettere sul fatto che con piccoli gesti fatti da tutti, si può costruire un mondo migliore.

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