Archivio di ottobre 2010

Ciao

abbiamo iniziato a parlare di avventura in tanti modi: leggendo, guardando sequenze di film, discutendo di eroi…

Ora, approfittando del fatto che c’è un giorno in più di festa, potreste anche avere voglia di cliccare su questo link e cimentarvi in un gioco ispirato ad Indiana Jones…. e vedere come anche un semplice gioco on line  (o un video gioco) si riallaccia ad alcuni dei temi che abbiamo visto essere tipici del genere avventura.

Attezione, non fatevi ingannare dalle apparenze! Ci vuole un po’ di buon senso per superare le prove e avanzare.

Come abbiamo visto in classe, non basta essere forti per riuscire a superare gli ostacoli e gli eroi in genere hanno molte qualità e molto ingegno!

E voi a che livello arrivate? Non vale barare!

Ps. Non vale neanche passare tutto il tempo sul gioco. Diciamo che può essere un intermezzo tra compiti e altre occupazioni 😉

Dopo Corto Maltese eccovi una sequenza tratta dal film”La maledizione della prima luna”, interpretazione moderna di più antiche storie di pirati.

Che sia un’interpretazione moderna lo si capisce non solo dalla scelta dell’attore ma anche dal modo di presentare l’eroe…eroe di cui solo il film intero permette certo di conoscere i dettagli. Nei romanzi di avventura classici l’eroe non necessariamente sta dalla parte dei “buoni” o forse anche i pirati non sono poi così “cattivi”!!

Secondo voi nella scena c’è un eroe? In che cosa è diverso da Corto Maltese che mi par di capire dai vostri commenti è un eroe forse meno facile da comprendere?

Per  evitare che vi troviate nelle “tristi”condizioni di Snoopy che non riesce a  pubblicare nulla ho pensato di aprirvi  questo spazio. Ci potrete scrivere i vostri splendidi e avvincenti racconti da condividere con i compagni e con gli altri lettori del blog.

Sono ammessi i racconti che scriviamo in classe ma  anche altri purché ne siate voi gli autori.

Ricordate di scegliere un buon titolo e di correggere  il vostro racconto prima di pubblicarlo!!!

Per ora potrete inserirli come commento a questo articolo.

Buona scrittura 😛

Quest’anno cercheremo di imparare a riconoscere quali sono le caratteristiche narrative e stilistiche specifiche dei vari generi letterari.

In particolare esploreremo i racconti e i romanzi che narrano vicende quotidiane o che sono di attualità, quelli di avventura, i gialli, i racconti umoristici, quelli di fantascienza o fantasy.
Come degli “esploratori di libri” cercheremo di capire come mai un racconto riesce a farci paura o a farci ridere, come mai un altro ci porta dritti dritti in mondi lontani, fantastici o futuribili o, al contrario, ci narra di vicende simili alle nostre, utili per crescere, curiose per confrontarci con i personaggi; leggeremo le avventure di eroi classici ma anche di eroi quotidiani; accompagneremo detective e chissà forse lo diventeremo anche noi! Lettori a caccia di di indizi letterari insomma!
Negli articoli che riempiranno questo spazio cercheremo di esplorare i generi in modi diversi: testi, immagini, audio, racconti scritti in classe e in aula.
Buona lettura!

A proposito di avventura…quella di cui iniziamo a leggere sull’antologia….
e a proposito di eroi, guardate il breve filmato che trovate qui sotto.
Il protagonista è Corto Maltese, marinaio straordinario, astuto, curioso, misterioso e affascinante. Corto Maltese è l’eore di molteplici avventure che lo portano ad attraversare mari e paesi lontani; qui arriva a Venezia per cercare informazioni utili a risolvere il mistero…

La settimana scorsa abbiamo iniziato a leggere in classe “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio   Geda. Si tratta della storia vera di Enaiatollah Akbari, un bambino afghano che si ritrova solo ad affrontare la vita di tutti i giorni in un paese diverso dal suo dal quale la madre lo ha fatto fuggire.

“Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti.”

Nei giorni scorsi –  e anche su questo blog – abbiamo parlato di differenze, di razzismo, di stereotipi.

Qualcuno ha chiesto: “Ma cosa sono proff gli stereotipi?”

Date un’occhiata al video qui sotto e forse vi farete un’idea!

Ps. Vi riconoscete in questa immagine degli italiani?

Oltre al classico proverbio “Chi trova un amico trova un tesoro” vedete un po’ se ne conoscete degli altri. Potete anche chiedere un po’ in giro o guardare in qualche libro!!!

Costruiamo qui la nostra raccolta di proverbi sull’amicizia!

Possiamo aggiungere anche filastrocche o modi di dire.

Per iniziare leggete questa filastrocca del Burundi

Il cuore
Il cuore per odiarti?
Lungi da me, come la luna!
Il cuore per amarti?
Vicino, come la sogli
a di casa nostra!
(Cantilena delle donne baciga, Burundi)

Quali sono secondo voi ragazzi le parole dell’amicizia?

Ovvero quali sono le parole che assocereste al termine “amicizia”?
Secondo me, per esempio, parole fondamentali sono FIDUCIA, COMPRENSIONE, COLLABORAZIONE.

Fatemi sapere quali sono le vostre!

Nel romanzo “Arrivederci ragazzi” di Louis Malle, da cui poi è stato tratto il film, si racconta dell’amicizia nata all’interno di un collegio maschile tra Jean Bonnet e Julien Quentin. Un’amicizia che si sviluppa lentamente, superando la diffidenza iniziale, il distacco di Julien e la riservatezza di Jean che se ne sta sempre sulle sue, nascondendo la sua storia e le sue origini ebraiche.
L’amicizia tra i due ragazzi si sviluppa e si rafforza attraverso la condivisione di diversi momenti e situazioni fino ad arrivare alla confidenza (Jean che ammette di avere sempre paura) e poi alla preoccupazione, allo sconcerto davanti alle ingiustizie a cui sono sottoposti gli ebrei. La vicenda è un esempio di come l’amicizia possa andare oltre alle “diversità”, agli stereotipi, a quelle convenzioni che dividono le persone “per principio”.
Julien alla fine sceglie in modo netto chi chiamare “amico” e chi no.

Ecco cosa è emerso dalle interviste che abbiamo fatto in classe. Ai diversi compagni abbiamo chiesto cosa pensano di Internet, quando e come lo usano, quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi.

Abbiamo cercato di capire se qualcuno fra noi ha delle paure relativamente all’uso di Internet e se ci sono stati degli episodi spiacevoli ma anche cosa ne pensano i “grandi”, ecc…

Di seguito quello che è emerso…