Archivio di aprile 2012

Se andate a questo link su RagaRadio potete ascoltare l’ultima puntata della redazione della 3G di Radio USB!

Radio Kreattiva è una web radio antimafia. E’ un progetto ideato dall’Associazione Culturale Kreattiva nel 2005 per avviare un percorso di contrasto sociale a tutte le forme   di mafiosità diffuse sul territorio della città di Bari. Iniziando con 2 casse, un computer e un microfono al quale si alternavano i primi speaker, oggi Radio Kreattiva è un’emittente radiofonica sul web libera e plurale, gestita interamente dagli studenti delle scuole baresi.

Le loro trasmissioni parlano del fenomeno mafioso dal basso e che provano sulla loro pelle: ecomafia, liminalità mafiosa, comportamenti devianti, abusi.

Attraverso i loro microfoni offrono agli studenti e alla società civile barese la possibilità di confrontarsi, ascoltarsi, esprimersi e soprattutto proporsi, uscendo dalle logiche che vedono i più piccoli  come delle personalità sociali marginali. Fanno tutto ciò attraverso un modo alternativo: la radio parla, grida, crea, improvvisa e si rivolge a tutta la cittadinanza con l’obiettivo di mostrare come sia possibile essere protagonisti del percorso di contrasto sociale dell’illegalità anche con mezzi e modalità creative.

Secondo me è questo che le radio dovrebbero fare. Voi cosa ne pensate?

Se dovesse seguire il loro esempio di che problema parlereste?

Le informazioni che sono in questo articolo sono state prese dal sito ufficiale di radio Kreattiva.

Radio Aut nasce ne ’77, grazie a Peppino Impastato perché riteneva che lo strumento radiofonico fosse molto importante per la lotta politica, ma anche per far sentire la sua voce e  la sua opinione.

Il suo desiderio era quello di costruire un “giornale radiodiffuso” a cui affiancare una grande varietà di tematiche: dalla condizione giovanile alla difficoltà di rapporti all’interno della famiglia, dallo stato di salute del territorio e dell’ambiente alla disoccupazione e al mercato del lavoro, dall’energia nucleare alle energie “dolci” alternative, dal sistema di potere democristiano al rapporto tra mafia e istituzioni.

In pochi giorni Peppino riuscì a procurarsi tutta l’attrezzatura necessaria,  anche se già usata e non proprio in buone condizioni e alla fine dell’Aprile del ’77 cominciarono le prime prove di trasmissione fino all’1 Maggio quando cominciarono ad andare in onda  due volte al giorno.

Non si trasmettevano soltanto  due notiziari, ma il palinsesto iniziale, anche se non era molto ricco e vario  comprendeva anche trasmissioni di musica classica, di musica rock e pop di ottima qualità, servizi speciali sui temi più scottanti di attualità e si mandavano in onda, anche se non giornalmente, delle rassegne-stampa sugli eventi di maggior risalto, nazionali e internazionali, sui quali si proponevano commenti e approfondimenti di buona fattura.

Il motore di questo lavoro di gruppo era la volontà e la determinazione di contrastare e ridimensionare lo strapotere dell’informazione di regime, producendo controinformazione costruita dal basso e nel modo più libero e indipendente, in piena autogestione e autofinanziamento, rifiutando di fare pubblicità e rifiutando qualunque tipo di compromesso, anche commerciale.

Tantissimi erano quelli che ascoltavano, quasi quotidianamente, ma non avevano il coraggio di dirlo pubblicamente, perché  quasi tutti dicevano o pensavano che Peppino fosse pazzo.

Radio Aut  con l’uccisione di Peppino (tra l’8 e il 9 maggio del 1978)  perse molto della sua organizzazione ed efficacia, sia per l’attività radiofonica che per l’impatto all’esterno.

La sua uccisione ha sicuramente spezzato un processo di maturazione e di responsabilizzazione che non è stato più possibile riprendere dopo, perché, anche se la radio continuò a vivere per altri due anni; rimase in piedi solo la dimensione radiofonica e quella della denuncia, senza che questa si trasformasse in dimensione dell’intervento politico.

Voi, cosa ne pensate? Trovate sia giusto quello che ha fatto Peppino?

Ascoltate una celebre trasmissione di Radio AUT in cui si parla di Mafiopoli e di Tano Seduto!

Per saperne di più su Peppino Impastato andate a questo link

Articolo scritto da Gigia (con piccoli ritocchi della prof)

Le Radio libere sono nate durante la metà degli anni ’60, dove nei giovani stavano montando in tutta Europa una voglia di radio, intesa come sorgente di intrattenimento, musica…

Nascono in particolare negli Stati Uniti e Gran Bretagna attraverso radio pirata come Radio Caroline e Radio Veronica.

In Italia, invece, la Rai faceva trasmissioni come Bandiera Gialla e per i giovani: Alto gradimento, Hit-Parade, Supersonic… ma c’erano anche due radio straniere che trasmettevano in lingua italiana: Radio Montecarlo  e Radio Capodistia.

Una grande differenza tra le radio libere e quelle tradizionali era che le libere potevano permettersi la comunicazione bidirezionale attraverso la sinergia con il telefono, questo metodo viene spesso usato ora,  quando le persone chiamano per dedicare qualcosa a qualcuno o per rispondere alle domande per vincere un premio.

All’inizio degli anni ’70 si crearono le condizioni per la radiofonia privata

nei principali paesi europei, con l’Italia in prima fila per numero di emittenti e numero di ascoltatori .

Le radio servivano anche, per far emergere la voce operaia e giovanile, che la utilizzarono per far cadere numerosi governi, ma anche per poter far crescere la libertà individuale e il desiderio di poter scegliere in autonomia le fonti di informazione.

In pochi anni, tutte le frequenze disponibili, almeno nelle grandi città, vennero occupate da decine di radio libere.

Per coprire le ventiquattrore naturalmente la musica era fondamentale e quindi venivano utilizzati vari generi e stili.

Nel 1976 aprire una radio in Italia era una operazione al limite della legalità, anche se, assai frequente e destinata ad espandersi ulteriormente. stili di musica.

Nessuna radio libera si sognava di versare diritti, anche perché in generale erano autofinanziate e chi vi lavorava, non solo lavorava gratuitamente, ma contribuiva anche ai costi fissi della radio.

A 30 anni di distanza, nessuno pensa più alle radio come radio libere, ma solo come radio commerciali, che hanno livellato lo standard verso i gusti musicali più comuni, smettendo di fare sperimentazioni.

E voi, lo sapevate?

Cosa ne pensate delle radio libere?

Ciao da Gigia!!! 😀 😀

La premiazione della V edizione del Concorso Raffaella Vallieri si terrà sabato 5 maggio alle ore 15.00 presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica (largo Gemelli 1).

In tale occasione saranno consegnati un attestato ad ogni partecipante al concorso e, oltre al premio, una targa ai vincitori e ai menzionati di ciascuna sezione e alle scuole che hanno ricevuto il premio della giuria o la menzione.

Le immagini e i testi premiati e menzionati, più un’ampia selezione di tutte le opere  verranno letti o proiettati.

Oltre agli alunni e ai loro familiari sono cordialmente invitati i dirigenti e i docenti delle vostre scuole.

Ps….. io so chi è stato menzionato…ma non lo dico! :roll:

Pensate intanto se vi va di venire!

Venerdì 20 aprile in occasione della settimana della lettura siamo andati al Centro Commerciale Bonola, precisamente alla Coop, a leggere dei libri scelti precedentemente in classe.

Il mio gruppo doveva leggere: “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino, io avevo il ruolo di spettatrice con Giulia.

Dopo esserci ritrovati tutti alla stazione della Radio USB, allestita per l’occasione, abbiamo fatto un grande cerchio e chi voleva a turno leggeva una parte di un libro. Abbiamo fatto un reading, se non sbaglio.

Io non mi sono molto divertita probabilmente perché, come dice la prof Lugarini, non ho avuto un ruolo molto attivo ma non mi sono neanche annoiata a morte. L’unica cosa che mi piaceva era invitare le persone ad ascoltarci leggere, la maggior parte delle volte non avevano tempo ma era bello mettersi in gioco e vedere che cosa ti rispondevano.

E voi vi siete divertiti?

Come è andata?

Che ruolo avevate?

Come si siete sentiti, quali erano i vostri stati d’animo?

Avete qualche aneddoto o situazione divertente da raccontarci?

Il 25 aprile 1945 Sandro Pertini (poi presidente della Repubblica) parla alla radio. Siamo a Milano, città appena liberata dalla forze della Resistenza.

Per avere un’idea delle immagini e di che cosa accadde nel 1945 subito dopo la liberazione guardate il primo “Cine giornale

Giacomo Leopardi nacque a Recanati il 29 Giugno del 1798.

Il padre, il conte Monaldo di carattere rigido e severo fu il suo primo insegnante.

Nel 1816 Leopardi,dopo anni di studio con professori e come autodidatta, passò” dall’erudizione al bello” cioè dallo studio alla poesia.

Nel 1817 iniziò la stesura dello Zibaldone ,una raccolta di note e riflessioni di vario genere in cui negli anni continuerà ad esporre e via via organizzare anche un suo pensiero filosofico coerente e originale.

Successivamente dopo aver tentato di fuggire da Recanati scrisse degli idilli,ovvero un gruppo di liriche tra cui l’Infinito e Alla Luna.

Nel 1823 fece ritorno nelle Marche ,dove iniziò a comporre le Operette morali, una serie di prose e dialoghi filosofici ,in cui con ironia criticava le ideologie ottimistiche del suo tempo.

In seguito trascorse qualche tempo a Bologna e poi a Pisa dove scrisse il Risorgimento e A Silvia.

Nel 1830 scrisse i “grandi idilli” tra cui Il sabato del villaggio.

Infine morì a Napoli il 14 Giugno del 1837.

Leopardi occupa un posto di rilievo anche nella storia del pensiero umano:la sua filosofia costituisce un punto di riferimento per la riflessione moderna sulla condizione umana.

Alcune sue brutte.  A sinistra L’infinito e a destra A Silvia.

Ascoltate l’audio: Vittorio Gassman legge “L’infinito” di Giacomo Leopardi

Sapete fare altrettanto? Forse di meglio?

Oggi abbiamo cominciato a parlarne in classe e a vedere un po’ come è costruita la poesia ma soprattutto che cosa esprime. Eravate un po’ affaticati ma riascoltandola e rileggendola, che cosa vi viene in mente?

Vi piace? Vi comunica qualcosa? Insomma cominciamo a condividere qualche commento. Rucordatevi che ci interessano i vostri non quelli scritti da altri che trovate in internet!

Ecco qui il testo

“Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumani

silenzi, e profondissima quïete

io nel pensier mi fingo, ove per poco

il cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quello

infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

e le morte stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei. Così tra questa

immensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare”.

Noi abbiamo sempre commentato,  tutt’ora continuiamo a farlo, chi su dei social network, chi magari su dei BLOG, come questo di classe  per esempio ma non ci siamo mai chiesti realmente cosa possa significare fare un commento nè tanto meno come si possa fare seguondo dei giusti criteri. Se volete a fare dei commenti migliori, oppure siete solo curiosi, provate a seguire la seguente guida:

1 Cosa significa fare un commento?

Commentare un testo significa esporre delle osservazioni, personali, sulla struttura, sul contenuto, il suo significato e per finire il linguaggio in cui è scritto. Infine si può anche esporre una propria valutazione sul brano letto, motivandola.

2 Come fare un commento? analiziamo i tre punti principali:

(1)ANALISI: riconoscere la struttura del brano, ricostruire il coontesto e il luogo dove si svolge l’azione, individuare personaggi, ambienti e le proprie caratteristiche, tecniche narrative.

Ecco alcune domande riguardanti l’analisi che ci possono aiutare a dare delle risposte accurate da inserire nei nostri commenti: in che epoca è ambientata la storia? da che cosa lo si capisce? quanto tempo dura la storia? i fatti narrati sono reali, verosimili, inverosimili, surreali? qual è la struttura del racconto? chi è il protagonista della storia? quali sono i personaggi secondari, che ruolo hanno? quali relazioni ci sono tra i personaggi che influiscono nella storia? qualche personaggio ha un’evoluzione nella storia? come sono descritti i luoghi? ci sono momenti in cui la descrizione dell’ambiente ha una connotazione particolare? in quale ordine sono raccontati i fatti? chi è l’autore del racconto? in quale persona è narrato? chi è il narratore? da che punto di vista sono raccontati i fatti? e considerati? predominano gli avvenimenti, le riflessioni o le descrizioni? ci sono punti in cui l’autore esprime la sua opinione personale? ci sono molti dialoghi? funzionano o annoiano? con che registro si esprime l’autore? alto, basso o medio?

(2)INTERPRETAZIONE: esporre i significati che il lettore trova nel testo, qual è il tema centrale, quali messaggi trasmette, quali reazioni ed emozioni suscita in chi legge.

Ecco alcune domande per aiutarci: qual è il tema principale del racconto? l’autore vuole comunicarci un messaggio? quale effetto vuole suscitare nei lettori? il racconto finisce bene o male?

(3)VALUTAZIONE: esprimere un giudizio complessivo sul testo, che si può basare su principi oggettivi (il confronto con altri testi e il rispetto del genere per esempio) oppure su principi soggetivi (personali di chi ha letto il testo)

Ecco alcune domande per aiutarci: quali aggettivi useresti per definire il racconto? la lettura ti ha coinvolto? le tematiche ti riguardano direttamente? ti è piaciuto il racconto?  molto importante in  quest’ultima domanda rispondere tramite un: perchè ti è piaciuto?

Un saluto DjGorDy :)

In questi giorni si sta svolgendo a scuola la settimana della lettura e vengono organizzate diverse attività: incontri con gli autori, “incursioni” di lettura, reading e una sorta di performance di lettura che si terrà venerdì a Bonola presso l’Ipercoop. Ci sarà anche Radio USB!

Per conoscere il dettaglio della settimana andate a questo link: troverete lo spazio web “Piacere si legge” creato per la scuola!

E voi cosa ne dite di queste attività?

Come sono andate le incursioni?

C’è qualche testo che vi ha incuriosito, stupito?

Mercoledì 11 aprile abbiamo fatto un laboratorio con Emanuela, sul commercio equo solidale. Prima di tutto ci siamo presentati e poi divisi in gruppi. Abbiamo risposto ad alcune domande per vedere quello che sapevamo. Dopo ci ha fatto una piccola lezione.

Da questo laboratorio abbiamo imparato molte cose, abbiamo ragionato, siamo riusciti a discutere e tutti sembravano interessati. In  particolare mi ha colpito quando Emanuela ci ha detto che quando noi compriamo, ad esempio, un paio di scarpe della nike da 100 euro, diciamo sì, magari, allo sfruttamento minorile. Mi ha colpito perchè anche se pensi di non poterci far niente, invece puoi aiutare comprando alimenti equo solidale che sono buoni lo stesso e può cambiare qualcosa(le aziende che sfruttano i bambini potrebbero mettere nuove regole, cambiare, vedendo che la gente non compra più i suoi prodotti).

Adesso tocca a voi commentare:

Cosa vi ha colpito?

Secondo a voi è servito fare questo laboratorio?Vi è piaciuto?perchè?

Cosa ne pensate sulla questione di comprare alimenti equo solidali?

Nell’incontro  sul Commercio equo e solidale abbiamo scoperto molte cose interessanti soprattutto  una!

La nostra cartina , quella che usiamo tutti i giorni non è del tutto corretta! La cartina giusta è la Carta di Peters è stata pubblicata da Arno nel 1973 in contrapposizione a quella di Marcatore che si usava per rendere più facile la navigazione ai commercianti.La carta che usiamo noi normalmente distorce molto la forma dei continenti.

Arno modificò la carta di Marcatore e pur modificando anche lui la forma dei continenti riuscì a mantenere le proporzionalità delle aree . La sua carta è stata la prima in tutto il mondo a rispettare gli angoli , come quella di Marcatore, sia le superfici.Tutti i paesi nel suo planisfero sono rappresentati i  maniera equivalente, in base alle loro reali dimensioni.Il fatto che il sud nella carta di Arno non venga sottovalutato ,ha determinato non solo il successo popolare ma anche politico.

Come ci ha raccontato l’esperta nel mondo il proprio stato è al centro della cartina, come ci siete rimasti quando avete visto ad esempio l’Australia al centro del globo?Che effetto vi fa osservare il mondo da un punto cosi diverso?

Sapevate dell’esistenza della carta di Arno?

Aver saputo queste cose dall’esperta vi è tornato utile? Cosa avete imparato?

Oggi abbiamo assistito all’incontro con l’ex modella Ilaria Caprioglio che attualmente è un avvocato; oltre ad essere un avvocato è anche una scrittrice. Ha scritto diversi romanzi ma quello che ha “presentato” all’incontro è stato “Milano-collezioni andata e ritorno” che è un romanzo autobiografico che narra la sua esperienza di modella.Libro

L’autrice  ha avuto un passato come anoressica e bulimica, due malattie che nacquero entrambe per il suo lavoro: ci ha detto che era arrivata a mangiare una mela al giorno divisa in tre e che ne mangiava un pezzo a colazione, uno a pranzo e uno a cena; in seguito per lavoro si deve trasferire in Germania dove passa da circa 46Kg a 70Kg perché ha seguito una sbagliata dieta alimentare.

A cura di Lancé (con qualche piccola revisione della proff)

Lo sapevate?

Il 16 aprile ricorre l’anniversario della morte del giovane Iqbal Masih ucciso a solo 12 anni per aver osato denunciare lo sfruttamento minorile nel suo

paese(Pakistan) e aver portato alla luce le tristi condizioni di lavoro che lui per primo ed altri bambini erano costretti a sostenere. Il 16 aprile è diventata la data della Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile che riguarda oggi ancora circa 400 milioni di bambini.

L’ONU si prepara ad un incontro previsto per martedì (“Meeting of the Child Labour Platform”), mentre Unicef informa che il problema dello sfruttamento non riguarda solo i paesi più lontani da noi ma anche, ad esempio, la Grecia che travolta dalla crisi economica degli ultimi anni ha allentato l’attenzione sul rispetto dei diritti dei bambini.

Sono circa 100.000 i bambini lavoratori ma molto maggiore è il numero dei bambini che si trovano in condizione di malnutrizione. E anche l’impossibilità di avere una dieta sana rappresenta una violazione della Convenzione ONU.

Per saperne di più potete andare a questo link su Unimondo

In occasione del concorso ” Giallo a Milano”, a cui la nostra scuola e la scuola Rinascita avevano aderito, Sabato 14 Aprile  la casa editrice Eclissi  ci ha invitato per annunciare i vincitori.

Il concorso consisteva nello scrivere un racconto giallo ambientato a Milano; questo racconto poi, dopo essere passato nelle mani delle prof. che decidevano se mandarlo o no, veniva  letto e votato da una giuria di cui faceva parte anche la nostra ex preside, ora fondatrice e scrittrice della Eclissi Editrice.

Nel corso del pomeriggio abbiamo assistito ad una breve presentazione da parte della direttrice e di uno dei suoi più importanti scrittori, Andrea Ferrari, nella quale prima hanno raccontato in breve la nascita della casa editrice e poi ci hanno fatto alcune domande sul metodo che abbiamo utilizzato per scrivere i nostri racconti.

Delle nostra scuola la vincitrice è stata una studentessa della nostra classe…Sara!!!

Ma anche molti altri hanno raggiunto degli ottimi traguardi!

Ci sono dei premi? Il racconto di Sara dovrebbe essere pubblicato in fondo ad uno dei prossimi romanzi della casa editrice e per tutti gli altri…sorpresa!

Complimenti!!!! 😀

Il fu Mattia Pascal” è un romanzo scritto da Pirandello che viene pubblicato a puntate tra aprile e giugno 1904 sulla “Nuova Antologia”. Pirandello lo scrive per arrotondare il suo magro stipendio di professore.

Anche in questo romanzo ritorna il tema importante dell’identità e di come sia difficile per l’uomo comune mostrarsi per quello che è indipendentemente dal riconoscimento degli altri. Il romanzo narra la vicenda di Mattia che si ritrova per errore ad essere ritenuto morto dai suoi compaesani e che decide quindi di approfittare di questa inattesa situazione per vivere in modo diverso il suo tempo, lontano dal paese e dagli sguardi dei suoi concittadini. Dopo due anni e alcuni mesi Mattia decide però di tornare al suo paese e di andare a trovare Romilda, la sua sposa.

Qui trovate il testo parziale dell’ultimo capitolo in cui appunto viene raccontato l’incontro tra Mattia e Romilda e Pomino, suo nuovo marito, nonché le riflessioni di Mattia che si reca a vedere la tomba a lui dedicata.

Quali elementi e temi emergono maggiormente? In classe abbiamo parlato di identità e umorismo: scrivete un commento indicando come questi due aspetti emergono dal testo: espressioni, modi dei personaggi, ecc.

Attenzione: prima dovete rileggervi il testo! :roll:

Durante la gita a Belfast, abbiamo visitato l’ultimo posto in cui il Titanic ha toccato la terra ferma, prima della sua partenza.

Ma cos’era il Titanic?                      

Il RMS Titanic è stata una nave passeggeri britannica della Olympic Class, diventata famosa per la collisione con un iceberg  nella notte tra il  14 e il 15 aprile 1912 e il conseguente drammatico affondamento avvenuto nelle prime ore del giorno successivo.

Costruito presso i cantieri Harland and Wolff di Belfast , il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale ed era il più grande e lussuoso transatlantico del mondo. Durante il suo viaggio inaugurale  entrò in collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912.

Titanic, come le navi gemelle Olympic e  Britannic, era stato progettato per competere con il Luisitania e il  Mauretania che erano all’epoca le navi più lussuose, veloci e imponenti impegnate sulle rotte transatlantiche. Poiché svolgeva anche il servizio postale, le fu assegnato il prefisso RMS (Royal Mail Steamer) oltre a SS (Steam ship, nave a vapore). La nave era stata disegnata da William Pirrie, presidente della Harland and Wolff, e dall’architetto navale  Thomas Andrews , che era il capo progettista.

La costruzione del RMS Titanic, finanziata dall’armatore americano John Bigarotsiter la sua società International Mercantile Marine Co., iniziò il 31 marzo 1909 ; lo scafo fu varato il 31 maggio 1911 e le sovrastrutture furono completate il 31 marzo dell’anno seguente.

E ora ditemi  cosa ne pensate voi!

Vi è piaciuta questa gita? Perché?

Cosa vi ha colpito di più?

A cura di : Trottolina 98

Ciao

ho creato una nuova pagina in cui trovate i nostri due canali radio: Radio USB e “QuellidellaterzaG”.

Così sarà più facile seguire le nostre trasmissioni sia in podcast sia in diretta.

Buon ascolto :-)