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Abbiamo visto “Assassinio sull’orient express”, un classico del cinema giallo.

Vi è piaciuto?    Quali sono gli aspetti del giallo che vi hanno colpito nel film?

Forse l’ambientazione?

Forse il personaggio di Poirot?

O piuttosto l’intrigo della vicenda?

Avete risolto il caso anche voi?

Scrivete qui i vostri racconti gialli!

Cari studenti e studentesse…fatevi anche voi detective e trovate tutte le informazioni su alcuni protagonisti del giallo!!!

Scrivete qui sotto quello che trovate.

Oggi in classe abbiamo cominciato a dirci alcuni titoli di romanzi gialli e di film e a fare il nome di autori importanti e di investigatori speciali…

Molti di voi hanno citato “Dieci piccoli indiani“, scritto da Agatha Christie.
Guardatevi il video qui sotto che invita con immagini tratte dal film alla lettura, avvolgendoci nel mistero dell’intrigo.

E se avete qualcosa da commentare o da aggiungere scrivete qui sotto i vostri commenti

In molte situazioni di giallo e di mistero coloro che vogliono comunicare senza però farsi capire dagli altri adottano dei linguaggi e dei codici cifrati.

Sapresti dire cosa c’è scritto qui sotto?

1) ISETDMNSR – TAPTOOAIEA


2) HAFAICOM    ITPITOTI

3)

M         I          A         C         A         M         I           C

P         I           E         L         U         S         A

Tu hai mai utilizzato un codice segreto per non farti scoprire? Se si come facevi?

Lo scrittore americano Van Dine, appassionato di romanzi gialli, ha scritto alcune regole che, a suo parere, lo aiutano a scrivere.

“Brevi regole dello scrittore di gialli”

Ø      Ci deve essere almeno un morto in un romanzo poliziesco e più è morto e meglio è.

Ø      La soluzione del problema deve essere sempre evidente, se la nascondete troppo non si vede.

Ø      Ci deve essere un solo colpevole e uno soltanto, niente crimini di gruppo, o scambi di delitti: “tu dovresti ammazzare lui ma se te lo ammazzo io poi facciamo come se fossi stato tu e in cambio però tu fai fuori il mio!”

Ø      Un romanzo poliziesco non deve contenere slanci poetici, pezzi di bravura, intrepide avventure, analisi psicologiche e tutte quelle cose che non hanno vitale importanza per la risoluzione del caso, se no cambiate genere.

Ø      Non ci deve essere una storia d’amore troppo interessante. Dobbiamo portare un colpevole in galera non due piccioni all’altare.

Ø      Ci deve essere un solo investigatore, un solo “genio degli indizi”, un solo deus ex machina. Niente squadre investigative, o compagni troppo intelligenti, il lettore deve confrontarsi sempre con uno solo, non con mille.

Ø      I servitori come è ben noto non devono mai essere scelti come colpevoli, sarebbe troppo ovvio. E poi si sa che il colpevole è sempre il maggiordomo.

Ø       I delitti devono essere provocati da motivi puramente personali, lo spionaggio internazionale non è pertinente a un poliziesco. Niente motivazioni complicate, quelle tradizionali vanno benissimo.

Ø       Il colpevole deve essere scoperto attraverso deduzioni logiche, non per caso o per coincidenza, e meno che mai perché reo confesso. Se lo scopri per sbaglio o è lui che viene a raccontartelo che gusto c’è?

Ø       Il problema deve essere risolto con mezzi naturali, sono vietate sedute spiritiche e magie. Mi dispiace per voi ma dovete inventarvi qualcosa di meglio di una “profonda” intuizione. Il “me lo sentivo” come il “l’ho sognato sta notte”, alludendo a “incredibili rivelazioni”, non sono validi!

Ø      Il lettore deve avere le stesse possibilità dell’investigatore di arrivare alla soluzione dell’enigma. Insomma è proibito barare, se uno rilegge e torna indietro tutto deve apparire limpido e chiaro, niente trucchi e niente inganni, voi non siete il mago Silvan.

Ø       Il colpevole non può e non dovrebbe essere un delinquente di professione, sarebbe troppo facilitato. E poi al lettore interessa la persona media che uccide per amore, o per odio o per denaro, non sa che farsene di criminali professionisti, non sono come lui e pertanto non gli interessano.

Riadattamento da un testo tratto da “Guida al giallo” di R. Di Vanni – F. Fossati, Ed. Gammalibri 1980