Archivi per la categoria ‘Narrativa del 900’

Il fu Mattia Pascal” è un romanzo scritto da Pirandello che viene pubblicato a puntate tra aprile e giugno 1904 sulla “Nuova Antologia”. Pirandello lo scrive per arrotondare il suo magro stipendio di professore.

Anche in questo romanzo ritorna il tema importante dell’identità e di come sia difficile per l’uomo comune mostrarsi per quello che è indipendentemente dal riconoscimento degli altri. Il romanzo narra la vicenda di Mattia che si ritrova per errore ad essere ritenuto morto dai suoi compaesani e che decide quindi di approfittare di questa inattesa situazione per vivere in modo diverso il suo tempo, lontano dal paese e dagli sguardi dei suoi concittadini. Dopo due anni e alcuni mesi Mattia decide però di tornare al suo paese e di andare a trovare Romilda, la sua sposa.

Qui trovate il testo parziale dell’ultimo capitolo in cui appunto viene raccontato l’incontro tra Mattia e Romilda e Pomino, suo nuovo marito, nonché le riflessioni di Mattia che si reca a vedere la tomba a lui dedicata.

Quali elementi e temi emergono maggiormente? In classe abbiamo parlato di identità e umorismo: scrivete un commento indicando come questi due aspetti emergono dal testo: espressioni, modi dei personaggi, ecc.

Attenzione: prima dovete rileggervi il testo! :roll:

Pirandello ha scritto numerose novelle poi raccolte in “Novelle per un anno”. Tra queste troviamo anche “La patente“. Guardate il video che si ispira al testo originale: il mitico Totò.

Quali elementi della scena vi colpiscono?
Quali elementi rimandano al tema del “vedere” e “essere visti”?
A che tipo di situazione, anche sociale e culturale si fa riferimento?

Cliccando qui trovate il testo da scaricare.

Qualche informazione su James Joyce

Joyce nacque a Dublino nel 1882 da una famiglia cattolica, il cui padre era pieno di debiti e dedito all’alcol. Joyce però riuscì comunque ad iscriversi alla University College di Dublino, dove, si mostrò come uno studente molto dotato.

Fu uno scrittore, un poeta e un drammaturgo irlandese modernista. Le tecniche che era solito utilizzare nei suoi libri erano sempre differenti ma non mancavano mai: il ” flash back “, la storia nella storia, l’uso di similitudini e metafore e di una particolare punteggiatura.
Il suo romanzo più importante fu Ulisse, la cui storia si basa sulla vita quotidiana vissuta dal protagonista Leopold Bloom di cui viene raccontata un’unica giornata, il 16 Giugno 1904 a Dublino, anche se fu scritto nel 1922.

Ne scrisse però anche un altro: Finnegans Wake che ne è l’esternalizzazione, seguito da altri libri come Gente di Dublino e il Ritratto dell’artista da giovane, nei quali si può percepire il suo carattere anticonformista e critico verso la società irlandese e la Chiesa cattolica.
Joyce morì il 13 Gennaio 1941.

A cura di Giorgia

Abbiamo discusso oggi di quali sono i temi principali del racconto di I. Calvino “Avventura di un miope” e abbiamo visto come tra questi molto importante sia ladifferenza tra GUARDARE e VEDERE così come il tema dell’ESSERE VISTI per quello che si è o attraverso /grazie ad una “maschera”, in questo caso gli occhiali.

Commentate qui il racconto, dicendo se vi è piaciuto, se vi ha colpito, se vi ha in qualche modo fatto riflettere e perché?

Inserite qui il racconto della vostra esperienza: vi è mai capitato di essere “visti” in un modo diverso da come voi pensate di essere? Vi è mai capitato di “indossare una maschera” con la quale mostrarvi agli altri, pur sapendo che si trattava solo di qualcosa di aggiunto, non proprio vostro?

Scrivete qui i vostri racconti creati immaginando di essere il protagonista del racconto di Calvino “La giornata di uno sciatore” o la ragazza celeste-cielo.

I fatti sono gli stessi, ma siete voi ad interpretarli, a viverli secondo il punto di vista di uno dei due.

Il sentiero dei nidi di ragno è un romanzo scritto da I. Calvino che nasce dall’esperienza che l’autore vive direttamente con i partigiani nel 1943.
Il romanzo racconta attraverso gli occhi di Pim, un ragazzino di circa dieci anni la guerra e il mondo dei partigiani, con le sue regole, i suoi valori di riferimento, le difficoltà, le sue relazioni.

Qui una sintesi della trama

Qui il video della canzone dei Modena City Ramblers ispirata al romanzo



Italo Calvino nacque nel 1923 a Las Vegas ma si trasferì successivamente a San Remo.

Con l’inizio della seconda guerra mondiale si unì ai partigiani è da lì, infatti, che nasce la sua prima opera: Il sentiero dei nidi di ragno.

Dopo essersi laureato però, andò a lavorare per l’Einaudi dove venne riconosciuto come il più originale tra i giovani scrittori, da sempre attirato dalle letture popolari in particolare dalle fiabe.

l suo modo di scrivere è pieno di dettagli, che rendono di più il senso della realtà, ma ogni suo libro ha un proprio stile ed è appunto per questo che la gente iniziò a porsi delle domande su come facesse così spesso a cambiare velocemente il modo di scrivere; lui stesso si vedeva come una persona mutevole.

Tre dei suoi più famosi libri sono: Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente.

Negli anni Calvino ha scritto molto e tra le sue opere si trovano raccolte di racconti, come Gli amori difficili di cui abbiamo letto due brani, o ancora le Cosmicomiche, di carattere più fantastico. Altri romanzi celebri: Palomar, Se un giorno di inverno un viaggiatore, Le città invisibili.

Per il suo stile, soprattutto dei primi anni, molto legato al senso della realtà è considerato uno dei più importanti autori del neorealismo.

Italo Calvino morì nel 1985 a causa di un ictus.

a cura di Giorgia (con qualche aggiunta della proff)

Italo Calvino nacque nel 1923 a Las Vegas ma si trasferì successivamente a San Remo.

Con l’inizio della seconda guerra mondiale si unì ai partigiani è da lì, infatti, che nasce la sua prima opera: Il sentiero dei nidi di ragno.

Dopo essersi laureato però, andò a lavorare per l’Einaudi dove venne riconosciuto come il più originale tra i giovani scrittori, da sempre attirato dalle letture popolari in particolare dalle fiabe.

Il suo modo di scrivere è pieno di dettagli, che rendono di più il senso della realtà, ma ogni suo libro ha un proprio stile ed è appunto per questo che la gente iniziò a porsi delle domande su come facesse così spesso a cambiare velocemente il modo di scrivere; lui stesso si vedeva come una persona mutevole.

Tre dei suoi più famosi libri sono: “ Il visconte dimezzato”, “ Il barone rampante” e “ Il cavaliere inesistente”.

Italo Calvino morì nel 1985 a causa di un ictus.