Sinossi

Di Emanuele Crialese, “Terraferma” racconta le vicende di un’isola tutta italiana del Mediterraneo, in cui Filippo, un giovane ragazzo rimasto orfano di padre, vive con la madre Giulietta e il Nonno Ernesto. Ernesto è uno degli ultimi  pescatori e nonostante i tempi siano cambiati non ha nessuna intenzione di lasciare il suo peschereccio o di abbandonare  la “legge del mare”.

Un giorno, usciti a pescare, Filippo ed Ernesto si trovano davanti un gommone stracarico di migranti e salvano dall’annegamento una donna incinta e il suo bambino.

Nonostante la legge consideri reato aiutare i clandestini e nonostante la finanza sequestri il peschereccio, il nonno, Filippo e la madre decidono di prendersi cura di loro fino a cercare il modo per aiutarli a lasciare l’isola e raggiungere la lontanissima Torino, dove li attendono.

Voi che ne pensate del film? Vi è piaciuto? Vi ha colpito? Emozionato? ecc…

10 Commenti a “Oggi abbiamo visto “Terraferma””

  • Emmina scrive:

    Questo fim mi è piaciuto molto, l’argomento è molto”forte”e il film lo spiega facendo vedere in modo realistico, queste cose accadono davvero, e come è successo a filippo bisogna decidere se aiutarli o seguire la legge dello stato e rimandargli nel loro paese.
    Mi ha colpito il coraggio di Filippo:sapendo che correva un grosso rischio si è ripreso la barca che gli avevano sequestrato e gli ha portati a torino.

  • fabi <3 (: scrive:

    A me questo film non è piaciuto,anche se mi ha fatto riflettere!
    Mi ha colpito molto il comportamento di Filippo quando è fuori in barca con Maura, arrivano i clandestini e li prende a bastonate! Ecco questa scena mi sembrava un po’ troppo crudele nei loro confronti infatti mi ha impressionata molto!
    La seconda cosa che mi ha colpito del film è il contrasto tra la legge del mare e la legge dello stato!
    La terza è la bravura del nonno che rischia la sua barca e tutto per salvare delle vite umane e non gliene frega niente se sono di colore o no!
    Mi ha colpito anche l’arroganza e il menefereghismo dello zio che non gli importa degli immigrati ma pensa solo alla pubblicità dell’isola e non offre neanche un po’ d’aiuto quando vede che sono sdraiati sulla spiaggia in cerca d’aiuto!

  • Trottolina98 scrive:

    A me il film è piaciuto perchè:
    1. L’argomento che ha trattato è uno dei più difficili da spiegare a noi giovani.
    2. La storia era piacevole, nel senso che non era deltutto triste, c’erano alcune parti divertenti.
    Invece il film non mi è piaciuto perchè:
    1.Alcune parti erano in dialrtto siciliano e , non conscendolo, non capivano quello che stavano dicendo.
    2. Perchè qualche scena era un po’ forte ad esempio quando i clandestini vengono bastonati da Filippo perchè vogliono salire sulla barca.

  • Mury scrive:

    Il film mi è piaciuto ma mi ha anche intristito.
    Per tutti è come sentire un racconto, un racconto che narra di uomini e donne neri che scappano dalla miseria e dalla povertà. Per me invece è sentire la storia dei miei parenti, molti dei miei parenti hanno dovuto venire qui cladestinamente, attraversando il deserto e il mare.
    Vedendo il film mi sono venuti in mente i volti dei miei cugini che sono pieni che cicatrici, di tagli e le mani sono tutte segnate. Mi veniva quasi da piangere quando abbiamo visto la famosa scena in cui Filippo bastona i clandestini che vogliono salire sulla barca perchè pensavo alle mani dei miei cugini, tutte segnate e piene di lividi. Magari anche loro hanno dovuto ricevere delle bastonate.
    Anche a me come a Saretta98 ha colpito molto il contrasto tra la legge del mare e quella dello stato. Sono due leggi completamente diverse, quella del mare dice di aiutare chiunque sia in mare che sia nero o bianco mentre quella dello stato impone che si salvino solo le persone bianche. Io sono più dalla parte della legge del mare perchè secondo me non importa di che colore hai la pelle, bisogna sempre aiutare chi ne ha bisogno. In fondo che differenze ci sono tra un bianco e un nero a parte la pelle e la lingua? Noi della nostra classe ne abbiamo una prova, io e Mike siamo entrambi eritrei ma a parte il colore della nostra pella che differenze ci sono con voi che siete bianchi?

  • |--------->_*Afragola*_<----------| scrive:

    Questo film mi ha colpito molto, e la mia scena “preferita” bè, per modo di dire, diciamo quella che mi ha colpito di più, è stata quella in cui Filippo “bacchettava” i migranti che stavano assalendo la barca; li ho avuto paura che i migranti, che cercavano dsi salire su lpeschereccio tutti da un lato, avrebbero fatto affondare la barca, e Filippo e Maura con lei.
    Ma non ho avuto problemi con il siciliano, perchè avevo Gianmarco che mi faceva da traduttore, e poi alcune parole erano come quielle del dialetto pugliese, e io il pugliese lo capisco benissimo. 😀

  • Saretta98 scrive:

    Il terzo punto che mi ha colpito è stato il carattere dekl nonno,ovvero lacapacità di rimanere calmo nei momenti più ansiosi drastici e preoccupanti ragionando quindi con lucidità.
    Un’altra cosa è la bvravura di seguire il proprio pensiero,idea finchè non la si raggiunge non credendo ai giudizi altrui.

  • Saretta98 scrive:

    Questo film mi ha aiutato a ragionare su un argomento assai difficile ovvero l’immigrazione,però era anche abbastanza lento.
    Mi hanno colpito tre cose:
    La prima è il contrasto che si è creato tra la legge del mare e la legge dello Stato.
    La seconda cosa che mi ha colpito è stato il mutamento del carattere di Filippo.
    La sua indecisione su cosa è giusto o su cosa è sbagliato e durante l’arco della storia riesce a maturare e a crescere cambiando radicalmente il modo di fare e di pensare capendo così la propria strada e capendo quello che è giusto e sbagliato.
    Ci sono due azioni che contrassegnano il suo mutamento la prima è quando bastona le mani degli immigrati per farli scendere dalla barca.Le azoni che compie Filippo sono tutte svolte a causa di emozioni ben precise è qui è svolta per via della paura indecisione e vergogna dell’accaduto per la presenza di Maura.
    La seconda azioneè quando matura e decide di sacrificare tutto pur di aiutare il prossimo o il più bisognoso,capisce che quando tornerà se tornerà sarà in grossi guai quindi assume la consapevolezza delle proprie azioni e sacrifica tutto ma solo se stesso infatti lascia da parte i suoi cari i suoi familiari e si sacrifica da solo infine compie questo gesto anche perchè si sente in colpa per quello compiuto la notte precedente.

  • Des98 scrive:

    Sinceramente non mi è piaciuto molto, perchè l’argomento è un qualcosa che conoscevamo già, poi è stato anche un po’ lento come film, soprattutto nella parte iniziale dove si vedono loro con il peschereccio e poi trovano i clandestini, poi dopo mille anni finalmente l’immigrata se ne va da loro, così finisce.
    Non lo consiglerei perchè è un argomento sulla bocca di tutti, perciò siamo tutti molto documentati.
    Oltre a questo c’è stata una parte interessante del film, la quale non si è vista, ovvero che cosa esprimeva il film, ovvero il senso di essere umani, perchè non c’è essere umano che lascia uno della stessa specie affogare d’avanti a se, e se ci fosse è uno con il cuore di pietra.

  • Gigia scrive:

    A me non è piaciuto tanto come film ma mi ha fatto pensare molto, oggi in classe ne abbiamo discusso durante la lezione di geografia e una cosa che è venuta fuori è il contrasto tra la LEGGE DEL MARE e la LEGGE DELLO STATO.
    Sono in contrasto tra loro perchè la legge del mare dice di soccorrere qualsiesi persona si incontri per mare senza fare distinzione di razza, lingua e classe sociale, sono tutti importanti mentre invece la legge dello stato vieta di soccorrere i clandestini anche se sono in fin di vita.
    Il protagonista è un ragazzo, Filippo che si trova a dare ragione sia al nonno e agli anziani del posto e sia allo stato, alla fine però una scelta ci deve sempre essere.
    Questo però non è l’unico contrasto che si trova nel film inafatti ci sono diversi gruppi di persone:
    gli abitanti del posto, i calndestini, i turisti e delle persone che “simboleggiano” lo stato, tra loro ci sono molte differenze come lo stile di vita, si passa inaftti da i turisti abbastanza benestanti, vestiti per bene, alle persone del posto che vivono quasi al limite della povertà e i turisti sono le uniche loro speranze.
    Il finanziere e i carabinieri invece hanno un forte contrasto con gli abitanti dell’isola perchè fanno fatica a capire la loro mentalità e le loro leggi.
    I clandestini hanno un pò tutto in contrasto con gli altri dal colore della pelle alla lingua…quindi secondo me questo film credo che voglia dirci che tutti sono ugali, tutti siamo uomini e tutti dobbiamo rispettarci e aiutarci a vicenda.

  • αngу scrive:

    A me il film non è piaciuto perchè:
    1) Era in siciliano e alcune parole non si capivano e perdevo il filo del discorso.
    2) L’argomento di cui tratta non mi ha letteralmente entusiasmato, perchè comunque vedere anche quelle scene in cui i clandestini cercano di salire sulla barca del ragazzo, e il ragazzo li bastona non è molto bello.

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