Destinatario sconosciuto” è un libro di Kressmann Taylor, una scrittrice americana di origine tedesca.

Racconta la storia di due amici, Martin, tedesco, e Max, un ebreo americano. Martin e Max sono  soci in affari in una galleria di arte ma Martin ad un certo punto torna in Germania.

Siamo nel 1938 e la Germaniacerca di risollevarsi sia economicamente che socialmente dopo la Prima Guerra; si prepara  l’ascesa di Hitler e quando Hitler prenderà  il potere anche l’amicizia tra Max e Martin si trasformerà.

Martin inizialmente esprime i suoi dubbi su Hitler; tuttavia, in seguito sembra invaghirsene e riferisce che in tutta la Germania la gente ha ricominciato a sperare

Le leggi raziali che trasformano gli ebrei in “razza” da emarginare e poi da eliminare modificano anche la relazione tra i due amici.

Lo leggeremo in classe…

Qui potrete man mano postare i vostri commenti.

12 Commenti a ““Destinatario sconosciuto””

  • mikeoutlaw scrive:

    stra bello chissa perche questo libro mi e piaciuto ed e lunico che mi ha stimolato cosi tanto a finirlo e la fine e stata bellissima

  • Mury<3 scrive:

    La cosa che più mi ha colpito è stato, come per molti, il cambiamento dell’idea di Martin.
    Martin è un tedesco tornato in patria durante la dittatura di Hitler, all’inizio Martin ha un po’ di dubbi sull’ascesa al potere di Hitler ma dopo lo venera, quasi come fosse un dio. Mentre implora Max di smettere di scrivere, non parla più come prima, chiede solo di non scrivergli più lettere.
    Dall’altra parte c’è Max che lo vede sempre come un fratello e continua a scrivergli, gli scrive di affari ma con alla fine un riferimento alla vita “sentimentale” ma pian piano queste piccole note svaniscono e la situazione si ribalta. Quando prima Max parla di sentimenti e Martin non voleva più nessuna lettera, ora è Max a parlare solo di affari e Martin parla di sentimenti.

  • Wr3nT scrive:

    La cosa che mi ha colpito di più è il cambiamento del comportamento nei confronti di Max.
    All’inizio era indifferente ma quando ormai tutti i tedeschi avevano iniziato la rivoluzione cambiò idea pure lui e cambiò totalmente idea nei confronti di Max.
    A me questo fa capire che l’ignoranza è da pertutto anche dentro di noi.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Se devo essere sincera non mi aspettavo che morisse il tedesco, cioè Martin, ma che morisse Max, l’ebreo.
    Tutti in effetti non ci aspettavamo questa fine perchè siamo abituati a sentire morire gli ebrei.
    Questo libro mi è piaciuto perchè è diverso dagli altri, sono una seria di lettere che si scambiano i due amici, uno in California, negli Stati Uniti e l’altro in Germania, sotto la dittatura di Hitler.
    Se fossi stata nei panni di Max, io avrei smesso di scrivere a Martin, non tanto perchè rischiava di fare una brutta fine, ma soprattutto per il modo in cui trattava il suo amico, come se fosse un estraneo appena sconosciuto, gli parlava con modi duri, bruschi “importandosene” dell’atteggiamento che aveva nei suoi confronti.

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    Purtroppo non ho avuto ancora il piacere di sentirne l’inizio ma direi che sono riuscito a integrarmi nella lettura e a capire quel che è successo.
    Trovo sconvolgente la storia che trasforma due amici in due nemici di penna e purtroppo in carico al perdente non c’è il podio al secondo posto ma la rinchiusione in un campo.
    In particolare mi hanno colpito i contenuti delle lettere che si trasformano da quelle di due amici di penna a quelle di qualcuno che cerca una ribalta per i fatti che fanno da cornice alla storia.
    Particolarmente interessante questa tecnica di scrittura che spiega tutto semplicemente con delle lettere.
    A me ha colpito questo graduale cambiamento di rapporto tra i protagonisti.
    Devo dire mi ha colpito in maniera negativa il comportamento del ragazzo ebreo che letteralmente condanna a morte l’amico.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Io se sarei stato Max non avrei più mandato lettere a Martin perché lo ha trattato come uno sconosciuto e con la stessa indifferenza con cui i tedeschi trattavano gli ebrei, non avrei tenuto conto della amicizia che c’è stata prima perchè è stata una menzogna se poi lo tratta così; io dico questo perchè l’amicizia è una cosa profonda che nessuno può intaccare o distruggere con una sola idea perchè gli amici imparano a sopportare i difetti dell’uno e dell’altro non mettere in discussione la loro amicizia solo per la nazionalità.
    Quando ho visto il modo in cui Martin tratta Max ho capito che non c’era nessuna amicizia e che c’era solo Max che gli voleva bene e Martin purtroppo non ne teneva conto e gli continuava a dire che lui era ebreo e non si potevano più parlare, io invece sarei scappato e avrei continuato a sentirmi con Max perchè lui è veramente un amico.
    Una cosa che mi ha fatto arrabbiare è stato il non aiuto di Martin a Griselle perchè anche se andavo nei guai io l’avevo conosciuta, vista crescere e sbocciare e non l’avrei fatta morire e l’avrei aiutata in nome dell’amicizia che lega me a lei.
    Quando ho saputo che Max ha nascosto un codice dentro un cablogramma e lui era nei guai sono stato felice perchè se lo meritava e doveva essere punito per avere messo in discussione la loro amicizia.

  • Giuly scrive:

    Questo libro mi è piaciuto proprio perché ogni volta che leggevo un capitolo rimanevo a bocca aperta da quello che accadeva, mi incuriosiva e senza accorgermene continuavo a leggere.

  • Bazzi scrive:

    Questo libro narra di due amici, Martin e Max che sono anche soci in affari, uno è tedesco e l’ altro ebreo. Mi ha colpito molto questo libro, perchè alla fine muore il tedesco e la cosa è strana.. Poi mi colpisce molto il fatto che da molto amici diventano “sconosciuti”, perchè Martin, il tedesco si fa trascinare da tutta la massa che sta con Hitler e diventa molto razzista a riguardo degli ebrei, del suo amico. Inizia ad offenderlo e a dargli contro su ogni cosa che scrive, gli dice che gli vuole bene NONOSTANTE Max sia ebreo, dice che il sangue tedesco non può essere “contaminato\sporcato\” dal sangue ebreo, impuro. Devo ammettere che non ho provato alcun dispiacere quando Martin è morto, anzi ne ero in un certo senso “felice”.
    In conclusione questo libro mi è piaciuto molto.

  • Saretta98 scrive:

    Dal titolo mi aspettavo un continuo molto diverso.
    Mi aspettavo prima di tutto che il destinatario sconosciuto fosse un ebreo invece si rivela un’ altra persona che non avrei mai immaginato e non pensavo ad un intrigo di emozioni di amici,pensavo fosse un intrigo di emozioni di una famiglia.
    La prima impressione del libro è stata:Cosa centra con la Shoa?
    Ma come ben saprete le mie prime impressioni non sono mai vere,perchè questo libro narra la storia di un’ evoluzione di un’amicizia che è stata separata da Hitler è dall’ideologia tedesca degli ebrei.
    Il mutarsi del comportamento di Martin ,un tedesco amico di un ebreo che abita in america,dovuto dall’uomo che in quel periodo era al potere:Hitler.
    Prima amico e man mano nella storia si chiude in se stesso e nella sua idealogia,non volendone più sapere dell’amico Max.
    Come si fa a capire l’allontanamento di Martin semplicemente da delle lettere?
    Semplice nella lettera del 21 Gennaio 1933 Martin si identifica come un uomo che contrappone l’amicizia ai meschini egoismi,successivamente e nel dubbio se stare con Hitler o lasciare perdere.
    Un uomo interessato alla politica e alla popolarità.
    Ma il suo amico Max che ,si capisce fin da subito essere troppo affezionato per lasciare andare via il suo amico senza avere spiegazioni ,cerca quasi la rassicurazione dall’amico d’infanzia.
    Il comportamento di Martin è sempre più duro dice chè è impossibile intrattenere una corrispondenza con un ebreo,ha dovuto ammettere che la razza ebraica è un problema per ogni nazione e deve ritenersi fortunato ad avere un amico tedesco.
    Da qui la loro amicizia inizia a dividersi piano piano come i continenti che si allontanano lentamente.
    Nelle lettere si parla solo di lavoro,si firma solo con il cognome.
    Ma la scintilla che gira la frittata è, che Martin lascia uccidere la sorella Griselle davanti a i suoi occhi senza muoversi.
    Da qui Max reagisce e continua a scrivere lettere a Martin per farsì che i Tedeschi lo uccidano per imbroglio e l’ultima lettera che riceve Max da Martin è:DESTINATARIO SCONOSCIUTO.
    Questo libro mi ha fatto capire quanto un uomo non vale niente sotto gli occhi di una dittatura,ovvero,viene trascinato,viene imbevuto di propaganda ma poi anche l’uomo da cui non ti aspetteresti mai di essere imbrogliato ti tradisce e tu che non hai il potere puoi solo piangere.
    Questo è successo a Martin che ha deciso di stare con la perosona sbagliata ,ha deciso di abbandonare l’amico che lo avrebbe riportato nella giusta via, ha sacrificato tutto per essere importante e la riconoscenza che si è meritato è stata la morte.
    Questo mi fa capire che chi sostiene le grandi cause prima o poi ne viene travolto.
    Destinatario Sconosciuto scitto nel 1938 faceva capire alle persone che potevano fare qualcosa per non cadere anche loro nel buio.

  • Gigia scrive:

    Questo libro mi è piaciuto molto perchè per una volta non si parla di un ebreo e di come veniva trattato durante la seconda guerra mondiale, ma di un tedesco che tenendosi in contatto con un ebreo viene ucciso.
    Fa capire, quindi, che non erano solo gli ebrei o le persone ritenute “diverse” ad essere perseguitate, ma anche la gente che aveva votato per Hitler e poi se ne era pentita dopo essersi accorta di quello che faceva, se tentava di salvare degli ebrei o comunque faceva qualcosa che era vietato dalle leggi veniva uccisa.
    Tra i due uomini io non saprei a chi dare ragione perchè l’ebreo dovrebbe capire l’amico che passerebbe molti guai a causa sua mentre l’amico non avrebbe dovuto comportarsi così a avrebbe dovuto capire e ragionare meglio su cosa è bene e cosa è male.

  • DJGoRdY scrive:

    Questo libro per ora mi intriga molto perchè è un testo originale che non viene spesso trovato tra gli altri generi. Grazie anche al titolo si può capire che qualcosa non è andato in modo ottimale perchè la scritta destinatario sconosciuto viene messa quando il destinatario scritto dal mittente è inesistente. Io credo che nel proseguo il mittente provi a cercare l’amico per capire dove possa essere e magari per rincontrarlo.

  • Giuly scrive:

    Io mi aspetto che accadrà quello che è successo ai due bambini nel film del bambino con il pigiama a righe.

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