Radio Aut nasce ne ’77, grazie a Peppino Impastato perché riteneva che lo strumento radiofonico fosse molto importante per la lotta politica, ma anche per far sentire la sua voce e  la sua opinione.

Il suo desiderio era quello di costruire un “giornale radiodiffuso” a cui affiancare una grande varietà di tematiche: dalla condizione giovanile alla difficoltà di rapporti all’interno della famiglia, dallo stato di salute del territorio e dell’ambiente alla disoccupazione e al mercato del lavoro, dall’energia nucleare alle energie “dolci” alternative, dal sistema di potere democristiano al rapporto tra mafia e istituzioni.

In pochi giorni Peppino riuscì a procurarsi tutta l’attrezzatura necessaria,  anche se già usata e non proprio in buone condizioni e alla fine dell’Aprile del ’77 cominciarono le prime prove di trasmissione fino all’1 Maggio quando cominciarono ad andare in onda  due volte al giorno.

Non si trasmettevano soltanto  due notiziari, ma il palinsesto iniziale, anche se non era molto ricco e vario  comprendeva anche trasmissioni di musica classica, di musica rock e pop di ottima qualità, servizi speciali sui temi più scottanti di attualità e si mandavano in onda, anche se non giornalmente, delle rassegne-stampa sugli eventi di maggior risalto, nazionali e internazionali, sui quali si proponevano commenti e approfondimenti di buona fattura.

Il motore di questo lavoro di gruppo era la volontà e la determinazione di contrastare e ridimensionare lo strapotere dell’informazione di regime, producendo controinformazione costruita dal basso e nel modo più libero e indipendente, in piena autogestione e autofinanziamento, rifiutando di fare pubblicità e rifiutando qualunque tipo di compromesso, anche commerciale.

Tantissimi erano quelli che ascoltavano, quasi quotidianamente, ma non avevano il coraggio di dirlo pubblicamente, perché  quasi tutti dicevano o pensavano che Peppino fosse pazzo.

Radio Aut  con l’uccisione di Peppino (tra l’8 e il 9 maggio del 1978)  perse molto della sua organizzazione ed efficacia, sia per l’attività radiofonica che per l’impatto all’esterno.

La sua uccisione ha sicuramente spezzato un processo di maturazione e di responsabilizzazione che non è stato più possibile riprendere dopo, perché, anche se la radio continuò a vivere per altri due anni; rimase in piedi solo la dimensione radiofonica e quella della denuncia, senza che questa si trasformasse in dimensione dell’intervento politico.

Voi, cosa ne pensate? Trovate sia giusto quello che ha fatto Peppino?

Ascoltate una celebre trasmissione di Radio AUT in cui si parla di Mafiopoli e di Tano Seduto!

Per saperne di più su Peppino Impastato andate a questo link

Articolo scritto da Gigia (con piccoli ritocchi della prof)

4 Commenti a “Radio Aut”

  • Saretta98 scrive:

    Secondo me le trasmissioni di Peppino sono fantastiche perchè ,a differenza nostra, riesce a collegare la musica all’ argomento di cui parlerà poi in radio.
    Infatti la musica di sottofondo del far west ci trasmetta l’ansia di sapere quel voto, quella decisione tanto aspettata e il ritorno al far west ci fa capire come era la loro politica ovvero regna chi è più forte.
    L’ironia con cui parla della mafia e il linguaggio a volte un po’ troppo forte è usato in modo perfetto in questo ambito perchè fanno capire grazie a metafore e sostituzioni di nomi che il pericolo c’è ed grave.
    Secondo me gli eroi esistono ma non hanno super poteri come gli occhi laser, la super forza hanno semplicemente un grande coraggio e sono motivati dal cuore.
    Non compiono azioni tipo salvare un grattacielo in fiamme ma compiono azioni piccole ma che sono importanti e significative per loro.
    Non chiedono dei fumetti per apparire chiedono solo un mondo migliore ed il mondo continua a migliorare perchè esistono persone come Peppino, il ragazzo che viaggia contro corrente.

  • Angy scrive:

    Io ho sempre provato molta stima per Peppino, perchè anche avendo un padre mafioso è riuscito a ribellarsi e a dire la sua.
    Credo proprio che se fossi stata ai tempi, l’avrei ascoltato volentieri alla radio, ma soprattutto non mi sarei vergognata a dire che lo ascoltavo come gli altri, perchè bisogna prenderesi le responsabilità di quello che fai.
    Esattamente quello che ha fatto Peppino, perchè quando ha aperto Radio Aut sapeva esattamente a cosa stava andando incontro, ma non si è tirato indietro.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Io penso che quello che ha fatto Peppino Impastato, ovvero creare una radio che andasse contro il “movimento” mafioso, sia stata una grande idea, soprattutto ai quei tempi che quando nessuna delle persone che lo ascoltava aveva il coraggio di dire la verità, cioè che realmente ascoltavano Radio Aut e non ritenevano Peppino un pazzo.
    Per me quelli che dicevano che Peppino fosse pazzo si sbagliavano, Peppino era riuscito a ribellarsi al “movimento” mafioso e a farsi conoscere da tutti, come diceva lui nel film che abbiamo visto oggi:” E’ tempo di farsi conoscere e di ribellarsi”.

    :-)

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    ‘I 100 passi dei sindaci”, e’ questo il titolo della manifestazione che si svolgera’ mercoledi’ a Cinisi, alle ore 11, per ricordare nel 34esimo anniversario l’uccisione di Peppino Impastato. I sindaci e i rappresentanti delle istituzioni si ritroveranno davanti a Casa Memoria e da li’ percorreranno i ”Cento passi” che la separano dalla casa che fu del boss Gaetano Badalamenti, camminando con le loro fasce tricolori a fianco dei tanti giovani che ogni anno arrivano a Cinisi da tutta Italia. Prima della manifestazione, alle ore 9.30, i sindaci visiteranno Contrada Feudo, il casolare dove e’ stato assassinato Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978. Domani alle ore 18.30, sempre a Cinisi, nella sala del consiglio comunale intitolata a ”Peppino Impastato”, sara’ presentato il rapporto di Avviso Pubblico intitolato ”Amministratori sotto tiro. Intimidazioni mafiose e buona politica”, sulle minacce e le intimidazioni mafiose e criminali rivolte ad amministratori locali e a personale della pubblica amministrazione.

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