Oggi a scuola abbiamo visto un film sulle radio libere e su Giuseppe Impastato,  che dagli amici viene anche chiamato Peppino. Il film si chiama ” 100 passi ” e narra la storia di Giuseppe Impastato , un ragazzo del Paese di Cinisi, in Sicilia. La sua famiglia è mafiosa , tutti in quel paesino lo sanno e li conoscono. Suo zio Tano ne è il capo dopo aver ucciso l’atro zio di Peppino a lui molto caro, Luigi . Per ribellarsi contro la mafia che miete vittime ogni giorno crea una radio insieme ai suoi amici dal nome  ” Radio Aut”. Con questo atto decisivo Peppino ha dichiarato che voleva mettersi contro la famiglia. Dopo che la mafia uccise pure il padre di Peppino, lui venne fatto uccidere dai mafiosi di Tano facendolo esplodere su delle rotaie di un treno, facendo pensare al paese che si trattasse di un semplice suicidio. Il 9 maggio si ricorda la morte di Peppino Impastato , cdi Radio Aut e creatore di speranze.

1) Quale ruolo a giocato l’ambiennte nella storia ?

2) Che ralazioni ha Peppino nei confronti delle persone del paese ?

3) Per voi è stata giusta l’idea di creare una radio contro la mafia , e spiegate  perchè ?

Scritto da Giambyman

17 Commenti a “Cento passi: il film su Peppino Impastato”

  • Wr3nT scrive:

    Questo film mi ha colpito molto subito dall’inizio quando il padre chiedeva Peppino, quand’era ancora piccolo, se sapeva a memoria la poesia e fin da lì si capisce che sarebbe stato un evento importante in cui non bisognava commettere l’errore di sbagliare.
    Mi ha colpito sopratutto anche la brutalità della mafia
    tra loro stessi per aggiudicarsi il potere di “boss”.
    Secondo me da quel punto Peppino ha cambiato completamente idea sulla mafia e cerca subito di capire le loro funzioni.
    Quando è diventato grande ha fatto una decisione molto difficile quella di andare contro la mafia avendo la famiglia “dentro” al giro di Mafiopoli.
    Secondo me cercare di infangare la mafia attraverso la radio è stata un ottima idea rivoluzionaria e applicando anche un linguaggio forte, un po’ scurrile, ti entrava nella mente cercando di farti capire com’era la mafia riuscendo anche a convincerti.
    La sua morte è stata tragica perchè ormai era diventato un capo un esempio da seguire e questo è stato perchè al giorno del funerale quasi tutta la città marciava in suo ricordo.
    Secondo me l’azione di Peppino Impastato è da fare esempio perchè non è facile andare contro la mafia e riuscire in piccola parte sconfiggerla avendo il padre stesso mafioso.

  • Des98 scrive:

    Questo film è stato molto particolare, mi ha colpito molto, mi è piaciuto molto il fatto che un piccolo uomo è riuscito a diventare grande, protestando, riuscendo ad uscire da una gabbia molto dura, ovvero la mafia.
    Il luogo ha un particolare ruolo, fa da sfondo alle scene, è sempre ambientato in modo giusto, durante la morte è cupo, sera, tenebroso, misterioso, invece nelle scene in cui si vedono proteste è molto acceso, si fa ben vedere in luce il soggetto di Peppino, ma una scena scura in particolare mi ha colpito, quando lui parla con il fratello, lo fa camminare, lo fa contare e gli capire che il boss della mafia viveva a soli 100 passi da loro, gli parla, urla le sue idee, non si vergogna, non ha paura.
    Gli abitanti del paese si possono dividere in più sezioni: i mafiosi, coloro che concordano con Peppino e lo fanno sapere e coloro che concordano ma hanno paura.
    I mafiosi vogliono Peppino morto, non vogliono che divulghi troppo la situazione mafiosa, non voglio che scriva che la mafia è una montagna di merda, non vogliono essere presi in giro.
    Coloro che concordano e lo fanno sapere sono i suoi amici che hanno il coraggio di costruire la radio con lui, sono persone come Peppino, cercano di far sapere i loro ideali le loro idee, o forse anche quelle di tutto il paese, ma che nessuno aveva il coraggio di esporle.
    In fine ci sono le persone che concordano, ma non hanno il coraggio di parlare, solo quando Peppino muore tutti hanno il coraggio d marciare per tutto il paese cantando e citando Peppino Impastato.
    Oltre al primo motivo che ho citato questo film mi è piaciuto molto perchè ci ha fatto capire quanto può essere grande il potere della radio, come potremmo essere anche noi potenti, forse come siamo già, dato che facciamo laboratorio di radio.
    Questo mi ha fatto pensare, come facciamo sentire gli ascoltatori, quante emozioni possiamo trasmettere, cosa possiamo provocare, perciò per finire posso reputare questo film molto interessante e lo consiglierei a tutti proprio per questo.

  • Il Buon Leo...( MENO PESSIMISTA ) scrive:

    L’ambiente nel film ha giocato secondo me il ruolo più significativo e importante perchè la storia è centrata tutta sugli sguardi sui personaggi, sulle abitudini della mafia del sud, generalmente, ma accentuata in alto modo nel piccolissimo paese di Cinisi, dove tutta è contemporaneamente si in evidenza sia all’oscuro di tutti infatti nel minuscolo paesino la mafia predomina ma nessuno la vede, se ne sento,se ne vedono le conseguenze ma non si vede mai fisicamente la mafia(RIFERIMENTO ALLA SCENA DELLA PIAZZA)
    Secondo me l’idea di creare una radio libera è stata una spettacolare idea perchè le persone soprattutto di Cinisi ma anche del resto di Italia sapevo che c’era la mafia sapevo tutti di tutti ma non gliene importava forse perchè era troppo rischioso? rosso perchè non ne avevano voglia? forse perchè avevano paura? nessuno la sa sta di fatto che Peppino, il mitico Peppino Impastato è stato l’unico grande uomo che si è fatto valere ed ha raccontato veramente come stavano le cose e non come le persone le volevano vedere. Radio out <3

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    A me questo film è piaciuto molto anche per come mi ha intrattenuto, infatti non mi sono mai staccato dal monitor.
    Secondo me in questo film l’ambiente ha diversi ruoli, bisogna però vedere che cosa si intende per ambiente.
    Se si intende ambiente come sfondo delle scene a volte magari faceva come “da sottofondo”.
    Bhe! Se poi la storia fosse stata ambientata in svizzera non avrebbe lo stesso senso.
    Le relazioni di Peppino subiscono tantissime evoluzioni, determinate dall’età e dalla sua idea politica.
    Infatti da bambino a Peppino tutte queste riunioni familiari sembrano soltanto dei semplici ritrovi, invece da grande si renderà conto che quelli erano e sono degli incontri mafiosi.
    Fino a quando Peppino sembrava qualcuno che avrebbe seguito i mafiosi era tutto normale, ma quando i mafiosi si sono accorti che Peppino faceva anche dei programmi radio contro di loro e diffondeva notizie delicate per Peppino sono scattate le minacce che si sono poi tramutate in un omicidio.
    Sicuramente creare una radio è stata un’idea magnifica che purtroppo ha soltanto unito le persone sempre di piu per combattere un fenomeno chiamato MAFIA.
    Il mio purtroppo trova spiegazione già nel film attraverso le parole dell’amico che annuncia la morte di Peppino in radio; Peppino è veramente stato un illuso a sperare di poter combattere la Mafia.
    Di certo morire con quell’illusione negli occhi deve essre stato un onore, secondo me.

  • Trottolina98 scrive:

    Questo film mi è piaciuto perchè non è ,il solito documentario su una persona famosa uccisa dalla mafia, ma è come un libro: racconta tutta la sua vita come un vero film.
    Mi è piaciuto particolarmente perchè i luoghi e le usanze sono ” descritte” molto bene e sono molto curate.
    Mi ha colpito molto la scena della morte di Peppino, perchè ti mette ansia, con la musica e gli ambienti tutti bui, creando suspance.
    La scena finale invece mi ha messo molta tristezza perchè si vede, questa bara che gira per i paese e tutti i cittadini che lanciano rose o che partecipano alla processione e questo mi ha fatto capire che Peppino anche dopo la sua morte non è stato dimenticato.

  • Angy scrive:

    Il commento sotto è fatto da Angelica e Afra :)

  • Angy scrive:

    Quando è piccolo Peppino si comporta normale con le gente, ovvero è se se stesso, perchè è troppo piccolo per capire che cos’è la mafia. Infatti segue suo zio capo della mafia per il paese.
    Mentre quando cresce stà distaccato dalle persone eccetto i suoi amici con cui fa la radio e sua madre, perchè anche loro sono contro la mafia.
    Poi perchè, diventa grande e impara a dire la sua e a ribellarsi.
    Creare una radio contro qualcosa pur sapendo di essere gli unici a pensarla così è un grande gesto di coraggio e va ammirato.
    Secondo noi è giusto, perchè esiste la libertà di parola e di pensiero e quindi Peppino aveva il diritto di dire la sua.
    Il film ci è piaciuto perchè parla di un argomento che tuttoggi esiste e va risolto.

  • Trottolina98 scrive:

    A volte alcuni ragazzi nascono e crescono i primi anni della propria vita con dei principi ma andando avanti con il tempo cambiano completamente.
    Questo è il caso di Giuseppe Impastato chiamato da tutti Peppino.
    Il film inizia con lui da piccolo, si sta preparando con la sua famiglia per andare al pranzo di matrimonio del cugino di suo padre, Anthony.
    Nel viaggio, in macchina, Peppino e suo fratello di nome Giovanni, cantano la canzone “Volare” che verrà ritenuta, da Giuseppe l’inno di Mafiopoli, cioè la città di Cinisi .
    Crescendo, Peppino va contro la mafia, essendosi spaventato dalla morte inaspettata dello zio.
    Per “mostrare” alla popolazione di Cinisi com’è davvero la mafia apre insieme ai suoi amici una radio che diverrà famosa in tutto il paese, Radio Aut, in cui si parla e si discute in modo ironico della mafia e dei problemi causati da essa.
    Peppino con il suo coraggio è riuscito anche a “rompere” il primo comandamento che veniva il padre aveva insegnato a lui, cioè di onorare il padre e la madre, cosa che secondo lui Peppino non aveva mantenuto nel momento in cui si era schierato contro la mafia locale.
    Quando Peppino parlava alla radio era se stesso è diceva la verità facendo delle parodie tratte da brani molto famosi come la Divina Commedia.
    Lui abitava a 100 passi esatti dalla casa del Boss Mafioso:Tano Seduto.
    Oltre alla madre anche altre persone stanno vicino a Peppino:il fratello Giovanni, un maresciallo che prova molto affetto nei suoi confronti e tutti gli amici che lo aiutavano con la radio.

    Tuo commento personale? Ti è piaciuto il film? Sì, no, perchè?

  • fabi <3 (: scrive:

    A volte nascono ragazzi con il coraggio di non seguire la massa e di distinguersi da tutti, prendendo la propria strada non andando in quella sbagliata: uno di questi fu Peppino Impastato .
    Peppino nasce a Cinisi un piccolo paese della Sicilia, un paese insignificante nel quale la mafia comanda. La famiglia di Peppino era mafiosa. Crescendo Peppino decide di non seguire la massa, di non far parte anche lui della grande famiglia mafiosa ma di ribellarsi ad essa.
    Peppino non si ribellerà di certo da solo ma trova un punto di riferimento ovvero il pittore; lui e il suo gruppo manifesteranno combatteranno contro le leggi o le costruzioni inutili del loro paese gestite ovviamente dalla mafia.
    Non si fermerà davanti a nessun ostacolo. Peppino e il suo gruppo per farsi sentire ancora di più decidono di aprire una radio di nome : Radio Aut.
    Era una radio libera, non molto attrezzata ma composta da una grande cosa: LA VOCE DI QUESTI RAGAZZI . Mettevano la loro situazione sul ridere, chiamavano il paese Mafiopoli e il capo Tano seduto, Tano era diventato il capo del gruppo mafioso della città. Non era sempre buttata sul ridere questa radio ma in essa c’era anche la cultura si leggevano libri di grandi autori che facevano riflettere.
    Peppino nel paese era come un idolo nascosto, quasi nessuno all’inizio lo sosteneva a parte il suo gruppo ma alla sua morte viene manifestato l’affetto. Il paese decide di uscire allo scoperto e di portare giustizia a un grande personaggio.
    Molte cose di questo film mi hanno colpito tra cui il comportamento del Maresciallo. All’inizio lo trattava male ma poi ho capito solo alla fine perchè faceva cosi , lo voleva difendere, in fondo avevano un bel rapporto non voleva che si cacciasse nei guai , ma Peppino era molto determinato e voglioso di farsi sentire.
    Una scena che mi ha colpito è stata che alla morte di Peppino Antony dice: Era uno di noi“, e la madre arrabbiata dice : No!, lui non era come voi Peppino era un bravo ragazzo.
    Sempre nella parte del funerale io non mi sarei mai aspettata che tutta quella gente fosse andata al suo funerale e dopo che ho visto tutto il paese che protestava, urlava ho sorriso perchè mi ha fatto capire che allora Peppino non parlava al vento ma veniva ascoltato e ammirato.
    Peppino è un idolo, un modello di ragazzo da seguire a combattuto fino alla morte pur di mantenere viva la propria idea, non si è fatto mettere i piedi in testa da nessuno.

    :-)

  • Gigia scrive:

    “Cento passi” il film:

    Cento passi equivalgono al totale di passi che occorrono alla famiglia Impastato per ritrovarsi sotto casa del boss mafioso Tano Badalamenti.
    È per questo che Peppino Impastato tenta da sempre di fuggire all’ambiente mafioso circostante, che il padre, Luigi Impastato, un po’ per inerzia, un po’ perché ha una moglie da proteggere e due figli da crescere, non ha la forza di abbandonare rompendo rompere quel legame che lo lega ai mafiosi.
    Peppino però, se pur con un po’ di paura è animato da un grande spirito civico e con la complicità del fratello Giovanni e di un piccolo gruppo di amici tenterà continuamente di attaccare “don Tano”, denunciando le due malefatte.
    Il grande spirito civico di Peppino nasce dopo l’omicidio dello zio capomafia e il rifiuto del padre e della famiglia inteso in senso mafioso, quando, Stefano Venuti gli tramandò un giorno da bambino i suoi pensieri idealisti e con cui sin da adolescente iniziò una grande lotta contro la mafia e il suo enorme potere. NON CHIARO
    Nel film mi ha colpito molto una frase di Peppino al pittore: “Noi comunisti perdiamo perché ci piace perdere”, sembra quasi un inizio alla sua tragica morte, che giunge quando Peppino ormai è diventato troppo scomodo ai mafiosi e il padre, ucciso da quest’ultimi, non lo può più proteggere da don Tano.
    Ma viene ucciso soprattutto per il suo continuo denunciare la mafia e i suoi reati attraverso Radio Aut.
    Questo, secondo me, non è totalmente un film sulla mafia, ma anche sull’energia e la felicità di un gruppo di giovani ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo con l’illusione di poterlo cambiare.
    È un film, quindi, anche, sui conflitti famigliari, sull’amore e la vergogna di appartenere allo stesso sangue.
    È alle persone come Peppino, secondo me, che dobbiamo il miglioramento dei legami tra i diversi tipi di persone e che ci ricordano che i problemi nel mondo riguardano tutti non solo una piccola parte di noi.
    Nel film c’è una grande attenzione ai rapporti famigliari di Peppino e ai i suoi scontri con i mafiosi.
    Infatti, i rapporti che ha cambiano di persona in persona, un esempio sono i due genitori di Peppino, il quale con il padre è scontroso e tenta continuamente di fargli capire le sue idee mentre con la madre è più affettuoso, come se cercasse un nido in cui nascondersi ed essere al sicuro ( come nella poesia di Pascoli: il tuono).
    Il legame invece con suo fratello durante lo svilupparsi del film cambia, perché all’inizio come con suo padre tenta di fargli capire le sue idee mentre verso la fine quando anche suo fratello ha ormai scelto che strada prendere diventa nei suoi confronti più amichevole.
    Ma cambia però anche, secondo me, il suo legame con i mafiosi che diventa sempre più freddo e distaccato, in particolare dopo l’apertura di Radio Aut.
    Mi ha invece colpito molto durante il film il suo rapporto con il maresciallo del paese, il quale è molto legato a Peppino e che tenta sempre di tirarlo fuori dai guai.
    Il maresciallo però è solo una delle due figure più importanti a simboleggiare la “giustizia” infatti, la seconda figura è un suo superiore che sotto il potere della mafia tenta di sopprimere l’assassinio di Peppino Impastato, un assassinio che verrà poi ritirato fuori venti anni dopo.

    Bene, attenzione c’è un punto non chiaro. Rivedi cercando di capire cosa volevi dire e come potresti esprimerti in modo più chiaro.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    L’ambiente del film ha un ruolo importante e decisivo perché esso è gestito solamente dalla mafia del posto, mafia che ha corrotto il sindacato per costruirvi qualunque cosa vogliano perché ormai nei piccoli comuni del sud e non solo, chi è al comando non è più il sindaco ma le famiglie mafiose che “regnano”. L’ambiente, il contesto esso (meglio specificare perché se no non è molto chiaro a cosa fai riferimento) continua a cambiare solo per mano della mafia e questo è molto decisivo perché oltre a vedere i comportamenti delle famiglie ti puoi fare un’idea di come la mafia cambi il luogo a suo piacimento, ad esempio la strada che era fatto interamente di curve.
    A Peppino non importa dei giudizi delle persone nei suoi confronti, non gli importa se lo reputano pazzo, coraggioso, ma il suo unico intento è quello di informare la sua cittadina, Cinisi, che la mafia esiste ed è un organizzazione di malviventi che rubano, uccidono, trafficano droghe e che nessuno può scalfirla da solo e vuole attraverso la radio che qualcuno passi dalla sua parte.
    Giuseppe per protestare contro la costruzione di edifici in cui c’è di mezzo la mafia utilizza la lotta non violenta che fu creata negli anni 40 da Gandhi, un politico e filosofo indiano; essa consisteva nel rifiutare l’obbedienza alle leggi ritenute ingiuste e contemporaneamente nell’accettare, senza ribellarsi, le pene che esse queste stabilivano. Questo metodo lo si vede anche nel film: quando i cittadini insieme a Peppino e i suoi amici stanno protestando contro l’edificazione del nuovo aeroporto mettendosi davanti ai mezzi che spianano la terra non facendoli passare, di conseguenze le forze militari sono incaricate di spostarli con la forza e detenerli in cella.
    Creare una radio che ha lo scopo di smantellare la mafia mi sembrerebbe un’idea alquanto bizzarra perché ormai quest’organo criminale è cresciuto e si è evoluto talmente tanto da diventare una popolazione. la quale avrebbe diritto all’autodeterminazione, perché Se provi a organizzare rivolte o movimenti contro la mafia loro ti scopriranno e prepareranno agguati contro chi ha creato la mafia, quindi o sei uno che conta, uno che collabora con la mafia o solamente compie i suoi doveri senza tener conto a nessuno, oppure sei un insignificante punto in mezzo a un quadro puntinista che non conta niente e può essere facilmente rinmpiazzato con un altro.
    Attento questo ultimo paragrafo non è per niente chiaro. Ripensa bene a cosa volevi dire e trova un altro modo per esprimere il tuo pensiero.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Il film inizia con Giuseppe Impastato, o anche chiamato dagli amici Peppino, da piccolo, che insieme alla sua famiglia si sta preparando per uscire e per andare al pranzo di matrimonio del cugino di suo padre, Anthony.
    L’ambiente in questo ambito è molto importante perché possiamo notare come il luogo dove si tiene il rinfresco sia isolato da tutto e da tutti, disperso su una montagna. Nel viaggio di andata, in macchina, Peppino e suo fratello, Giovanni, cantano la canzone “Volare” che è ritenuta, da Giuseppe l’inno di Mafiopoli, ovvero la città di Cinisi che da lui è stata “ribattezzata” con questo nome. Chi la cantava o la ascoltava era ritenuto mafioso.’
    Crescendo, colpito dalla morte inspiegabile dello zio, Peppino va contro la mafia.
    Per fare ciò inizia con l’aprire una radio tutta sua, con l’aiuto dei suoi amici, una radio che diverrà famosa in tutto il paese di Cinisi, Radio Aut, la quale parla e discute ironicamente della mafia e dei problemi che a causa di essa il popolo è costretto a subire e superare.
    Superando questo grande ostacolo di creare una radio, grazie anche al suo coraggio, Peppino riesce anche ad andare avanti malgrado il padre cerchi di fermarlo, perché essendo mafioso si vergognava del proprio figlio, tanto da ricordargli i comandamenti che gli avevano insegnato, ovvero il primo e il più importante, quello di onorare il padre e la madre.
    In un certo senso tutto il paese stava dalla parte della mafia, tanto che anche il sindaco era un mafioso.
    Peppino quando parlava alla radio era semplicemente se stesso, scherzava, parlava con tono deciso, alle volte arrabbiato e alle volte ironico, leggeva anche testi che partivano da Leopardi fino ad arrivare a Dante, ma non solo.
    Lui abitava a esattamente 100 passi dalla casa del Bosso Mafioso ovvero Tano Seduto, che faceva quello che faceva Peppino, ogni volta, ogni mattina, ogni giorno, sebbene poi i due fossero profondamente diversi nell’animo, nei comportamenti, nei valori…
    Una persona che sta molto vicino a Peppino, oltre a sua madre e suo fratello Giovanni, è il maresciallo che nei confronti di Giuseppe prova un grande affetto, tanto che è come se fosse suo figlio. Lo vede e lo conosce fin da piccolo e lo accompagna nella crescita, proteggendolo sempre.
    Secondo me, creare una radio che vada contro il “movimento” mafioso, penso che sia una grande idea perché lui tra tanti riesce a contraddistinguersi ed ad andare avanti malgrado i problemi che incontra, tenendo sempre e soltanto la sua idea. Attenta! O usi “secondo me” o “penso”, tutte e due le espressioni insieme non si possono usare!

  • Giuly scrive:

    Secondo me l’ambiente ha un ruolo importante perché come sappiamo è nel sud che c’è soprattutto la mafia. Come ci ha detto la prof Cinisi è un paese piccolo perciò tutti vengono a sapere tutto e sanno chi sono i mafiosi.
    Le persone, sopratutto i giovani stanno dalla parte di Peppino e si vede soprattutto quando c’è il suo funerale dove si vedono tutti che protestano. Un altra relazione importante è quella con il maresciallo perché quando gli ordinano di mandare via gli amici di Peppino lui non lo fa e poi si vede anche quando va al suo funerale. La relazione che Peppino ha con la madre è diversa da quella che ha con il padre perché la madre lo aiuta, lo protegge e lo difende comunque e sembra essere daccordo d’accordo con suo figlio ma ha paura delle conseguenze e non è abbastanza forte come carattere per combattere. Peppino e suo fratello si scontrano spesso perché il fratello cerca di dargli dei consigli e gli dice di non fare quelle cose. Il fratello è un po come la madre ovvero si trattiene tutto e non si ribella anche se è contrario alla mafia.
    Secondo me, è stata giusta l’idea di fare una radio perché è un modo di protestare senza violenza e per fare sentire a tutti come stanno le cose e di convincerli a stare dalla sua parte.

    :-) Attenzione all’ortografia: un po’ e non po; d’accordo e non daccordo, ecc.

  • Saretta98 scrive:

    La mafia bisogna per forza accettarla?
    Qualcuno dice di no.
    Questo qualcuno è Peppino Impastato, un ragazzo siciliano ben istruito, nato in una famiglia di mafiosi dove gli uomini e le donne giocavano un ruolo diverso.
    Gli uomini sono le persone ad avere che hanno il potere, le persone con cui bisogna parlare di affari. Le mogli, le classiche donne che devono cucinare e ricamare.
    Peppino viveva bene, protetto da questo grande mantello nero:la mafia.
    La mafia è una piovra rispettabile ed educata all’apparenza, ma che distrugge appena può.
    Il bacio per salutarsi, l’usanza di portare un regalo, avere sempre la camicia sono dettagli che li rendono non visibili. (in che senso???? Forse volevi dire riconoscibili?)
    Cinisi è un paesino che forse non compare sulla carta ma che per le azioni di Pepino bisogna conoscere.
    In quel piccolo paesino le persone che si chiedono cosa sia la mafia e dove sia vengono subito messe in ridicolo dagli agenti mafiosi tra cui il padre di Peppino. Ma quando Peppino diventa grande, colpito dall’uccisione dello zio, inizia a viaggiare contro corrente, una corrente molto potente :la mafia.
    L’azione che tutti conoscete e che sconvolgerà un paesino come Cinisi è l’apertura di radio Aut.
    La radio trasmetteva raccontava le azioni della mafia in modo ironico ma non solo, era anche un luogo dove trovare gli amici, dove esprimere le proprie opinioni su un problema comune.
    A radio Aut si riusciva a trovare l’allegria che poi veniva trasmessa attraverso la radio.
    Peppino viene difeso dalla madre che lo ha cresciuto e sempre protetto a differenza del padre che l’ ha abbandonato perchè si vergognava.
    Due scene caratterizzano questa teoria.
    La prima è quando la madre e il padre sono a letto e lei illuminata da una luce bianca difende il figlio mentre il padre illuminato da una luce rossa dice che lo vorrebbe ammazzare.
    La seconda scena è quando il padre gli tira un pugno in pancia, ricordandogli quale fosse il primo comandamento che gli insegnarono avevano insegnato a catechismo: rispettare il padre.
    Le relazioni nella mafia sono basate sul potere. Infatti, in quel piccolo paesino chi comandava era la mafia che ingannava il popolo. Anche il sindaco era dalla parte della mafia.
    Un esempio di corruzione è la creazione di una strada a curve pur avendo la possibilità di farla dritta con meno costi.
    La radio non solo voleva trasmettereinformare circa le azioni della mafia per far capire alla gente che non è da sola, ma serviva anche per aprire gli occhi e far capire dove si trovasse la vera bellezza.
    Il linguaggio con cui si parlava alla radio era alternato da scenette sulla mafia e letture di Dante, Leopardi ed altri scrittori; dietro alla radio si nascondeva un’elevata preparazione basata sui libri cioè sulla cultura.
    Peppino adotta una lotta non violenta parlando ed informando la gente.
    Volare“, è la canzone che introduce mafiopoli, la canzone che cantava da piccolo con suo fratello.
    Il fratello che ha vissuto sempre a metà tra il giusto e quello che sembrava sbagliato, un giorno apre gli occhi a Peppino e gli fa capire che essere un eroe è semplice ma le persone che ti stanno vicino soffrono per te e hanno paura di non vedere più il tuo sorriso e sentire la tua voce.
    Una scena che viene anche raccontata in una canzone è quella dei cento passi che è quando per la prima volta Peppino fa capire al fratello in che condizione si trovavano per farlo stare dalla sua parte.
    Infatti a cento passi da lui si trovava Tano che beveva il caffè nel suo stesso bar, prendeva il giornale nella sua stessa edicola ma che solo apparentemente è uguale a loro perché ciò che li differenzia è il fatto di essere un mafioso. (Perchè la tua frase abbia un senso devi esplicitare la contrapposizione tra ciò che accomuna Peppino, Giovanni e Tano e ciò che invece li differenzia)
    Una persona che si è sempre trovata al fianco di Peppino in modo implicito è il maresciallo che lo vede crescere ed affrontare tutte le sue ribellioni, proteggendolo sempre.
    Infatti, al momento dell’omicidio di Peppino lui cincischia quando deve allontanare gli amici dalla scena del crimine, mostrando così la sua poca convinzione rispetto a quanto detto dal comandante.
    Quando il padre muore per Peppino cambia tutto, capisce che adesso deve dare tutto per compiere la sua missione e grazie all’aiuto di un suo amico riesce a raggiungere l’obbiettivo di candidarsi ma viene ucciso il giorno prima.
    Ciò significa che la mafia aveva paura di lui, un semplice uomo che riesce a spaventare una piovra gigante ed è per questo che Peppino ha vinto.
    La sua morte spezzò molti cuori ma li riempì di grinta e speranza, quella speranza che bisogna avere per guardare in faccia la realtà.
    Quando ci furono i funerali una fila di persone partecipò tra cui il maresciallo che a questo punto è con Peppino anche se lui non c’è più.
    Tutte le persone che partecipano hanno manifestato la loro opinione, capendo che lavoro enorme abbia avesse fatto (riferito al passato) e scoprendo che adesso Peppino è più vivo nei loro cuori.
    Secondo me, creare una radio è stato giustissimo perchè la mafia poteva togliere tutto ma la cultura che si celava dietro quelle trasmissioni non poteva essere toccata.
    Impastato come altri uomini è un eroe ma non di quelli con la super vista, super forza, un super eroe con un super coraggio e una super sicurezza nelle sue azioni.

    :-) Riguarda le mie correzioni; in qualche punto le frasi non sono del tutto chiare o complete.

  • adminchiara scrive:

    Va bene…l’ho inserito e ho fatto qualche correzione di sintassi. Il contenuto dell’articolo è ottimo. Quindi direi che hai superato con successo la prima esperienza di “autore” sul blog. Bravo :-))

  • Mury◕‿◕ scrive:

    L’ambiente gioca un ruolo importante, la prima protesta che Peppino svolge è per una strada che rovinerebbe Cinisi e che sopratutto sarebbe costata di più. Peppino cresce in un ambiente mafioso, sa che suo padre era un mafioso e che anche il resto della sua famiglia era coinvolta. All’inizio del film vediamo Peppino e la sua famiglia che si ritrovano per fare una grande tavolata per partecipare ad un grande pranzo con tutta la famiglia; durante il viaggio Peppino e Giovanni,suo fratello, cantano “Volare”. Quest’ultima è considerata come l’inno nazionale di Mafiopoli, la città che lui inventa che poi sta a simboleggiare Cinisi. Nel film questa canzone è considerata come un simbolo della mafia, chi è mafioso la ascolta.
    Lui Peppino abitava a cento passi dalla casa di Tano, il capo mafioso. Tano faceva tutto ciò che faceva lui, prendevano il caffè nello stesso bar, il giornale dalla stessa edicola, sembrava uguale a tutto il resto di Cinisi, ma in realtà era lui che comandava sul piccolo paese siciliano. Peppino ha una forte relazione con le persone del paese, tutti sanno di che famiglia fa parte e l’hanno visto crescere e ribellarsi al suo stesso nome, Impastato.
    Molti ascoltano Radio Aut, lo stesso maresciallo tiene molto a Peppino. Come abbiamo detto, il maresciallo vede Peppino come un “figlio”, non vuole farlo finire nei guai.
    Secondo me, l’idea di creare una radio è stata giusta perché, come dice Peppino nel film, potevano sequestrargli tutto ma l’aria non può essere tolta. Del resto ciò che diceva lui erano solo parole, parole dette al vento che avevano un senso ed erano vere. Con la radio lui si è ribellato all’ometiaomertà, lui non era stato zitto al contrario del resto del paese. A proposito dell’omertà, c’è una scena che mi ha colpito molto. Peppino sta facendo una manifestazione nella piazza di Cinisi contro la strada a curve che il sindacato il Comune e la mafia avevano fatto costruire, arriva il maresciallo e dice a lui ed ai suoi compagni di andare. Peppino all’inizio oppone resistenza e poi fa il segno “non vedo, non sento e non parlo”. Questo è, esposto in modo ironico, ciò che succede quando si parla dnella mafia. Tutti noi sappiamo che esiste e che cosa fa ma nessuno ne parla o denuncia ciò che essa fa.
    Radio Aut è anche un punto di riferimento, tutti possono parlare alla radio.

    Commento personale? Ti è piaciuto il film? Sì, no, perché?

  • The GIAMBI MAN scrive:

    Scusi prof ho visto ora che non ho messo il titolo, non so metterlo dopo averlo pubblicato. Può metterlo lei ?
    Il titolo è : “i Cento Passi”.

    scusi sono ancora inesperto.

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