Nel capitolo XII dei Promessi Sposi, Manzoni descrive la rivolta popolare e l’assalto ai forni in cui Renzo si trova coinvolto quando arriva a Milano.

Ascoltate la lettura e concentratevi sulle immagini, sui dettagli: l’autore riesce a restituire il quadro della folla che affamata assale i ragazzi che portavano il pane nelle ceste e poi i forni.

Qui trovate le sequenze del testo che abbiamo letto insieme.

Su quali aspetti si concentra la descrizione dell’autore? Luoghi? Oggetti? Persone? ecc. Rispondete facendo degli esempi

Quali sensazioni emergono principalmente? Rispondete, facendo riferimento al testo e con degli esempi. La rabbia da cosa, ad esempio, emerge?

La folla, a volte, viene descritta nel suo sembrare animalesca. Perché? Fate degli esempi.

22 Commenti a “Milano: l’assalto ai forni”

  • J.Page scrive:

    L’autore in questo brano descrive molto la folle, ciò che succede intorno a Renzo e i pensieri e le emozioni della folla. Sono riuscito, grazie alle descrizioni dettagliate di Manzoni, a immedesimarmi in uno della folla che protesta.
    Inoltre descrive il modo in cui vengono trattate le persone che assaltano i forni dai poliziotti che li picchiano e gli tirano contro i sassi.
    Le principali emozioni che emergono sono:
    -Rabbia
    -Paura di morire di fame
    -Paura di venire travolti dalla folla o uccisi dalla polizia

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Le descrizioni dell’autore sono ben specifiche e dettagliate; descrive molto la folla, i loro pensieri, quello che dicono, i loro atteggiamenti e le loro emozioni per esempio la rabbia, l’intolleranza per l’attesa, la furia che provano ecc…
    I luoghi sono ben descritti, risaltano molto nella storia, forse meno della gente, ma accompagnano tutto ciò che succede.
    Le sensazione che emergono principalmente sono:
    – La rabbia per non avere il pane, anche dopo aver protestato e aspettato
    – La furia per l’attesa
    La folla a volte viene descritta nel suo essere animalesca perchè, secondo me, quando si vuole qualcosa a tutti i costi, pur di averla si farebbe ogni cosa, per esempio in questo caso anche lanciare dalle finestre sassi. In quel momento la gente non rispondete delle proprie azioni e si lascia andare; questo lasciarsi andare provoca parecchi danni: molte vittime, magari innocenti e la distruzione dei forni.

  • DJGoRdY scrive:

    Nel testo l’autore riesce ad esprimere in modo chiaro la rabbia dei cittadini che lottano per un pezzo di pane e in questo caso specifico per la vita, in alcuni punti si capisce benissimo come le persone siano frenetiche e che lottino anche grazie al modo in cui è scritto perchè quando parla di tutti gli uomini ammassati che si spingono ecc. si riesce a capire benissimo di cosa si tratta ed immaginare istantaneamente una immagine nella testa. A me questo racconto è piaciuto perchè riesce a dare musicalità al testo accelerando e decelerando lui la lettura, ovviamente in un modo letterale perchè e grazie al modo in cui è scritto che da questo effetto di velocità.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Secondo me Manzoni si concentra molto sulle descrizioni che servono per materializzare oggetti e persone, lo scrittore attraverso le descrizioni può farti immaginare di essere dentro la sua storia e vivere l’assalto ai forni. I luoghi, gli oggetti e le persone non sono mai messe a caso, secondo me, sono fondamentali perché senza esse il quadro della storia non sarebbe completo.
    Le sensazioni che si percepiscono sono: la rabbia che emerge dalla folla perchè la quale vuole un po’ di pane e la paura che emerge dai ragazzi che consegnano il pane perchè vengono assaltati e costretti a lasciare il pane.
    La descrizione della folla è animalesca perchè quando nessuno ha i soldi per mangiare si è pronti a tutto e si va contro quelli più ricchi.

  • Wr3nT scrive:

    Il narratore si sofferma molto sui particolari e sulle sensazioni delle persone e riesce a narrare in modo chiaro e completo facendoti capire cosa sta succedendo realmente come se fossi un personaggio della storia.
    Si riesce ad intuire la confusione nell’assalto perchè si percepisce la rabbia dei cittadini che giustamente protestano perchè voglio anche loro mangiare e non soli i ricchi.
    La cosa che mi ha colpito di più però è la rabbia della gente adulta che si sfoga contro i ragazzini per esempio quelli che portano il pane.
    Addirittura vengono scaraventati via per prendere il pane e questo fa capire che chiunque pur essendo quando è arrabbiare to riesce a risolvere il suo problema purtroppo quasi sempre con la violenza. Questo però succede solo in momenti drastici perchè se no si riuscirebbe a parlarne con calma.

  • Gigia scrive:

    Secondo me, l’autore descirve in particolorae la folla e il loro attegiamento, i luoghi per quanto anch’essi ben descritti fanno solo da sfondo per esaltare ancora di più ciò che è accaduto.
    Un esempio è quando Renzo dopo aver ascoltato le voci arriva al forno e si trova davanti un edifcio tutto rovinato con le mura scalcinate, ammaccate dai sassi e le finestre sgangherate, tutta opera della folla che nel’intento di prendere il pane non si è resa conto dei disastri che ha provocato.
    Le sensazioni, che secondo me, emergono in particolare sono la collera da parte all’inizio dei fornai che erano stati costretti a vendere a basso prezzo il pane e sucessivamente la rabbia da parte del popolo quando il pane era tornato a costare come prima.
    Ma insieme alla rabbia io aggiungo anche la paura di ciò che le proprie azioni possono provocare, per esempio molte persone della folla secondo me, se non fossero state motivate e spinte ad andare avanti a prendere il pane sarebbero volentieri tornate a casa.
    La folla viene descritta mostrando la sua natura animalesca perchè in un momento come quello nel quale soggetto???? i cittadini sono affamati e sperano di prendere del pane il loro cervallo, come dice anche Renzo, non ragiona più perchè non si rendono nemmeno conto dei danni che possono provocare distruggendo tutti i forni della città. Un altro esempio è il loro atteggiamento, non si fermano davanti a nulla neanche davanti a dure ragazzi rimasti uccisi mentre lanciavano sassi contro il forno.
    Questo capitolo mi è piaciuto molto perchè mi ha fatto capire che anche gli umani in un momento di follia si dimenticano di avere una dignità.

    Bene, brava!

  • Mtnago scrive:

    Nel racconto vengono usate alcune similitudini, ma credo che Manzoni intendesse trasmettere principalmente emozioni, infatti spiega i fatti approfonditamente, nel momento in cui racconta dell’assalto ai forni si comprende perfettamente la disperazione della gente che, pur di arrivare a un pezzetto di pane crea una rivolta.
    La folla è descritta nei dettagli e si riescono a vivere delle strane emozioni mentre si narrano vengono narrate, si percepisce la paura della gente di vedere finire tutto, di non trovare più niente, e da questo nasce un sentimento una volontà di sopravvivenza a dispetto di tutto e di tutti.
    L’esempio di questo sono i poliziotti che devono tenere lontano dai forni le persone, sempre più affamate e insoddisfatte e che reagiscono con reazioni animalesche.
    Persone che ormai hanno perso il controllo sia della situazione che di se stessi e lanciano in modo sempre più forte sassi contro altri uomini colpevoli solo di essere dall’altra parte.
    Altri sentimenti che si trovano nel racconto e che cerca di far capire il Manzoni sono il coraggio che ogni persona trova in se e la felicità invece nel raggiungere pane e cibo e forse anche un po po’ di vergogna per quel rubare per fame.
    il testo mi è piaciuto anche se lo trovo un pò difficile da ascoltare e da capire la prima volta.

    Bene. Occhio agli errori

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    Riconosco di avere scritto un po’ cofuso e per questo vorrei rispiegarmi allegando il “mio commento” ufficiale.
    La confusione è il deriva dal pensare alla moltitudine di voci che si sovrappongono alle svariate resse che si cercano di sedare. Insomma, è difficile gestire una tale situazione tanto che il capitano cerca di lavarsene le mani dandogli A CHI??? BISOGNA SCRIVERLO il perdono. dando il perdono alla folla.
    L’autore si concentra tra il sul rapporto tra parole e fatti , cioè quando qualcuno grida paneo assalto si da spazio al personaggio della folla che prende in mano la situazione e cerca di ottenere quello che vuole.
    Le sensazioni sono comuni e diverse nelle varie parti della narrazione perchè all’inizio c’è questa collera, questa sete di giustizia e verso la fine che si scatena un putiferio la gente fugge e dice:- Sono un uomo di mondo e so come vanno le cose!
    I personaggi della folla che Manzoni descrive sono personaggi che hanno emozioni dipendenti da come si sviuppa la situazione.
    La folla è animalesca per due principali ragioni: la prima è un istinto che tutti abbiamo cioè se si ha fame si è pronti a uccidere.
    La seconda ragione è che vedere come i potenti si approfitano di noi scatenerebbe in tutti una strana collera quasi non umana.

    Ok rivedi le correzioni

  • •BoB ↔ Banfi• scrive:

    L’autore si sofferma sulle emozioni e i sentimenti delle persone.
    Accade tutta una “protesta per la povertà” in una piazza. C’erano i fornai e il popolo, le sensazioni delle persone erano di rabbia. Follia animalesca, animalesca perchè lanciavano sassi e piano piano sempre di più.

  • Emmina scrive:

    La descrizione dell’autore si concentra sulla rabbia che prova il popolo in una condizione di fame e disperazione.Questa condizione esplode quando le persone si ritrovano in piazza e si lamentano della loro povertà, e del fatto che il re sia ricco e non soffra la fame.
    Piano piano queste lamentele diventano più rabbiose fino a quando i cittadini aggrediscono il garzone della panetteria, rubandogli tutto il pane che portava. Questa azione non li calma infatti,dopo,attaccano anche il forno,non avendo paura neanche quando arriva la polizia.
    Le sensazioni che emergono sono di rabbia perchè i cittadini sono stanchi di vivere in quella povertà; di coraggio quando cercano di entrare nel negozio, affrontando la sassaia e di felicità quando riescono a rubare pane e soldi dal negozio.
    La folla viene descritta cosi animalesca perchè Manzoni ci vuole far capire come una situazione cosi così drammatica possa trasformare gli uomini in bestie che non hanno più controllo di se stessi.

    Bene, ricordati di mettere i soggetti nelle frasi

  • αngi scrive:

    Rispondo alle domande:
    1) Su quali aspetti si concentra la descrizione dell’autore? Luoghi? Oggetti? Persone? ecc. Rispondete facendo degli esempi.
    Manzoni in questo capitolo usa delle similitudini, ad esempio la folla, che ha descritto come gocciole sparse sullo stesso pendio, usa la stessa similitudine parlando di quelle persone che stavano alla rivolta ma solo per interessi descrivendole come coloro che s’ingegnavano d’intorbidare l’acqua.
    Il luogo che viene descritto di più è il forno delle grucce, in milanese: “prestìn di Scansc” che significa il “forno degli Scansi” famiglia che ai quei tempi era proprietaria del forno, in Corsia dei Servi ( Nelle vicinanze di Piazza San Babila).+
    Descrive il modo in cui la folla si accalca davanti al forno e come gli alabardieri cercavano di cacciare la folla.
    Es: ” Indietro, indietro! gridano gli alabardieri, buttandosi tutti insieme addosso ai primi, e respingendoli con l’aste delle alabarde. Quelli urlano, si tirano indietro, come possono; Danno con le schiene ne’ petti, co’ gomiti nelle pance […] a quelli che son dietro. […]

    2) Quali sensazioni emergono principalmente? Rispondete, facendo riferimento al testo e con degli esempi. La rabbia da cosa, ad esempio, emerge?
    Le sensazioni che emergono di più sono:
    Rabbia Es: La folla infuriata al fatto che non c’è il pane.
    Fame
    Opportunismo Es: Le Persone di ” Sangue freddo” che partecipavano alla rivolta solo per raccimolare soldi all’arrivo ai forni.
    Insoddisfazione
    3)La folla, a volte, viene descritta nel suo sembrare animalesca. Perché? Fate degli esempi.
    Perchè è violenta Es: Quando lanciano i sassi contro il capitano che parla dalla finestra e, cominciano a lanciarne sempre di più.

    Questa parte della storia mi è piaciuta molto, anche se un po’ ho fatto fatica all’inizio a capire cosa Manzoni intendesse dire con le similitudini.
    Però il resto della storia e tutto il contenuto di come la folla insiste per il pane e a come sono riusciti a guadagnarselo è stato molto intrigante.

    BENE!

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Leggendo questo capitolo mi sono immaginato di essere uno della folla che urla e viene quasi lapidato, tutto grazie a Manzoni il quale descrive in maniera accurata tutti i dettagli; Manzoni si sofferma di più sulle emozioni e pensieri dei personaggi perchè grazie a quelli la storia può procedere in modo equilibratao e pertinente perchè senza non potrebbe dare il senso di rivoluzione.
    Le sensazioni/emozioni che emergono di più sono:
    -disperazione
    -rabbia
    -fame
    -ingiustizia
    -furore
    -paura
    -morte
    -terrore

  • fabi <3 (: scrive:

    Secondo me Manzoni si è soffermato molto sulle emozioni , e sui sentimenti del popolo .
    Descrive molto le emozioni, anche se di emozioni non ce ne sono tante per me, quella principale è la rabbia della folla!
    La rabbia non è solo della folla, ma anche del poliziotto che riceve una pietra in testa e non viene rispettato .
    Invece, il popolo prova rabbia perchè non ricevava il pane da tanto tempo e aveva fame!
    La rabbia della folla ha una motivazione ben precisa ovvero che il popolo stava morendo di fame e i superiori non facevano niente. (Già detto)
    L’autore descrive molto bene la folla: le urla , la rabbia che viene fuori ecc.. Qui si poteva ampliare con qualche altro particolare!
    Ma soprattutto descrive molto bene la scena che ha meAbbastanza bene anche se: 1) a me mi non si scrive e meno ancora ha me mi! E’ un errore grave!
    2) tendi a ripeterti senza entrare nei dettagli, sarebbe meglio citare alcuni elementi su cui Manzoni insiste e fare degli esempi piuttosto che dire troppe volte che la folla è arrabbiata!

  • Wr3nT scrive:

    Secondo me Manzoni si concentra per lo più nella descrizione dei fatti e sopratutto della folla.
    Descrive bene la situazione della folla ma, a parer mio, non tanto bene delle emozioni.
    Però riesco a cogliere paura e scompiglio quando i “rivoltosi” riescono ad’ entrare nella zona dei forni.
    I personaggi non hanno una descrizione accurata però dal contesto ma sopratutto dalla descrizione della folla riesco ad immaginarmi tutti i personaggi.
    Una cosa che mi ha colpita è che all’inizio il guardiano era al centro della situazione il personaggio principale ma subito dopo passa in secondo piano grazie alla descrizione della rabbia della folla che passa in primo piano.

  • DJGoRdY scrive:

    Io credo che principalmente l’autore, Manzoni, si concentri di più sui fatti e sulle emozioni, sui fatti perchè narra molto bene la parte in cui gli uomini assaltano i forni per prendere anche il più piccolo pezzo di pane rimasto in quella parte le emozioni si sentono molto e le principali sono : paura, paura di non farcela, odio verso tutti, tristezza, speranza,Spiego le emozioni: La paura e la paura di non farcela perchè tutti volevano prendere un pezzo di pane ma non tutti ovviamente ci riuscivano, odio versi tutti percè credo che in quel momento tutti gli uomini non si siano comportotati molto bene nei confronti degli altri credo che si siano spinti picchiati per qualcosa da mettere sotto i denti. La tristezza perchè la situazione in cui era milano non era sicuramente delle migliori e credo che i cittadini ne abbiano risentito, la speranza perchè tutti vorrebbero prendere qualcosa e in tutti i modi sperano di farcela.

    :-) Interessante riflessione. Da rivedere un po’ la punteggiatura. Cerca di usare vocaboli diversi, sinonimi per non ripeterti.

  • Trottolina98 scrive:

    Secondo me l’autore si concentra di più sui fatti che succedono, sui sentimenti e sulle emozioni dei personaggi.
    Una cosa che ho notato è che l’autore si sofferma molto sui rapporti tra la polizia e tra i partecipanti all’assalto, si sofferma anche sulle motivazioni che spingono la gente a compiere quel gesto.
    In questo testo Manzoni fa emergere la sua caratteristica di far parlare gli umili, infatti si concentra molto nel descrivere la folla.
    Le sensazioni che compaiono nel testo sono: la rabbia della folla (causa dell’assalto)e l’odio della folla per non riuscire ad avere un pezzo di pane.

  • Giuly scrive:

    Secondo me le descrizioni dell’autore si concentrano di più sulle azioni e i fatti che accadono. Il luogo che mi sembra abbia descritto è la bottega. Descrive soprattutto la folla.
    Le sensazioni che emergono sono che la folla si sente presa in giro perciò la rabbia.
    Questo testo mi è piaciuto di più rispetto a rosso malpelo ma di meno rispetto alla notte degli imbrogli.

    Prova a riflettere di più sul contenuto del testo, sulle caratteristiche e ad ampliare il tuo commento. Argomenta la tua risposta già scritta, facendo degli esempi.

  • $[dj_ BrIk]$ scrive:

    Io penso che Renzo si senta un malcapitato.
    Penso che dai suoi occhi veda tante ingiustizie.
    Personalmente come testo mi è piaciuto per una parte sì e per una no cioè, ho apprezzato la realtà con la quale vengono esposti i problemi di quei tempi mentre come al solito mi annoia molto il lessico.
    Ma nonostante il lessico il testo fa capire la disperazione delle persone.
    A differenza della prof non penso che descriva come un film ma sicuramente per ogni scritto ha uno stile che rende le emozioni in questo caso le disperazioni dei personaggi.
    Se ho capito bene quello che ho letto anche questo continuo cambio del ruolo di Manzoni (narratore/personaggio) perchè fa capire in questo caso che la confusione c’è realmente.
    Quello che voglio dire è: posso non capire se leggo dal punto di vista del protagonista ma capire dal punto di vista del narratore, invece qui non capisco realmente quello che succede anche dal punto di vista del narratore.

    Non mi risulta chiarissima la seconda parte del tuo commento, quando fai riferimento alla confusione tra narratore e personaggi. Perché non provi a rispiegarti?

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Per me Manzoni si concentra di più sulle emozioni e i pensieri dei personaggi che assaltano i forni di Milano.
    I luoghi sono ben descritti anche loro, ma con qualche differenza confronto alla folla.
    La folla è ben descritta, sia nei movimenti sia negli atteggiamenti e negli spostamenti, ognuno di loro è descritto in modo particolare per come li vede Manzoni dal suo punto di vista, ognuno di essi ha un ruolo nella storia.
    A cercar di fare andare via la gente c’è il capitano della polizia che in qul momento non viene nemmeno considerato, per me a farlo arrabbiare e iniziare a minacciare le persone è stato questo fatto.
    La sensazione che emerge di più provieme principalmente dalla folla ed è la rabbia.
    La rabbia per non aver il pane e da mangiare, ma anche la rabbia per non essere ascoltati.

    :-)

  • Gigia scrive:

    Secondo me le descrizioni si concentrano in particolare sulla gente e il ruolo che hanno nella storia.
    Ognuno infatti ha una motivazione per essere là, ci sono i padroni del negozio, la polizia che accorre ad aiutarli e la gente che stravolta dalla fame non ha avuto altra scelta che rubare del pane.
    Nessuno pensa lucidamente neanche il Capitano che dopo aver tentato invano di tranquillizzare la folla anche lui perde la calma.
    Secondo me, le sensazioni che prevalgono nella storia sono la paura di non farcela che si tramuta in follia, ma anche la rabbia della gente verso il negozio e quella del Capitano che è arrabbiato nei confronti della folla e aspetta fiducioso lontano dal luogo in cui stanno avvenendo i fatti in cerca delle persone che appena trovata la “preda” come viene chiamata nel testo tornano da soli e vurnerabili a casa.

    :-)

  • Mury<3 scrive:

    Sicuramente Manzoni si è molto soffermato sulle emozioni e sugli atteggamenti. Descrivendo la folla si sofferema molto sul differenziare le persone, ogni persona ha il suo comportamento. C’è chi ha il sangue freddo, chi è arrabbiato, ci sono gli appassionati e gli osservatori dall’occhio vispo.
    Arriva poi a descrivere la situazione nella bottega del pane. Mentre la folla cerca di prendere un pezzo di pane ciascuno, alcuni iniziano a parlare del fatto che il loro sovrano ed i nobili vivono nell’abbondanza mentre loro devono morire di fame pur di far vivere loro.
    E come se la fame non bastasse arriva anche la polizia che chiede alla gente di allontanarsi per paura che il re possa dire qualcosa.
    Una cosa che sicuramente accomuna i due elementi della storia è la rabbia, anche se si tratta di rabbia diversa. La folla è infuriata perchè gli viene proibito di avere il pane mentre il capitano è in collera sia per non essere stato preso in consderazione sia per la pietra ricevuta in fronte. Per risolvere la questione il capitano decide di passare alle maniere forti.
    :-)

  • Saretta98 scrive:

    Secondo me le descrizioni dell’autore sono più concentrate sulle emozioni e i sentimenti e le motivazioni delle persone, in particolare delle folla.
    Infatti, si sofferma molto sulle relazioni che ci sono tra la “polizia” e la gente che sta partecipando all’assalto ai forni,questo lo fa usando un discorso diretto.
    Poi descrive come da che cosa sono motivati a fare quel assalto,ovvero non gli sembra giusto che il loro capo lasci morire il suo popolo.
    Secondo me, Manzoni descrive di più la folla e le persone perchè si vuole soffermare su come viveva prima la gente povera, scrivendo cosa ne pensasse della questione del cibo e di come passavano la vita loro a differenza del sovrano.
    Le sensazioni che prevalgono sono l’odio e la rabbia.
    L’odio provato dalla folla per chi gli proibisce di avere quel pane e rabbia provata sia dalla folla e sia da parte del capo delle alabarde ,
    I primi provano rabbia perchè non hanno il pane e possiamo dire che la rabbia caratterizza l’assalto perchè se non fossero stai arrabbiati avrebbero solo preso il pane, invece, hanno derubato i forni e il capo prova rabbia perchè nessuno gli da retta ed essendo una persona abituata a dare ordini a persone che gli risettano gli frusta un pò lo rispettano, questo lo frustra un po’.

    :-) Attenzione alla frase finale!

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento